di Gian Paolo ZIPPO
Quanto vale un voto?
A mio avviso ha un valore inestimabile in quanto attraverso questo strumento ciascun elettore ha la possibilità di far valere i propri ideali, affermando quei valori atti ad indirizzare le scelte politiche verso il bene comune.
E invece abbiamo scoperto in questi giorni che il voto ha un valore di soli 50€!
Rimango allibito e sgomento di fronte a tale scoperta e mi convinco, purtroppo, che il degrado della politica ha raggiunto ormai livelli aberranti.
Il sistema elettorale nazionale ci priva di qualsiasi scelta in quando i parlamentari ci vengono imposti da manovre di palazzo e da logiche lobbistiche sempre più deprecabili. Dubito che si possa ancora parlare di scelte fatte dalle segreterie dei partiti, anche perché i partiti ormai non ci sono più (fatta eccezione forse per il PD, con tutti i limiti e le incongruenze che si porta dietro) ed assistiamo ormai sistematicamente alla “personalizzazione” dei movimenti politici (se tali si possono chiamare). Ed ecco che il nome del leader (anche di quello che ahimè non c’è più) campeggia nel simbolo, inserendo nelle liste fratelli, sorelle, cognati, parenti, amici e amici degli amici….. e i valori? gli ideali? I programmi? Non servono più, l’importante è che l’elettore segni bovinamente la sua preferenza sul simbolo (poi i resto è tutto deciso).
Gli stessi leader attivano delle “false” candidature alle europee, un’ulteriore presa in giro dell’elettorato.
Non meravigliamoci poi se la percentuale di votanti scende sempre più…anche al di sotto del 50%, tutto ciò è molto preoccupante!
A livello regionale il degrado è ormai all’ordine del giorno con un Presidente affetto da manie di protagonismo che sfiorano l’onnipotenza, frutto di un consenso “costruito” con il meccanismo delle liste che proliferano sempre più, frantumando la volontà popolare ed accrescendo in maniera smisurata il potere del leader di turno.
Non cadiamo nel tranello, tiriamoci fuori da questo gioco perverso in cui l’unico a perderci sempre è il popolo.
Sarebbe bello poterlo fare, nel nostro piccolo, già alle prossime elezioni comunali evitando di trovarci di fronte ad una pletora di candidati che confluiscono in innumerevoli liste e il cui unico compito (dato per certo che non verranno mai eletti) è quello di portare quei pochi voti che nella sommatoria generale determinano poi il quorum necessario alla vittoria o meno di quel candidato con il maggior numero di liste collegate.
Ma la politica non dovrebbe essere questo!
Auspico che si abbia il coraggio di limitare il numero di liste e di candidature ad un numero ragionevole e comunque idoneo far emergere una sana competizione politica basata sui programmi e sulle competenze di ciascuno al di fuori di logiche opportunistiche e/o affaristiche, facendo tornare alla cittadinanza la voglia di andare a votare e ritornando a dare il giusto valore ad ogni singolo voto, nella consapevolezza di poter valutare in maniera critica e “scegliere”.
Il Consiglio di Stato aveva rigettato il ricorso proposto dai proprietari Sauli contro l’ordine di demolizione del così detto Ecomostro di Tricase Porto.
Tutto sembrava ormai portare alla esecuzione della demolizione quando è giunto presso il Comune un nuovo ricorso, questa volta proposto da un comproprietario che non aveva ricevuto l’ordinanza di demolizione.
Avendola conosciuta soltanto adesso (almeno a quanto asserito dalla parte), il comproprietario è stato messo nelle condizioni di impugnare l’ordine di demolizione. Ed allora sarà nuovamente il Giudice Amministrativo, prima il TAR di Lecce e poi –se necessario- il Consiglio di Stato, a dover nuovamente decidere se il Comune ha ordinato legittimamente o illegittimamente la demolizione del fabbricato che versa in stato di abbandono da anni.
Tricase - La Giunta Comunale ha approvato il Regolamento per l’impiego e la gestione delle telecamere indossabili –così dette Bodycam- da parte degli operatori della Polizia Locale.
