Martedì, 12 aprile 2022
Tre donne derubate al mercato settimanale di Tricase.
La segnalazione è giunta in redazione in queste ore
E’ accaduto questa mattina intorno alle 9,30 in corso Giulio Cesare.
Molto probabilmente si tratta di un ladro esperto nel rubare dalle borse e dalle tasche dei passanti.
Il ladro è entrato in azione tra le bancarelle del mercato settimanale dove, tre signore, si disperavano per il furto del portafoglio con l’ambulante: le tre donne si sono accorte di essere state derubate nel momento in cui dovevano pagare.
Il ladro molto probabilmente si aggirava per il mercato senza mostrare alcun interesse per la merce sui banchi e, infatti, il suo obiettivo erano i portafogli dei clienti. La somma portata via si aggira intorno alle 400euro.
Martedi,12 aprile 2022
La scorsa settimana nella cornice dell’aeroporto militare 'San Giusto' di Pisa, sede della 46ª Brigata Aerea, si è svolta la cerimonia del passaggio di consegne tra il Generale di Squadra Aerea Gianni Candotti, uscente, ed il Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, subentrante.
La cerimonia è stata presieduta dal Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, ed è stata salutata dalla partecipazione di numerose autorità civili, religiose e militari, tra cui il Presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo, il Prefetto di Pisa Maria Luisa D'Alessandro ed il Vicesindaco della Città di Pisa Raffaella Bonsangue.
Per l'occasione, durante la cerimonia, sono state consegnate da parte del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare le Medaglie al Valore Aeronautico.
SULLA PROPOSTA DEL MINISTRO DELLA DIFESA DECRETA
la concessione della
MEDAGLIA DI BRONZO AL VALORE AERONAUTICO
al Primo Luogotenente RUGGERO CAVALIERI,
nato a Tricase (LE), con la conseguente motivazione:
“Operatore di bordo di un velivolo C-130J impiegato in Libia nell’ambito dell’operazione “Unified Protector”, il Primo Maresciallo Luogotenente Ruggero CAVALIERI veniva chiamato ad effettuare in una cornice di elevata minaccia contraerea, una complessa missione per aviolanciare sulla città di Tripoli messaggi alla popolazione libica al fine di contrastare la disinformazione in atto effettuata attraverso i mezzi di comunicazione del regime. Nonostante l’elevato rischio di divenire oggetto di reazione contraerea, aggravato dalla necessità di volare a bassissima velocità e con assetto stabile durante la fase di rilascio dei volantini, con scarsa possibilità di effettuare manovre evasive e affidandosi ai soli dispositivi di autoprotezione, intraprendeva senza esitazione la difficile missione e con mirabili professionalità e sangue freddo in spazi ristretti ed equipaggiato con voluminosi indumenti per la protezione termica e maschere ad ossigeno, eseguiva, congiuntamente agli altri operatori di bordo, tutte le rischiose azioni necessarie per la movimentazione, il posizionamento ed il rilascio dei volantini attraverso il portellone di carico permanentemente aperto. Dimostrando nella circostanza estremo coraggio e singolare perizia, non esitava a mettere a repentaglio la propria incolumità per consentire, con il successo della missione, di ottimizzare le condizioni di intervento delle forze della coalizione, dando lustro e prestigio all’Aeronautica Militare.”” Cielo di Tripoli (Libia), 17 maggio 2011
SINDONE: mistero tra scienza e fede
Appuntamento martedì 12 aprile ore 20
Chiesa della Natività B.V.M. Tricase
Daniele De Matteis è laureato in giurisprudenza presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ed è avvocato del foro di Lecce. Collabora alla cattedra di Diritto Pubblico dell’Università del Salento e ha pubblicato sulla rivista specializzata “Terzo settore” del gruppo editoriale “Il Sole 24 ore”.
