Lunedi,15 giugno 2020
La Puglia che speriamo: dallo “stare al balcone” all’impegno per il bene comuneredatta In vista delle prossime elezioni regionali.
L’Ufficio della Pastorale Sociale e del lavoro, Giustizia e pace, Custodia del creato della Diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca, condivide la Nota della Commissione regionale presieduta dall’Arcivescovo Metropolita di Taranto, Mons. Filippo Santoro, della CEP - Conferenza Episcopale Pugliese, dal titolo <<La Puglia che speriamo: dallo “stare al balcone” all’impegno per il bene comune” redatta In vista delle prossime elezioni regionali.>> Un documento frutto anche delle proposte degli Uffici diocesani della Puglia, soprattutto, negli argomenti di urgente attualità: dal lavoro, anche a causa dell’emergenza prodotta dal COVID-19, alla difesa dell’ambiente, dalla Xylella alla sanità, sino alla crisi del turismo e al microcredito. Da un’iniziale regolarizzazione dei migranti stagionali,la dignità del lavoro risulta essere ancora ferita e, ancora continuano forme di caporalato, lavoro nero, ecomafie e agromafie, e i più deboli, come tanti giovani immigrati presenti sul nostro territorio, continuano ad essere vessati dagli artefici dei fenomeni devianti appena citati.
La Puglia è considerata una delle più belle mete per bellezze ambientali e monumenti storici, purtroppo, però, a causa della pandemia è una delle più danneggiate nel settore turistico e continua a dover fronteggiare alcune emergenze sul piano ambientale che si scontrano con la meraviglia che caratterizza la stragrande maggioranza del territorio. Da anni, soprattutto nel Salento, si assiste alla devastante distruzione degli olivi secolari, avvenuta per il progressivo diffondersi della Xylella, forse tragicamente sottovalutata, un grave problema che attende ancora una strategia efficace di soluzione, allo stesso tempo deve essere tempestiva una politica per ripopolare e sostenere finanziariamente gli agricoltori e le aziende del settore, spettatori della dolorosa e sofferta distruzione di un capitale ambientale,senza che si intraveda qualche prospettiva positiva.
Negli ultimi anni, il settore turistico pugliese si è rivelato vitale per l’economia della regione, ma l’emergenza sanitaria lo ha portato ad essere fortemente compromesso. Nei prossimi tempi essenziale sarà sostenere finanziariamente il comparto (alberghi, villaggi turistici, stabilimenti balneari e termali,ristoranti), senza trascurare il patrimonio immateriale pugliese legato alla memoria storica, alla cultura e al folclore locale, considerando le difficoltà di tanti lavoratori stagionali e non che rischiano di veder perdere l’occupazione e cambiare il loro futuro.
L’altro aspetto che in questi anni ha visto impegnate alcune Diocesi è stato il microcredito,la costituzione di fondi di garanzia, per la creazione d’impresa dei giovani non bancabili; nella nostra Diocesi tutto ciò è stato sviluppato dalla Fondazione Mons. De Grisantis .L’emergenza sanitaria del Covid-19, in questi ultimi tempi ha fatto riscoprire l’importanza della salute come bene sociale e globale, che può essere tutelato solo con la cooperazione e la solidarietà di tutti, ma ha anche rilevato una sanità pubblica in evidente stato di affanno. Occorre rendere più umane le cure e, soprattutto,deve essere un obiettivo primario ridurre i tempi di attesa degli esami diagnostici, delle visite specialistiche e degli interventi chirurgici, in quanto la qualità della vita dell’essere umano non può ignorare la riorganizzazione dei presidi ospedalieri e il rafforzamento qualitativo e quantitativo del personale sanitario.
Direttore Ufficio Diocesano Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del Creato
don Lucio Ciardo
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 15 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.378 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo 1 (uno) caso, in provincia di Lecce.
Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari e 1 in provincia di Foggia.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 148.627 test.
3.572 sono i pazienti guariti.
410 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.516, così suddivisi:
1.488 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
656 nella Provincia di Brindisi
1.164 nella Provincia di Foggia;
520 nella Provincia di Lecce;
280 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Lunedi,15 giugno 2020
di Giuseppe R. Panico
A gestire proficuamente un insieme di beni immobiliari ci vuole esperienza e motivazione, capacità amministrativa ed un elevato senso del dovere, oltre al profondo rispetto degli interessi della collettività che li possiede. Nel caso di immobili di Stato, o di un Comune come il nostro, ci vuole anche il voto, ovvero essere eletti amministratori.