La fornitura delle videocamere è finalizzata alla prevenzione dell’escalation delle azioni criminali; all’aumento dei tassi di condanna e alla riduzione dei tempi processuali
Bodycam usata da un poliziotto tedesco
Il Bodycam è un dispositivo di registrazione audio, video o fotografico indossabile
di Cosimo RIZZO
A partire dall'8 aprile, attraverso il portale del GSE, è possibile presentare le richieste di accesso alla tariffa incentivante e al contributo PNRR previsto per le CACER (Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione di Energia Rinnovabile). Come anticipato nel precedente appuntamento abbiamo raccolto le richieste pervenute al nostro indirizzo mail che, nel corso della rubrica, saranno condivise con i lettori quali esempi applicativi col fine di facilitarne la comprensione ai non addetti ai lavori. Si rimanda tuttavia al sito istituzionale del MASE o sul portale del GSE per maggiori dettagli o per casi particolari per i quali è possibile richiedere la verifica preliminare di accesso ai benefici.
Di seguito un caso tipico di applicazione.
Andrea intende installare un impianto fotovoltaico sull’abitazione di proprietà nella zona sud del comune di Tiggiano. Nel periodo estivo Andrea si trasferisce nella sua dimora sita a Leuca dove non dispone di spazi per l’installazione di un impianto. Come può Andrea massimizzare il suo investimento?
La configurazione rientra nella definizione di autoconsumatore individuale di energia rinnovabile a distanza per il quale sono previsti due punti di connessione alla rete ricadenti sotto la stessa cabina primaria (territori di Tiggiano e Leuca). Andrea dunque, oltre ai classici benefici previsti con l’installazione di un impianto fotovoltaico, quindi mancato prelievo di energia dalla rete nel sito di Tiggiano e valorizzazione dell’energia immessa in rete attraverso il meccanismo del Ritiro Dedicato, può contare su una tariffa premio proporzionale all’energia condivisa, calcolata come il minimo tra l’energia immessa in rete nel punto di produzione di Tiggiano e quella consumata nel sito di Leuca. In sostanza, vedrà riconosciuto un incentivo massimo di circa 13 cent/euro per ogni kWh consumato nel sito di Leuca e contemporaneamente sarà prodotto nel sito di Tiggiano. Tale contributo sarà riconosciuto per 20 anni e andrà a sommarsi ai benefici già derivanti dalla cessione dell’energia in rete attraverso il ritiro dedicato. L’adesione a questo modello di configurazione permetterà dunque di utilizzare al meglio l’energia in eccesso, prodotta in altro sito e che altrimenti non sarebbe sfruttata durante la stagione estiva, generando benefici economici e massimizzando l’investimento di installazione del suo impianto fotovoltaico.
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Tricase- Due Assessori della Giunta Comunale sono interessati da procedimenti penali come imputati o come indagati. Ovviamente, fino a sentenza, vale la presunzione di innocenza e tutte le accuse devono essere dimostrate. Per chiarezza: le imputazioni non riguardano attività legate alla loro ruolo di Amministratori comunali ma alla loro professione di tecnici progettisti e/o direttori di lavori.
Tuttavia tali notizie sollevano non pochi dubbi sulla possibilità di rivestire al contempo un ruolo di pubblico amministratore e di chi deve difendersi da accuse che, se provate, vedrebbero come parte danneggiata il Comune che amministrano. I dubbi aumentano ancora di più se si pensa che la Giunta municipale deve decidere se costituirsi in giudizio oppure no in processi che vedono come persone incriminate componenti della Giunta stessa. Le contestazioni che sono state mosse sono legate a presunti abusi edilizi, reati nei quali il Comune si può costituire parte civile anche se –è bene dirlo- ciò non accade quasi mai.
Non sono nuovi i casi di Amministratori, siano essi politici di livello governativo oppure regionale, che, in caso di contestazioni di reati, optano, volenti o nolenti, per le dimissioni. Nessuna responsabilità, ovviamente, ma soltanto la necessità di fugare qualsivoglia dubbio che la loro posizione possa condizionare l’azione dell’Amministrazione della quale fanno parte.