"Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni,
rassegna d'arte e incontri a Casa Comi"
MARIA MAZZOTTA E BRUNO GALEONE
IN CONCERTO A CASA COMI
in apertura presentazione del libro di poesie
"Inondazioni" di Valeria Cagnazzo - (CAPIREedizioni)
Mercoledì 7 Agosto - Presentazione ore 20.30
Concerto ore 21.30
Palazzo Comi - Via delle Grazie, 1 Lucugnano di Tricase (Le) - Ingresso Libero
Mercoledì 7 Agosto, nel giardino di Casa Comi a Lucugnano (inizio alle ore 21.30 - ingresso libero), l'imperdibile e atteso concerto di Maria Mazzotta e Bruno Galeone. Il concerto è inserito nella serie di appuntamenti della rassegna culturale "Voli di cantici, d'aromi e d'aria - Suoni e visioni, rassegna d'arte e incontri a Casa Comi" organizzata e promossa dall'Associazione di Promozione Sociale "Tina Lambrini - Casa Comi" in collaborazione con a Regione Puglia - Polo Biblio Museale di Lecce, il Comune di Tricase e con il patrocinio della Provincia di Lecce. Media Partner della rassegna è Mondoradio Tuttifrutti.
Il live di Maria Mazzotta rappresenta uno speciale e suggestivo viaggio nei suoni del Mediterraneo evidenziando la commistione creativa tra la cultura e le tradizioni del Sud Italia, ed il linguaggio musicale ed artistico dell’Europa e dei Paesi del Mediterraneo. La sua particolare versatilità fa di Maria Mazzotta una tra le voci più importanti del panorama pugliese e, più in generale, della world music alla quale si accosta con estremo rispetto e meticolosa ricerca con riguardo alle caratteristiche vocali e non solo che contraddistinguono le varie culture. Spaziando con naturalezza dalle sonorità del Sud Italia alle cadenze balcaniche, la sua sentita interpretazione coinvolge lo spettatore trascinandolo ed immergendolo nella cultura dei brani interpretati.
In questo live si racconterà interpretando i brani che meglio rappresentano il suo percorso, accompagnata dal fisarmonicista Bruno Galeone, giovane e talentuoso artista originario del Madagascar (Africa) che fa dell'eleganza e della raffinatezza di suono la sua migliore e più apprezzata peculiarità. Due autori ed interpreti da anni impegnati nello studio della tradizione perchè da sempre affascinati dai suoi valori più veri, resistenti ed imprescindibili come radici. Il mantice della fisarmonica di Bruno Galeone incontra la voce di Maria Mazzotta e i due musicisti propongono un repertorio che attinge dalla tradizione del Sud Italia e dei Paesi del Mediterraneo, per farla propria ed influenzarla con le sonorità contemporanee, esprimendo in questo modo il proprio gusto e il proprio stile nelle ri-elaborazioni.
In apertura di serata e prima del concerto (inizio alle ore 20.30) spazio alla presentazione del libro di poesie "Inondazioni" di Valeria Cagnazzo con la presenza dell'autrice che dialogherà con il poeta Fausto Paolo Filograna.
"Una voce d’esordio, ricca e movimentata, abitata da una notevolissima tensione di stile e di volontà di rappresentazione. La storia, il mondo, còlto in alcuni suoi luoghi emblema di una contemporaneità segnata da dolori, guerre e nuove forme di migrazione, di fuga, di precarietà. Brillano di luce screziata incontri, illuminazioni, gesti. La poesia di Valeria è un vasto, dolente e fiero inno, un allarme e un gesto d’amore che coinvolge nel farsi della storia gli acquisti di una maturità personale, affettiva e morale.
Una poesia che sa toccare molti registri, in un andamento poematico, quasi in forma di marea che, nel modo che ha la vera poesia, si oppone a una marea di dolore e non-senso con la ricchezza e la forza della parola che calibra la giustizia dello sguardo.
Libro stratificato e pensoso, vitale nel gesto artistico che offre con sfrontato pudore." (Davide Rondoni)
Valeria Cagnazzo (Galatina 1993). Dopo la maturità classica, si trasferisce a Bologna, dove si laurea in Medicina e Chirurgia. Viaggia in Palestina, della quale scrive anche per agenzie online, e come medico in Grecia, Libano, Etiopia. Nel 2018 vince per la sezione Inediti i premi di poesia Elena Violani Landi dell’Università di Bologna e Le Stanze del Tempo della Fondazione Claudi. Collabora con il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna. Sue poesie compaiono sulla rivista “Poesia” Crocetti Editore e online su Poesia Ultracontemporanea, Critica Impura, Laboratori Poesia, Inverso Giornale di poesia. “Inondazioni” (Capire Edizioni, giugno 2019) è la sua prima silloge poetica.
