Venerdi, 4 marzo 2016 - Ore 15- Scuderie di Palazzo Gallone - Tricase - Da circa un decennio è approdato nella nostra provincia un nuovo tipo di competizione per studenti delle scuola superiori: la Gara a Squadre di Matematica. Potrà sembrare strano, ma i matematici hanno inventato un modo divertente per giocare, risolvendo problemi di matematica e nello stesso tempo attivando procedure di "cooperative learning". E non basta! Anche chi assiste da spettatore a questo tipo di competizione protrà vivere emozioni simili a quelle vissute durante una partita della squadra del cuore. Dallo scorso anno la Gara a Squadre di matematica si svolge a Tricase. Il 4 marzo 2016, alle ore 15:00, nelle scuderie di Palazzo Gallone, si ritroveranno una decina di squadre composte da studenti delle scuole superiori delle provincie di Lecce, Brindisi e Taranto per disputare l'edizione 2016 della Gara a Squadre, valevole per la classificazione alla semifinale nazionale di Cesenatico. Per tutti coloro che vogliono assistere a questo nuovo tipo di competizione sarà predisposto, nella sala del Trono di Palazzo Gallone, un proiettore che mostrerà le immagini in diretta della gara e la classifica istante per istante. Un giovane aspirante cronista commenterà in diretta la "partita". Alle 17:00, a gara conclusa, verranno premiate le prime 3 squadre classificate. Partecipate numerosi. Vi divertirete
La responsabile provinciale Maria Giuseppina Greco
Venerdì 26 Febbraio ore 19,00 verrà presentato, presso il teatro parrocchiale di Lucugnano, il libro di Alessandro Sanapo, I venticinque “centri” del Centro, lavoro certosino e dettagliato sulle attività del Centro Culturale Ricreativo Sportivo Lucugnanese durante i suoi primi venticinque anni di vita. L’autore ripercorre passo-passo tutto il lavoro che il Centro ha realizzato in questi anni, che in realtà sono già ventotto dal lontano 1988, anno in cui il Centro si è costituito; per l’uscita del libro si è voluto però attendere la conclusione delle ultime attività. Le iniziative sono state innumerevoli: i tornei di calcetto, le borse di studio intitolate a “Girolamo Comi”, i calendari in vernacolo, le mostre di artisti locali, i presepi che hanno riscosso tanto successo ogni anno, le rappresentazioni teatrali, con la tragedia di Sant’Antonio e le commedie rappresentate in tutto il Salento e arrivate anche in Svizzera, su invito dell’associazione pugliese di Winterthur. L’ultimo contributo del Centro è stata la realizzazione, in Piazza Comi, di cinque grossi vasi in pietra leccese che portano incisa una poesia del nostro poeta Girolamo Comi. Per il resto, rimandiamo alla lettura del libro, che è arricchito anche da un’ampia documentazione fotografica. Per i soci e i collaboratori del Centro questi sono stati anni di lavoro e dedizione, ma anche di soddisfazioni e gratificazione. Questo volume serve a condividere con tutti le emozioni che hanno accompagnato questo percorso e a ricordare che le cose cambiano solo grazie all’impegno di tutti e di ciascunoInterverranno: Luciano Schirinzi,Presidente del Centro; Alessandro Sanapo,autore del libro; Antonio Coppola, Sindaco del Comune di Tricase
ATLETICO TRICASE Senza 5 titolari...la squadra del presidente Minonne ottiene un buon pareggio ( 1- 1) contro il Real San Giorgio. Domenica c’è il derby… a Galatina….Voto 6+
CAFFE CAPPUCCINI VIRTUS Si torna da Gioia con zero punti ….Sono sei i punti dalla zona salvezza …Domenica arriva la seconda della classe , c’è il Cerignola a Tricase . Voto 5
TRICASE VOLLEY FEMM. La capolista riposa…. Domenica ad Oria… Voto 8
AURISPA ALESSANO Niente da fare una sconfitta in casa per 3/2 contro il Siena….Ultimo posto in classifica …Domenica trasferta a Vibo. Voto 5-
di Alessandro Distante Mi è capitato di leggere su L’Espresso del 19 novembre 2015 di uno chef che risponde al nome di Antonio Guida definito “cuoco pugliese fuoriclasse”. Mi sono incuriosito per un pugliese che si chiama Guida; il tempo di chiedere notizie allo chef Pantaleo che mi ha detto che Antonio Guida è suo e quindi mio compaesano, è di Depressa. Ora ha aperto un ristorante a Milano ed Enzo Vizzari dell’Espresso gli ha dedicato una speciale menzione.“Antonio Guida, cuoco pugliese fuoriclasse che coltiva ostinata idiosincrasia per le chef’s parade, ha avuto modo di allestire e avviare una squadra di superprofessionisti”.In questi giorni ho ritrovato Antonio Guida su La Stampa di Torino e, ancora una volta, tanti elogi per il suo Ristorante milanese dal nome affascinante “Seta” che ricorda il mondo visitato da un grande esploratore che aprì l’Occidente all’Oriente, su una via che Guida ha percorso e percorre di frequente, anche se ora è impegnato a Milano a due passi dalla Scala.Antonio Guida, classe 1972, ha frequentato l’Istituto Alberghiero e, da lì, via per il mondo, dapprima sulle navi da crociera e poi nel 1998 come Commis di Cucina in famosi ristoranti in Italia ma, ben presto, anche all’estero, prima a Zurigo, poi in Francia ed in Asia. A Parigi, in particolare, cresce sotto la guida di Pierre Gagnaire dal quale si allontana perché –come ha dichiarato- “stavo troppo bene ed avevo paura di fermarmi per sempre e ho preparato le valigie, a malincuore”.Al ritorno in Italia si fa apprezzare nella cucina di un famoso ristorante di Roma. Da lì approda, nel 2002, a Porto Ercole (Argentario) e, con il ristorante Pellicano, viene insignito della prima e della seconda stella Michelin; quindi nel 2011 il titolo di Grand Chef da parte della catena dei Rélais & Chateaux per poi entrare nella rosa dei migliori ristoranti del Gambero Rosso ricevendo, nel 2012, le prestigiose “Tre Forchette”.“Questo perché la cucina di Guida esibisce alla perfezione tutti i fondamentali e li mette a servizio di piatti di raro equilibrio. Soluzioni dai sapori netti, limpidi e mai velleitari”, così ha scritto di lui Gabriele Zanatta per “Guida ai ristoranti di Identità Golose”.Non manca chi scopre nei piatti di Guida un meraviglioso mix tra cucina orientale e occidentale senza dimenticare le radici pugliesi. Particolarmente apprezzata è la sua ricerca del giusto equilibrio tra gusto e presentazione, ed alcuni piatti sono veri e propri capolavori, buoni ma anche belli. E lui, la sua cucina, la definisce così: “Classica e moderna insieme, con un tocco meridionale”Antonio non si ferma e gira il mondo dove tiene prestigiosi corsi di cucina; tante le tappe, tra le quali Schangai, Taipei e New York. Tra i suoi piatti più famosi, il petto di piccione all’ananas e il risotto al nero di seppia con calamaretti spillo e crema di curcuma. Ha girato il mondo ed è apprezzato dappertutto; eppure quando gli chiedono quale è il suo piatto preferito, non ha esitazioni: “sagne incannulate”, quelle che preparava sua madre, la persona che gli ha trasmesso la passione della cucina.