Ma sovente il voto non è accompagnato dalle necessarie qualità manageriali e disponibilità finanziarie ed allora il bene collettivo, fatto di edifici antichi e moderni, locali, appartamenti, terreni etc. si degrada per carenza di uso e manutenzione. Senza nemmeno valutarne la locazione o la vendita a terzi per produrre reddito, lavoro e più ricchezza comune.
Altre volte se ne fa un uso personalistico a favore di amici di partito o di corrente per sostegno a un proprio discutibile agire politico. Ne deriva il dispendio di risorse immobiliari ed economiche, di improduttivi, tardivi e più costosi recuperi,dopo decenni di abbandono, di concessioni troppo simili a donazioni e un marginale e improprio utilizzo.
I danni che ne derivano non possono che essere dolorosamente spalmati sui già tartassati cittadini. Da noi gli esempi sono tanti: l‘Acait, la chiesa dei diavoli, i locali di Tricase Porto, l’ex macello sulla via per Marina Serra, il relativo porticciolo, alcune ex scuole etc. Sfogliare l’elenco delle nostre proprietà immobiliari, esaminarne la storia, l’utilizzo e l’utile che rendono o potrebbero rendere per le pubbliche casse, dovrebbe essere compito primario dei nostri “amministratori delegati”.
Forse un giorno qualche nostro giovane laureando presenterà una sua tesi di laurea sul nostro sottosviluppo e su quanto abbia su questo inciso anche il carente modo di gestire i pubblici immobili.
Adesso che il virus infettivo sembra quasi passato e quello sociale e politico sembra da noi mutare verso uno sperabile “rinascimento”, evidenziato dalla reazione di tanti nostri tecnici verso il PUG, dagli imprenditori del commercio verso la disattenzione comunale, dalla libera stampa locale verso carenze, incongruenze, pareri ed opinioni dei cittadini, assistiamo anche ad una politica cittadina che, in questi giorni, ha saputo fare “piazza pulita” di sé stessa.
Non senza un continuo stridulo vociare, scalpitare, accusare e inveire a volte più degni, a Palazzo Gallone, della scuderia, con gli odori e i nitriti di un tempo, che della dignità, pacatezza e diplomazia dovute alla soprastante Sala del Trono.
Nella attesa che questa venga occupata da una nuova amministrazione con un meno divisivo “stil novo”, si potrebbero ivi convocare, come intende fare il Governo a Roma, gli “Stati Generali”, ovvero gli organismi più rappresentavi della nostra cittadina e, sentite le varie campane, delineare le linee di sviluppo cittadino.
Purtroppo, senza una autorità a livello “Mosè” cittadino, non avremo le Tavole della Legge o i Dieci Comandamenti da imporre alla nuova amministrazione, ma avremmo almeno delle linee guida sulle quali i prossimi candidati dovranno confrontarsi, prepararsi e acquisire fiducia.
Compresa ovviamente la nostra comune ricchezza “immobiliare”, visto che il Governo, proprio per risanare le pubbliche casse, ora ancora più vuote per gli interventi dovuti al virus, intende favorire proprio la vendita degli immobili pubblici non strettamente necessari.
Siamo ormai in estate e, come ormai triste consuetudine, risalta il nostro immobilismo costiero, anche in termini di beni sia pubblici che privati. Non basta certo un po’ di lifting e imbellettamenti rivieraschi a darci speranza, a fronte delle nostre “Sette Meraviglie” che fronteggiano il Mare Nostrum.
Da Nord verso Sud, la Torre del Sasso, ove di sassi uno sull’altro ne rimangono ormai pochi; Il ben noto rudere di Punta Cannone oggetto anche di recenti, costose ed infruttuose azioni legali; la banchina di Tricase Porto con quel misto pericoloso, affollato ed unico di balneazione portuale e nautica balneare; il “Grande Hotel” sul Quadrano che, incompiuto nel passato millennio, pare voglia esserlo anche per questo; il solito Rio ove la nostra politica, ormai decaduta, ha predisposto una nuova attrattiva turistico -gastronomica, quella del pesce fresco locale dissetato con acque dolci piovane costosamente depurate; la torre di Palane che, abbandonata da troppi anni ai sogni di un mega recupero, non è stata degnata di pur miseri lavori conservativi e, per finire, il porticciolo di Marina Serra, chiuso alla nautica, chiuso alla balneazione e dunque all’elementare buon senso economico e turistico.