Relatore in diverse conferenze sul processo a Gesù e sulla Sindone, ha pubblicato “Sacra Sindone. Un mistero tra scienza e fede” (2010), “Le nuove sfide della Sindone – riflessioni” (2012), e "Sindone e misericordia (2016). Il suo interesse per il Sacro Telo nasce quando, ancora studente, incontra il prof. Giorgio Luraschi, allora docente di Storia del Diritto Romano presso l’Università Cattolica e, per decenni, appassionato sindonologo.
Alessandro Paolo Bramanti è laureato in ingegneria elettronica presso l’Università di Pavia (dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca) e in fisica della materia presso l’Università del Salento.
Lavora presso una nota multinazionale dell’elettronica per la quale collabora a diversi progetti di ricerca nel campo delle nanotecnologie. È autore di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di comunicazioni a congressi, e ha curato la rubrica “Scienza e fede” sulla rivista mensile “Servi della Sofferenza”, ambito nel quale comincia anche ad interessarsi alla Sindone di Torino.
Per le Edizioni SdS ha pubblicato “I miracoli eucaristici alla luce della scienza” (2011) ed è coautore dei libri “Sacra Sindone. Un mistero tra scienza e fede” (2010), “Le nuove sfide della Sindone – riflessioni” (2012) e "Sindone e misericordia (2016).
ORDINAZIONE PRESBITERALE DON AURELIO SANAPO
Giovedì 31 marzo 2022 - Chiesa Natività della Beata Vergine Maria- Tricase
Don Aurelio Sanapo : “ È un onore per me, e una responsabilità grande, sapermi consacrato al Signore nel sacerdozio ministeriale, è segno di infinita consolazione sapere che la terra della mia vita non è abbandonata ma è terra sposata e chiamata dal Signore stesso Mia Gioia; è segno di grande gioia sapere che la gioia e la delizia del Signore sono proprio io con tutta la mia vita, così come sono. Grande mistero!
E questi sono i segni che la gioia del Signore permette di vivere. Una gioia pura, non alterata ma piena, come abbiamo ascoltato oggi nel Vangelo. Una gioia non come il mondo la dona ma che ha i contorni e la sostanza delle Beatitudini. Le feste che il Signore prepara non sono mai festicciole allegre tra amici ma hanno il gusto della gioia anche nella fatica, che anzi rispetta e le dona una luce tutta particolare.
Una gioia questa sera che è condivisa con tutta la Chiesa, quella pellegrina qui su questa terra, e penso immediatamente alla mia famiglia, a quell’eroe che è mio padre, a quella guerriera che è mia madre, penso alla mitezza di mio fratello e alla pazienza di Federica.
Ma non solo: il mio pensiero e la mia gratitudine va alle tante comunità che mi hanno generato e visto crescere: a questa comunità della Natività in cui, ai tempi di don Andrea Carbone, ho potuto conoscere Gesù, alla comunità di Sant’Andrea Apostolo in cui, insieme a don William Del Vecchio, ho imparato ad amare Gesù; per arrivare agli incontri vocazionali in diocesi con don Salvatore Chiarello fino ad arrivare alla comunità del Seminario Maggiore di Molfetta in cui, con don Gianni, don Pasquale Carletta, don Sandro e don Giuseppe ho iniziato a seguire Gesù. Ora, approdare in diocesi nella Parrocchia San Giovanni Bosco al fianco di don Stefano Ancora, ho iniziato a servire Gesù da accolito fino ad ora, da sacerdote. È qui che ho iniziato a gustare la bellezza della nuova famiglia in cui da oggi sono pienamente inserito: il presbiterio! Da subito mi sono sentito accolto e amato da voi sacerdoti e spero che questo possa sempre più consolidarsi nel tempo e ricambiato da parte mia.
È una gioia, però, questa non solo nostra ma credo proprio che sia di tutto il cielo, della Chiesa trionfante: penso ai miei cari che non ci sono più e che avrebbero voluto essere presenti, ai santi che abbiamo invocato nelle litanie, amici nel cammino di santità, ma anche e soprattutto, oggi, la mia preghiera va a Claudia, un’altra guerriera dalla famiglia che ci guarda da lassù nel giorno del suo compleanno.
