Finanziato dalla Regione Puglia e gestito dalla Comunità S. Francesco
Sabato 24 novembre 2018 -Ore 17:00 Sala del Trono di Palazzo Gallone
Per celebrare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del prossimo 25 novembre, l’inaugurazione dello Sportello Antiviolenza “Bianca Gallone” si terrà sabato, 24 Novembre 2018, alle ore 17:00, presso il Palazzo Gallone di Tricase.
L’inaugurazione costituirà un importante spazio di riflessione sul nuovo servizio, un momento di impegno e dibattito sul tema grazie alla presenza di Carlo CHIURI Sindaco, Alessandra FERRARI Presidente della Commissione Pari Opportunità, Sonia SABATO Assessore alle Pari Opportunità, Filomena D’ANTINI, Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, Antonia CAIRO Legale Rappresentante di Comunità S. Francesco, Michela GARZIA Psicologa dello Sportello Antiviolenza “Bianca Gallone”, Carlo ERRICO Magistrato e Consigliere della Sezione Unica Penale presso la Corte d’Appello di Lecce, Gianna SERGI Psicologa Psicoterapeuta e grazie al prezioso contributo degli studenti del Liceo “G.Comi”, Liceo Classico-Scientifico “G.Stampacchia”, I.I.S.S. “Don Tonino Bello” e dell’Associazione Pro Loco di Tricase.
Al termine, partirà una fiaccolata, un corteo per celebrare insieme la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il Comune di Tricase ha messo a disposizione un luogo idoneo ad accogliere le donne del territorio presso la sede dei Servizi Sociali, in Via Leonardo Da Vinci n. 2.
Lo Sportello Antiviolenza, servirà tutte le donne del Comune di Tricase con quattro aperture settimanali - lunedì e giovedì dalle ore 15:30 alle ore 17:30,e martedì e mercoledì dalle ore 10:00 alle ore 12.00 .
Inoltre un Servizio di Pronto Intervento H24 (328- 8212906).
Presidente della Commissione Consiliare Pari Opportunità
Alessandra Ferrari
di Antonio Turco
Non capita tutti i giorni, bisogna ammetterlo, di scrivere un articolo critico rispetto all'andamento generale delle cose ed avere una risposta così tempestiva da parte dall'establishment politico. Ma è uno dei rospi che si manda giù più volentieri trattare questo argomento, perché la risposta data dall'amministrazione comunale merita una indubbia considerazione.
Ma di cosa si tratta ? Nei giorni scorsi, il Consiglio Comunale di Tricase ha approvato un accordo con il CIHEAM: Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei con sede centrale a Parigi, e con diverse altre sedi europee tra cui Bari. Il suo Direttore è il Dottor Maurizio Raeli, personalità tutt'altro che estranea alle nostre contrade.
L'attività sociale di questo organismo è incentrata sui settori economici primari, agricoltura prima di tutto ed il suo raggio d'azione è l'intero bacino del Mediterraneo interagendo con tutte le nazioni che vi si affacciano. Non è possibile riepilogare l'intera articolazione con cui esplica la propria attività istituzionale, su tale argomento si dovrà necessariamente ritornare in modo più specifico, ma è interessante sapere che fanno parte di questa azione temi come il miglioramento della produttività agricola, la sicurezza alimentare, l'andamento climatico, la crescita sostenibile, interventi per ridurre la povertà, la gestione integrata delle aree costiere.
E in che modo interagisce ? In che modo dialogherà con il nostro Comune ? Attraverso una partnership, una collaborazione economica, che fisserà uno spettro di progetti orientati alle necessità del nostro territorio e rientranti nelle linee guida del programma di cooperazione.
Il CIHEAM può già contare su un tipo di attrezzata collaborazione con centinaia di altre istituzioni pubbliche e private dell'area mediterranea dove agisce sotto forma di agente di sviluppo sulle economie locali, come mezzo di trasmissione di elementi primari per l'incentivazione e lo sviluppo sociale ed economico del posto.
In verità la collaborazione tra Tricase ed il CIHEAM esiste già dal 2007 e si è incentrata su alcuni interventi strutturali ed estetici sul Porto ed alla collaborazione con l'associazione “Magna Grecia” con cui si è impostato un progetto di rivalutazione e valorizzazione del Porto di Tricase, secondo un modello di sviluppo che ha registrato un ottima accoglienza presso importanti organismi come la FAO e il Ministero degli Esteri entrambi coinvolti nell'attività istituzionale del CIHEAM.
Altro elemento di rilievo è la creazione di “Avamposto Mare” che raduna altri importanti enti oltre a quelli già citati, come il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l'Università del Salento.
Interessanti alcuni interventi sul territorio che questa partnership potrà consentire.
Si parte dall'opera di ristrutturazione di alcune parti del Porto, al recupero della scuola elementare sita in Borgo Pescatori da destinare a spazio di accoglienza per giovani studiosi delle tematiche marine, poi il recupero del vecchio mattatoio comunale da destinare a sede di servizi a sostegno delle piccole imprese agricole con la valorizzazione dei loro prodotti ed altre tipologie di sostegno nell'accesso al mercato. In questi benefici rientra anche uno specifico progetto che riguarda l'ACAIT per il suo recupero architettonico e la sua trasformazione in spazio funzionale attrezzato per l'agricoltura.