Dipenderà anche da noi tutti se la futura amministrazione ci porterà a meno immobili e più efficace gestione, più ricchezza e meno indolenza, più vere meraviglie costiere, come la piscina di Marina Serra e le vicine grotte, e meno abbandoni, nuove facce degli eletti e meno shows di facciata.
Ma bisognerà essere più vigili e meno immobili, e ricordare quello che Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione diceva in un suo libro a proposito dei troppi mali italiani. “Per prima cosa si dovrebbe introdurre la rotazione degli incarichi delicati”. Per gli “eletti” c’è la rotazione col voto e/o, come in questi giorni, la sfiducia; per gli “assunti”, in assenza di norme adeguate o decisa volontà politica, certe “meraviglie” non ruotano ma rimangono; per noi tutti, con il delicato incarico di elettori, quello di non ridursi al mero valore cartaceo di una scheda elettorale, ma di sentirsi dinamici tasselli di una più partecipata democrazia.
Tricase,14 giugno 2020
Nove ragazzi salentini, tra i 17 e i 18 anni, il loro docente Prof. Mancarella Salvatore e la loro dirigente Chiara Florinda Vantaggiato, domani rappresenteranno l’Italia al concorso per l'innovazione digitale “BNY Mellon Digital Innovation Award”. Luigi Nuccio, Simone Martella, Rocco Martella, Cristiano Martella, Vito Cucinelli, Sakar Stefanazzi, Antonio Capece, Alessandro Iacobelli e Alessio Ianni sono tutti studenti dell’Istituto “G. Salvemini” di Alessano, in provincia di Lecce, e frequentano prevalentemente il quarto e quinto anno. La loro startup è stata scelta, nella competizione internazionale ad eliminazione diretta, tra le sette migliori del mondo. Il progetto “EcoBox”, che nasce con lo scopo di salvaguardare il futuro del pianeta con nuove tecnologie all’avanguardia in materia ambientale, è in pratica un contenitore di rifiuti, dotato di intelligenza artificiale, in grado di riconoscere lo scarto cestinato dal consumatore tramite piccoli sensori posti nella parte inferiore del coperchio. I servizi che offre Ecobox sono due: differenziare l’immondizia automaticamente e monitorare l’andamento della raccolta settimanale.La giornata conclusiva del “BNY Mellon Digital Innovation Award” è in programma lunedì prossimo a Londra. I nove giovani salentini conosceranno l’esito della gara collegati in videoconferenza.
TERESA BELLANOVA, MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI: “IN BOCCA AL LUPO AI RAGAZZI DELL'ISTITUTO "G. SALVEMINI" DI ALESSANO..”
In bocca al lupo ai ragazzi dell'istituto "G. Salvemini" di Alessano che con la loro start up "Eco Box" sono tra i sette finalisti mondiali al concorso per l'innovazione digitale “BNY Mellon Digital Innovation Award” e domani, per tutto il mondo, loro rappresenteranno l'Italia e le sue migliori energie.
Ancora una volta la conferma che le nuove generazioni sono la più straordinaria leva per l'innovazione, su cui dobbiamo puntare, e che il Mezzogiorno ha tutte le carte in regola per essere nella competizione globale dell'eccellenza.
E poi ritengo che il progetto “EcoBox” meriti un plauso ulteriore perché affronta l'urgenza di salvaguardare il futuro del pianeta con nuove tecnologie ambientali, dando vita a un particolare contenitore di rifiuti, intelligente, capace di riconoscere lo scarto cestinato con piccoli sensori per differenziare automaticamente i rifiuti, monitorando così l’andamento della raccolta settimanale. Un progetto che conosco bene avendo partecipato alla giornata di presentazione e che, già quel giorno, avevo trovato geniale.
E allora un doppio abbraccio a tutti loro e ai loro docenti. Come sottolineo spesso, noi siamo l'Italia, e l'Italia fa bene.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 14 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.344 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e NON sono risultati casi positivi.
NON sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 147.249 test.
Sono 3.565 i pazienti guariti.
418 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.515, così suddivisi:
1.488 nella provincia di Bari;
380 nella provincia di Bat;
656 nella provincia di Brindisi;
1.164 nella provincia di Foggia;
519 nella provincia di Lecce;
280 nella provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.