Il cartellone di appuntamenti culturali organizzato dall'Associazione "Tina Lambrini - Casa Comi", cominciato i primi di Luglio, prevede a Casa Comi concerti, proiezioni, presentazioni, mostre, visite guidate e si svilupperà nei mesi di luglio e agosto con una programmazione (in via di definizione) anche a settembre. Carmine Tundo, i Respiro, Dario Muci, Irene Scardia, Maria Mazzotta, Roberto Esposito, Yaraka Ensamble, Roberto Cotroneo, Giuseppe Goffredo, Alessandro Bozzi e altri ancora saranno ospiti delle iniziative organizzate nell'atrio, nel giardino e negli altri spazi di Casa Comi.
Durante la serata sarà possibile visitare la Casa Museo di Girolamo Comi accompagnati dai volontari dell'associazione "Tina Lambrini - Casa Comi" che collabora con Regione Puglia e Provincia di Lecce con l'obiettivo di valorizzare e rendere sempre più fruibile uno dei luoghi più suggestivi del Salento. E' consigliabile prenotare la visita guidata (obolo volontario di 3,00 €) ai numeri di telefono 380/4580810-328/4224666.
La biblioteca custodita nella casa di Comi rappresenta un archivio storico (una biblioteca di gusto) tra i più preziosi della Puglia, composto da circa 3000 volumi con oltre 1100 testi francesi. Arricchiscono questo luogo i preziosi manoscritti, l'epistolario, i fondi Valli, Fuortes e UDI Macare.
Da fine Aprile ad oggi oltre 2.000 visitatori hanno avuto la possibilità di accedere alla Casa Museo del Poeta Girolamo Comi, un percorso immersivo in un luogo ricco di fascino, un racconto coinvolgende della vicenda umana, sociale e culturale, un viaggio alla scoperta di uno personaggi più significativi e rappresentativi del '900 pugliese.
di Nunzio Dell'Abate
Un plauso all’onesta’ intellettuale del consigliere di maggioranza Vincenzo Chiuri in un consiglio Comunale ad alta tensione
E’ un’amministrazione instabile e litigiosa, lontana anni luce da quel processo di pacificazione tanto conclamato in campagna elettorale dal Sindaco. Sino a cinque minuti prima di ogni Consiglio non si sa chi verrà o meno e chi resterà sino alla fine, con frequenti sospensioni delle sedute per trovare la quadra.
La verità è che non c’è leadership, non vi è un pensiero politico unanime, i gruppi consiliari viaggiano a compartimenti stagno ed in alcuni casi conflittuali al loro stesso interno e comunque del tutto scollati dalla Giunta.
A tutt’oggi non si sa neppure a chi faccia riferimento l’ultimo assessore esterno nominato da Chiuri. In questo modo non vi può essere alcuna programmazione o strategia territoriale.
Lo si è percepito in modo evidente dalla seduta consiliare ad altissima tensione di martedì scorso, protrattasi sino alle 3 di notte. Una Consigliera rimaneva presente solo al primo punto delle comunicazioni del Sindaco sulla Giunta, ma poi su bilancio e restanti punti abbandonava l’aula.
Prima della votazione sul bilancio, un consigliere di maggioranza chiedeva la sospensione della seduta in quanto altri due si erano allontanati; si è assistito al loro ritorno stanza del sindaco per oltre un quarto d’ora per poi far ritorno in aula e votare favorevolmente.
Risparmiamo ogni commento sull’atto istituzionalmente scorretto del Sindaco di abbandonare l’aula ogni volta che lom scivente prendeva parola.
Si respirava aria pesante, tanta incertezza e tante ombre per il futuro soprattutto per i due assessori momentaneamente graziati, Peluso e Sabato, dei quali si dà per certa la revoca a settembre.
Naviagaizone a vista e di essere dicentrosx ma di prndere no-vax e dell’Assessora De Iaco, rea di aver avuto sul suo profilo fb, prima di essere rimossi a seguito della loro diffusione per l’intera città, post contro l’uso dei vaccini e contro l’accoglienza agli immigrati. dall’assestamento di bilancio votato ieri, un mero aggiustamento contabile, nessuno slancio, nessuna direzione.