In definitiva questo accordo contiene molti spunti (che vanno approfonditi in spazi appositi e trattati in modo più specifico) che già potrebbero rappresentare per Tricase ed il Basso Salento una importante opportunità di sviluppo, tagliato su misura sulle nostre risorse ed attitudini, ma queste opportunità vanno partecipate da parte della comunità perché diventino concreto elemento di sviluppo economico e di progresso sociale e vanno accompagnate dalla nostra Amministrazione Comunale facendo interagire strumenti urbanistici come il PUG di prossima approvazione con i programmi di più larga consistenza che questo accordo prevede.
Una visione condivisa ed una convergenza di forze potrebbero risollevare il nostro territorio dal suo preoccupante languore.
di Carlo Errico
Trovandomi nell’Ufficio Anagrafe, seduto davanti all’impiegata, è entrata una signora giovane. Gentilmente ha chiesto dove e come poteva fare la “denuncia di soggiorno” per sua sorella che doveva raggiungerla da un paese extracomunitario.
L’impiegata, con modi gentili (e scusandosi con me perché doveva far fronte anche alle richieste di sportello, ormai da tempo senza impiegato addetto. Sic!), ha chiesto se la sorella aveva già provveduto a dotarsi di permesso di soggiorno. Alla risposta “No” ha chiarito che presupposto per l’ingresso in Italia era quel permesso, e dopo avrebbe potuto denunciare la presenza a Tricase.
Fin qui, nulla di particolare.
Ciò che conta è accaduto dopo. Uscendo, ho incrociato ferma sul noto angolo di marciapiede del bar tristemente chiuso quella stessa giovane donna: parlava con altra donna, comunicandole che sua sorella la stava per raggiungere da … (ometto per privacy) ed era felicissima; da lì a qualche giorno sarebbe andata a prenderla al suo sbarco all’aeroporto.
Gli occhi letteralmente tracimanti contentezza di quella donna erano espressione di gioia autentica per un ricongiungimento tanto atteso, desiderato oltre ogni limite, anche di burocrazia.
In questi giorni si sta discutendo del Decreto Legge sicurezza. Chiarisco.
Come ogni buon governo nuovo che si rispetti, anche quello in carica ha voluto il suo decreto sicurezza. Temi come l’ordine pubblico, la vivibilità dei centri abitati, il decoro urbano, l’integrazione, tanto sbandierati in campagna elettorale, devono trovare subito una sponda visibile per soddisfare il bacino elettorale che quella maggioranza ha votato.
Ecco, dunque, il Decreto Legge N. 113 del 4.10.2018, voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, e che l’Aula di Palazzo Madama ha approvato il 7 novembre scorso con 163 voti favorevoli, 59 contrari e 19 astenuti (peraltro sotto forma di “emendamento interamente sostitutivo del disegno di legge di conversione decreto-legge n. 113, noto appunto come “Decreto Salvini” su sicurezza e immigrazione), dopo che il Governo aveva posto la questione di fiducia (il provvedimento è passato ora alla Camera dei Deputati).
Non è questa la sede per approfondirne i contenuti in maniera completa. Ma l’associazione mi è sorta immediata nella consapevolezza che assistevo a quella scena dopo aver letto quel decreto e le novità, tra le altre, nel senso dei restringimenti in materia di immigrazione.
Alcune misure: abrogato il soggiorno per motivi umanitari; allungato da 3 mesi a 6 mesi il tempo di durata massima di trattenimento nei centri di permanenza per facilitare l’espulsione degli irregolari; riscrittura dell’intero apparato di norme che disciplinano l’immigrazione, le procedure per i richiedenti asilo, la concessione dei permessi di soggiorno temporanei per esigenze umanitarie, l’esecuzione dei provvedimenti di espulsione.
Senza indulgere in tecnicismo, basti sapere che i “motivi umanitari” per i permessi di soggiorno temporanei sono stati delimitati in termini pressoché tassativi, a fronte di un orientamento dell’autorità giudiziaria che, fino ad oggi, aveva improntato le proprie decisioni a chiara tolleranza (anche se con qualche chiusura al riconoscimento, ad esempio, di un permesso di natura umanitaria legato a ragioni di sola natura economica o di ripartizione della ricchezza tra la popolazione, come stabilito da Cassazione, VI Sezione Civile, con ordinanza 11.9.2018, depositata l’8.11.2018).
Con la vecchia normativa, chi non riusciva ad ottenere il riconoscimento dello status di “rifugiato” o la protezione sussidiaria poteva richiedere un “permesso umanitario”. Con il D.L. 113/2018 non più. E quel 25% circa di richiedenti asilo che negli anni scorsi se lo sono visto accogliere, appunto, per motivi umanitari, da oggi in poi avranno, chiaramente, diversa sorte.
E allora: allungamento dei tempi di trattenimento degli immigrati irregolari in vista del rimpatrio; drastica riduzione dei permessi di soggiorno. Queste due delle voci della ricetta dell’attuale governo.
