Lunedi, 1 maggio 2023
I funerali avranno luogo martedì 2 maggio ore 16 presso la Parrocchia Sant’Antonio da Padova - Tricase
Domani pomeriggio tutta la comunità di Tricase darà l’ultimo saluto ad Antonio Manno, lo sfortunato ragazzo che a soli 22 anni ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale Tricase – Tricase Porto ( sabato, 29 aprile 2023)
Domenica, 30 aprile 2023
Oggi è il giorno del rispetto per il dolore che ha colpito la comunità di Tricase e vogliamo celebrare con il silenzio.
Per questo abbiamo deciso di annullare l'evento di stasera, International Jazz Day, previsto a @Palazzo Comi, che sarà rinviato a data da destinarsi.
Gli organizzatori, gli artisti e lo staff tutto, partecipa sentitamente al lutto che ha colpito la famiglia
Domenica, 30 aprile 2023
Annullato l’evento di oggi – 30 aprile – a Tricase Porto
Decisione presa dopo la tragica morte del giovane Antonio Manno, in una nota si legge:
Care amiche e cari amici,
la notizia del tragico evento che ha coinvolto stasera (sabato 29 aprile) il giovanissimo Antonio e tutta la sua famiglia ha sconvolto tutti.
Non ce la sentiamo di animare le banchine del Porto Museo di Tricase con un evento che immaginavamo di spensieratezza, divertimento e socializzazione prima che di cooperazione internazionale, divulgazione, sensibilizzazione e formazione.
Per queste ragioni, sia noi che la Città di Tricase, insieme a tutti i partner e i collaboratori del progetto Blue Tyre, compresi gli amici libanesi giunti a Tricase Porto dalla Città di Tiro, abbiamo deciso di annullare l’evento programmato per questa mattina, 30 aprile, sulla banchina sud del porto
Abbracciamo forte forte, con tutto il cuore, Michele e sua moglie Marina, Ippazio e tutti i loro familiari e i collaboratori dell’Alimentari “Il Porto”.
di Alessandro DISTANTE
Un equilibrio da cercare
Il dibattito sul campanile della Chiesa Madre di Tricase è molto interessante e –come ogni dibattito- non fa che accrescere l’amore per la Città. Senza necessariamente scomodare il venerabile don Tonino Bello, le tesi a confronto (completare il campanile oppure no) portano all’attenzione questioni non solo architettoniche, ma anche visioni storiche, culturali, persino ideologiche, che è bello ascoltare, leggere e sulle quali dare un proprio contributo.
Un altro dibattito stenta, invece, a prendere quota ed è quello sui tanti episodi di criminalità che stanno mettendo in crisi la tranquillità della Città e dei suoi abitanti.
Furti nei negozi, nei locali, nelle edicole, nelle abitazioni; furti nelle campagne per rubare attrezzi ed addirittura alberi appena piantati; tentativi di furto; incendi ad automobili, tutti fenomeni prima sconosciuti, o, almeno, non con l’intensità registrata negli ultimi mesi.
Se a questo si aggiungono condotte poco commendevoli, come l’abbandono di rifiuti nelle stradine di campagna e sulla scogliera o, addirittura, gli sversamenti fognari nelle acque del porto e piccole altre furberie, si deve concludere che il livello di legalità ed addirittura di civiltà è a rischio.
A fronte di tutto questo, non mancano iniziative encomiabili di singoli e di gruppi e non hanno fatto difetto iniziative di controllo preventivo come le video trappole, ma certamente quello che è mancato è quel dibattito e quelle prese di posizione che ci si aspetta dalla Città, a partire dalle sue massime Istituzioni.
Dire o non dire? Parlare o tacere? Pubblicizzare o nascondere? “E’ questo il problema”, per dirla con Shakespeare.
Il dubbio amletico, nel nostro caso, suona più o meno così: se il dire, il parlare, il rendere pubblico, finisca per danneggiare l’immagine di una mitica tricasinità creando spiacevoli allarmismi oppure se non sia necessario portare alla luce le criticità per esaminarle e, insieme, trovare i rimedi. Ovviamente occorre trovare il giusto equilibrio tra l’allarme e gli allarmismi, tra difesa del campanile e rischio di campanilismi, evitando tutti gli “ismi”.
Tornando a noi: sul campanile si è aperto un pubblico dibattito; sulla sicurezza deve avvenire altrettanto, perché il campanile, al di là del tema specifico di quello della Chiesa Madre, è un valore fondante per una comunità, mentre il campanilismo non giova alla comunità ed anzi la danneggia.
Venerdì, 28 aprile 2023
Questa mattina si è tenuta, nel Castello Aragonese di Taranto, la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di M.A.R.E (Marine Adventure for Research & Education), il progetto di citizen science che mira a monitorare la salute del Mar Mediterraneo per promuovere la conoscenza e la protezione dell'ambiente marino, nato da un'idea della Fondazione CVC – Centro Velico Caprera in collaborazione con la One Ocean Foundation.
Nel corso della conferenza, alla presenza, dell'ammiraglio Flavio Biaggi, Comandante Marittimo Sud, di Paolo Bordogna, vice presidente della Fondazione CVC, di Giulio Magni, Operations Director di One Ocean Foundation, e di altre autorità civili e militari, sono stati illustrati i risultati della prima campagna (il percorso del 2022 è stato dedicato allo studio del Mar Tirreno) e i particolari della seconda fase del progetto di monitoraggio che riguarderà Mar Ionio, Adriatico ed Egeo con un percorso di 1.400 miglia e che porterà un gruppo di ricercatori, a bordo del catamarano a vela One, un 45 piedi allestito come un vero e proprio laboratorio galleggiante, dalla base della Marina Militare di Taranto a Corfù circumnavigando tutto il Bacino adriatico.
Durante le dieci settimane di navigazione l’equipaggio di naturalisti e biologi raccoglierà campioni per analizzare la biodiversità marina e controllare l'inquinamento ambientale. Sono diversi gli obiettivi scientifici del progetto, a iniziare dalla raccolta di campioni di organismi zooplanctonici, bioindicatori naturali di inquinamento ambientale, per monitorare la presenza e la distribuzione di diversi contaminanti marini. Poi il monitoraggio della biodiversità marina, attraverso la raccolta delle tracce di DNA lasciate dagli organismi marini.
Partenza da Taranto domani e chiusura a Corfù l’8 luglio per oltre 1400 miglia e 17 tappe che toccheranno, in Puglia, anche le acque di Gallipoli, Otranto, Brindisi, Bari e Manfredonia… “Buon vento!”