Un’unica grande festa che si arricchisce di tanti volti e di tante memorie, che si fa sorriso anche nelle pieghe più controverse della vita.
Un grande grazie a quanti in questo periodo immediatamente precedente all’ordinazione si sono letteralmente lanciati per offrirmi un aiuto, una spalla, una disponibilità per qualsiasi cosa. Mi sento davvero fortunato ad essere circondato da persone così, dal cuore grande!
Un saluto al sindaco e al vicesindaco di Tricase e al sindaco di Ugento. Un caro ringraziamento a don Flavio, sempre disponibile e attento, che ha accolto ancora una volta me e tutti noi per questa celebrazione, ai due cori che hanno animato così bene questa celebrazione: ai cori della Chiesa Madre e di Sant’Andrea Apostolo, magistralmente diretti da Tiziana; un grande grazie per la pazienza avuta in questi giorni e una richiesta di scuse, se eventuali puntigliosità hanno potuto creare difficoltà in più nella preparazione.
Un grazie ai seminaristi del seminario maggiore e minore della diocesi, sempre vicini nella mia preghiera e nei tanti ricordi passati insieme in questi anni così freschi e intensi. Ne sono profondamente grato!
E in ultimo un ringraziamento ai miei amici di sempre con i quali sono cresciuto e a coloro che in maniera silenziosa mi raggiungono ogni giorno con il loro bene!
La gioia del Signore fa nuove tutte le cose! È questo il mio augurio e il mio pensiero per me e per voi al termine di questo bel giorno!
Non posso salutare o ringraziare tutti ma sentitevi comunque tutti coinvolti in questo grande abbraccio che si fa preghiera.
Grazie! ”
di Alessandro DISTANTE
“Primavera d’intorno brilla nell’aria e per li campi esulta sì ch’a mirarla intenerisce il core”.
Così, Leopardi salutava l’arrivo della bella stagione e con essa di un cuore che nel risveglio della natura trovava la sua estasi.
Vorremmo tanto vivere quell’atmosfera che ha sempre accompagnato l’arrivo della Primavera e soprattutto preceduto l’attesa del periodo pasquale.
Ma come si fa, se dobbiamo vedere immagini così atroci e dobbiamo arrenderci ad una realtà di guerra spietata e sacrilega?
D’intorno, cosa brilla? Forse le mine anti carro ed anti uomo, il fuoco dei carri armati e dei bazooka, i lucidi missili della violenza.
E cosa esulta per li campi, divenuti teatro di fughe disperate verso terre ignote e senza futuro?
Eppure non sarebbe giusto se non riuscissimo a cogliere i bagliori di luce che ci fanno credere che l’aria d’intorno ci possa ancora intenerire il core.
Per questo, dal nostro osservatorio di giornale cittadino, ci piace ricordare la spedizione in Ucraina di un nostro amico che va incontro ai bambini in fuga e spaventati per portare loro un sorriso; per questo vogliamo evidenziare il gesto di un operatore economico della nostra Città che dona un’ambulanza utile per portare cibo, vestiti e soccorso a chi ha necessità di cure; per questo dobbiamo dare spazio a chi, emulando un nostro Venerabile Parroco, è andato in Ucraina per dire che la pace è possibile contro ogni logica di guerra; per questo dobbiamo dare pubblico riconoscimento alle associazioni cattoliche e laiche che si adoperano per raccogliere cibo, vestiti e medicine da spedire dove servono.
Sono gesti importanti, utili per vincere la tentazione di arrendersi al male; necessari per non darla vinta alla delusione che prende chi aveva creduto nella pace eterna tra gli Stati.
D’intorno c’è anche questo e rimirarlo, se non intenerisce il core, certo aiuta a credere ancora nell’uomo ed a vivere con speranza le prossime festività.