Consentitemi seri dubbi, se l’obiettivo dichiarato è quello di coniugare sicurezza e legalità: il rischio evidente è che si andrà ad allargare copiosamente (almeno di quel citato 25%) il numero degli irregolari, allargamento al quale non sappiamo se corrisponderà una uguale capacità di respingimento ed espulsione.
Ecco perché mi hanno colpito gli occhi di quella giovane donna: lei, extracomunitaria già in Italia, viveva intensamente e con gioia il momento del futuro ricongiungimento.
Noi, cittadini italiani, viviamo quotidianamente i nostri ricongiungimenti familiari.
Gli extracomunitari irregolari …
Qualunque commento ulteriore sarebbe inutile, una mera trasposizione dei vostri pensieri, ciascuno per propria fede politica o, almeno, per convinzione personale.
Ma permettetemi di andare con la memoria al 7 marzo del 1991, giorno in cui arrivarono nel porto di Brindisi, a bordo di navi mercantili e di imbarcazioni di ogni tipo, 27mila migranti, fuggiti dalla crisi economica e dalla dittatura in Albania.
Ed ai viaggi da Tricase dei furgoni carichi di vettovaglie per il primo aiuto. E l’arrivo a Brindisi, notando i profughi albanesi che vagavano per le strade e gli abitanti che scendevano dai condomini per offrire loro qualcosa.
La storia scorre; la storia giudicherà le nostre scelte.
La sensazione, purtroppo, è di una grande occasione perduta …
Speriamo non irrimediabilmente.
Ospitiamo per 10 uscite ( una volta al mese) la nuova rubrica CSC Centro Studi Colombo,
un Centro di Assistenza Didattica e Universitaria,che si avvale di una pluriennale esperienza nell’ambito dell’insegnamento scolastico
Parte prima: IL SUCCESSO AMA LA PREPARAZIONE
“Amat Victoria Curam! “E’ proprio così:il successo ama la preparazione.
Prepararsi, infatti, ad un test d'ammissione complesso come quello di medicina è un compito che richiede attenta pianificazione, impegno e incrollabile dedizione senza lasciare alcunchè al caso.
Questo è possibile ,oltre che al supporto di una guida capace e qualificata quale quella offerta dallo staff del Centro Studi Colombo, anche grazie ad una metodologia di studio ed apprendimento che negli anni si affina e si migliora sempre più, al fine di ottenere risultati sempre più positivi, riducendo cosi’ ai minimi termini ogni casualità.
Un mix vincente per noi del CENTRO STUDI COLOMBO che anche quest’anno abbiamo superato, nei risultati, ogni ottimistica previsione ed aspettativa.
Tra coloro, infatti, che hanno frequentato il corso per la preparazione al test di ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, hanno superato la prova ben 17 candidati, pari ad una percentuale dell’ 80% dei partecipanti.
Il test, quest’anno prevedeva 120 quesiti relativi ad argomenti di logica, problem solving, ragionamento spaziale visivo, comprensione di brevi testi, ragionamento numerico, test di cultura scientifica, domande di lingua inglese e di cultura religiosa.
Per l’A.A.2018 – 2019 è stato già avviato il corso di preparazione al test d’ ingresso di Medicina e Chirurgia.
Quanti intendono iscriversi a tale facoltà sono invitati a contattare e presentarsi presso la segreteria del Centro, nelle sedi di Corsano o Maglie, per informazioni che possano essere utili ad operare, per il proprio futuro, la scelta giusta.
CORSO DI FORMAZIONE PER ASSISTENTE ALLA COMUNICAZIONE
L.I.S. (LINGUA ITALIANA DEI SEGNI)
L’Associazione Amici Insieme organizza un corso di formazione per Assistente alla Comunicazione L.I.S.
OBIETTIVO: Formare la figura professionale prevista della legge 104/92’, il cui ruolo è quello di “facilitare la comunicazione” tra la persona non udente, i docenti e i compagni di classe, cooperando affianco di due altri docenti: l’insegnante curricolare e di sostegno.
STRUTTURA: Tre livelli ( I° livello= 80 ore; II° livello= 120 ore; III° livello= 300 ore) nel quale si studierà la Lingua dei Segni Italiana nella sintassi, nel lessico e nella grammatica, oltre che le metodologie operative per i sordi.
Il corso per Assistente alla Comunicazione L.I.S. è patrocinato dalla Provincia di Lecce, dal Comune di Tricase, organizzato in collaborazione con l’A.N.S. (Associazione Nazionale Sociologi) e rientra nel P.T.O.F. dell'I.S.I.S. “Galilei- Costa- Scarambone” di Lecce.
Le lezioni si terranno tutti i venerdì dalle 16.00 alle 20.00 presso la sede del G.A.L. a Palazzo Gallone, Piazza Vittorio Emanuele, Tricase.
Iscrizione: Le adesioni devono pervenire entro e non oltre Venerdì 23 Novembre 2018.
Per ulteriori informazioni contattare: ASSOCIAZIONE “Amici Insieme” .
Direttore del corso dott.ssa Maria Rosaria Merenda cell. 389/5858806
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.