Lo si comprende dal cronico ritardo con cui ogni anno vengono approvati gli strumenti contabili che costituiscono il cuore pulsante di ogni amministrazione.
Gli unici dati confortanti, quasi a scuotere la nostra comunità, sono i contributi concessi dalla Giunta Regionale e dal suo Presidente
Organizzata dalla Pro Loco di Santa Maria di Leuca e dalla Libreria “Idrusa” di Alessano, giovedì 8 agosto, inizio ore 21,00, nella sede della Pro Loco della Marina di Leuca (Lungomare Colombo) si terrà la presentazione del volume di Paolo Wieczorek Rossi papaveri a Montecassino.
Piccole storie familiari nella storia grande della guerra (Manni Editore).
Alessano,1944
Dialogano con l’autore Federico Martelloni (professore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna) e Nello Wrona (giornalista). Letture curate da Liliana Wieczorek.
Il libro ripercorre una delle vicende più drammatiche della Seconda Guerra Mondiale: l’annientamento della Polonia, occupata dagli eserciti della Germania nazista e dell’Unione Sovietica staliniana, e la creazione rocambolesca del Secondo Corpo d’Armata polacco, costituito da militari polacchi provenienti dai gulag sovietici, e destinato a immolarsi a Montecassino, nel maggio 1944, per la liberazione dell’Italia.
In questa vicenda, l’autore incastona, come paradigma di un intero popolo allo sbando, la storia dei suoi familiari, e in particolare del padre Jan, scampato al bagno di sangue di Montecassino e trasferito poi, con altri suoi commilitoni ad Alessano, dove completerà gli studi interrotti a causa della guerra e sposerà Maria, una giovane del posto.
Se nel piccolo paese del Capo di Leuca, sfiancato dalla povertà, i polacchi portarono pancetta affumicata, carne in scatola, cioccolata, caffè, latte condensato e sigarette, gli alessanesi ricambiarono dappertutto con «sorrisi di uomini e donne» e con un calore umano, naturale e spontaneo, sconosciuto ai giovani soldati scampati alla morte, ma senza pace e senza patria.
Tante persone giorno dopo giorno casualmente attraversano la nostra vita; alcune passano, altre scrivono nell’anima, lasciano un segno indelebile della loro presenza.
Si prendono un pezzo di vita, lasciano i ricordi di tant insegnamenti ed eventi vissuti.
Ecco don Luigi era una di queste.
Un parroco non banale, una persona che sapeva e entusiasmare chi aveva davanti e coglierne l’essenza.
Lo conobbi circa 5 anni fa, quando mi propose di realizzare uno dei suoi sogni più grandi, ovvero dedicarsi ai più piccoli coinvolgendoli in un progetto che andasse aldilà della sola vita cristiana.
E’ così che nacque il coro di voci bianche dedicato a Santa Teresina.
Il coro era il suo orgoglio, e il canto rappresentava un momento di festa. “… siete le pupille dei miei occhi …” disse ai bambini durante il discorso in occasione del suo 60° anniversario di sacerdozio, ed è con queste parole che lo ricorderemo e continueremo a cantare perché possa sempre guardarci e vegliare su di noi.
Durante il percorso insieme ho conosciuto tutti i suoi aspetti di uomo, e ministro di Dio.
Parroco di una “piccola” ma speciale comunità che con dedizione ha guidato fino all’ultimo giorno della sua vita terrena.
Sì, dedizione è il termine giusto perché si preoccupava costantemente delle sue pecorelle.
Giorno dopo giorno, liturgia dopo liturgia ho imparato ad apprezzare le sue qualità e il suo spirito. Una persona determinata nelle decisioni, sapeva sempre cosa fare, cosa dire, soprattutto nelle difficoltà che ogni giorno si presentavano.
Disponibile verso tutti, pronto ad ascoltare e ad aiutare chiunque bussava alla sua porta, discreto ma presente nelle situazioni di bisogno del prossimo.
Pronto ad accogliere senza mai esitare i tanti che decidevano e chiedevano di approdare nella sua parrocchia, come in un “Porto di mare”.
Caro don Luigi, non hai mai mancato di ringraziarci alla fine di ogni celebrazione, invocando l’applauso dell’assemblea; ed ora tocca a me e noi, piccolo coro, ringraziarti per l’eredità che ci hai lasciato e invocare l’ultimo applauso per te.
Grazie padre, grazie don Luigi.
Tricase Porto, 4 Agosto 2019
Vincenzo