di Alfredo Sanapo
Seguendo la linea politica di apertura del PD alla società civile traccciata dalla segretaria Elly Schlein, le sezioni del Partito Democratico stanno facendo altrettanto a livello locale. Sotto l'egida di quest'indirizzo nazionale, anche il circolo PD di Tricase ha iniziato sul territorio un tour di confronto intitolato "Regola numero uno, ascoltare!". "In questa campagna" - precisano i Dem - "abbiamo ritenuto opportuno dare precedenza alle periferie, dove spesso i problemi della gente rimangono inascoltati”.
Il primo appuntamento ha avuto luogo lo scorso 24 novembre a Palazzo Comi nella frazione di Lucugnano.
"Per chi come noi" - afferma Gianluigi Forte - "si propone come soggetto politico, ascoltare le esigenze, le criticità e le esperienze positive dei nostri concittadini, è un passo doveroso da compiere. Siamo soddisfatti di come sia andato questo primo incontro" - continua il segretario del circolo PD di Tricase - "perché abbiamo registrato una discreta presenza di partecipanti, ai quali si sono uniti diversi militanti del nostro partito.
Oltre ai singoli cittadini, vi erano i referenti di associazioni locali che hanno contribuito ad alzare il livello dei contenuti della discussione, arricchendo il confronto, con numerosi input. Considerato il buon esito dell’iniziativa" - conclude - "a breve renderemo note le date delle prossime tappe".
Tirando le somme, un partito cosiddetto "di sinistra" dovrebbe avere il polso della situazione della base popolare. Questa è stata la prassi fino a poco tempo prima della "purga renziana" che ha fatto diventare il PD un partito "di palazzo".
Ed ora, come forma nobile di riconquista dell'elettorato, il partito sta cercando di recepire le istanze della base: riuscirà a ritrovare il feeling con il territorio? O sarà l'ennesimo specchietto per le allodole in vista delle elezioni europee 2024? Una vecchia fiamma o un nuovo amore?
di Cosimo RIZZO
Arriva il sì della Commissione Europea all’atteso provvedimento che disciplina l’incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Grande soddisfazione del ministro per il carattere innovativo del modello di incentivazione che rappresenta un riferimento per l’Europa e una svolta nel rapporto tra cittadini ed energia.
Il decreto riguarderà tutte le tecnologie rinnovabili e le diverse configurazioni di autoconsumo; la potenza finanziabile sarà pari a 5 GW con un limite temporale fissato a fine 2027. E’ previsto un contributo a fondo perduto, fino al 40 % dell’investimento (finanziato con fondi del PNRR), rivolto ai territori dei comuni sotto i 5 mila abitanti. Per questi ultimi la potenza massima agevolabile è pari a 2 GW fino a giugno 2026 ed è cumulabile con incentivo in tariffa.
I destinatari del provvedimento possono essere gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, ma anche enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi. La potenza dei singoli impianti non può superare il Megawatt. Il GSE valuterà i requisiti di accesso ai benefici ed erogherà gli incentivi su istanza dei soggetti interessati.
L’energia rinnovabile prodotta e condivisa all’interno della CER favorisce la transizione verso modelli di produzione, consumo e condivisone delle risorse più sostenibili. Proprio in virtù del contributo che la misura fornisce al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal (che superano eventuali effetti negativi in termini di distorsioni della concorrenza), la Commissione ha espresso parere favorevole, apprezzandone sia l’impatto sugli obiettivi nazionali e internazionali in materia di sostenibilità che la proporzionalità della misura.
Si attende ora la pubblicazione del decreto definitivo in Gazzetta e le regole applicative del GSE.
Informazione promozionale
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Tricase, 11 dicembre 2023
Con grande dolore apprendiamo della scomparsa di Senofonte Cavalieri, nostro affezionato lettore e, soprattutto, nostro Poeta.
Ci ha deliziato con i suoi versi, sempre carichi di sentimento e di belle immagini, oltrechè di grandi riflessioni sui temi veri della vita.
Lo ricordiamo con tanto affetto, perché ci ha insegnato che si può sempre rimanere giovani, è pieni di entusiasmo e di coraggio fino alla fine.
Condoglianze sentite alla Famiglia da tutti noi
Giovedì 7 dicembre alle ore 19 nella Sala del Trono di Palazzo Gallone saranno presentati gli ultimi due volumi della “Lettere ai miei parrocchiani (1973-2017)” di don Donato Bleve.
Dopo i saluti del sindaco Antonio De Donno e del Parroco di Sant’Antonio don Pierluigi Nicolardi, interverranno il prof. Vito Cassiano (docente e sindacalista) che tratterà il tema “Una Comunità chiamata a vivere il Vangelo nella Storia”; sarà quindi la volta dell’ing. Antonio G. Coppola, progettista e direttore dei lavori della Nuova Chiesa parrocchiale S. Antonio, che si soffermerà su “Don Donato Bleve e la Parola”.
Coordinatore della serata sarà Rodolfo Fracasso, medico e giornalista nonché curatore della raccolta di scritti di don Donato.
La trascrizione degli scritti originali è stata effettuata da Carmine De Marco, Marco Marra, Fernando Scolozzi, Tommaso Ventura e Loredana Wrona.
Gli scritti sono tratti dalla rivista bimestrale religioso-sociale “Siamo la Chiesa” che ha pubblicato a stampa 184 numeri tra il 1973 ed il 2017.
L’opera consente di avere a disposizione una raccolta imperdibile che permetterà al lettore di avere sotto mano l’esperienza pastorale di un sacerdote, parroco di periferia, come don Donato Bleve, per un arco di tempo di circa cinquanta anni in un periodo di grandi trasformazioni sociali, politiche, economiche e religiose.