di Alfredo De Giuseppe In questi primi giorni del Giugno 2017, molte cose si sono succedute, accavallate e molte sono ancora in divenire.
Donald Trump, una barzelletta divenuto Presidente, ha deciso di far uscire gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Una decisione enorme, quanto stupida: la parte liberal dell’America si è prontamente mobilitata, compreso molte grandi aziende.
Ora Donald Trump e i suoi elettori condividono questa decisione con altri due soli Paesi, il Nicaragua di Daniel Ortega e la Siria di Assad. Altri attentati di giovani islamici a Kabul, a Manila, Melbourne e Londra: persone che si trincerano dietro una religione per uccidere, uccidersi, per convincerci definitivamente che il nostro mondo non sarà mai più come lo abbiamo vissuto fino al 2001.
A Torino durante la partita finale di Champions League, Juve-Real Madrid, è bastato un grido “Bomba” per scatenare il panico fra i trentamila che erano in Piazza San Carlo e generare oltre millecinquecento feriti. Tra l’altro la Juve ha perso la finale (ma questa non è una notizia). A Londra, mentre si materializzava il terzo attentato in due mesi con sette vittime e decine di feriti, il candidato premier dei laburisti, Jeremy Corbyn, continuava a pensare ad un mondo denuclearizzato, a cominciare dallo smantellamento dell’arsenale inglese che disporrebbe di 225 testate termonucleari, 160 delle quali pronte all'uso: un uomo politico che ancora usa parole di vera pace.
Alle porte di Raqqa è morta Ayse Karacagil, una bella ragazza di ventiquattro anni, divenuta simbolo della battaglia dei curdi sia contro i fanatici dell’Isis sia contro la dittatura di Erdogan, attraverso il fumetto di Zerocalcare, dove lei veniva chiamata Cappuccio Rosso.
La sua morte ci ricorda ancora una volta da che parte dovrebbe stare l’Europa dei diritti dei popoli: i curdi sono discriminati, torturati e uccisi da anni nel silenzio delle nostre diplomazie. Continuano sbarchi, naufragi e morti di migranti in cerca di pane e libertà.
Sarebbe bello, ad esempio, conoscere in profondità le condizioni dei giovani eritrei che scappano da una dittatura disumana e allucinante (rappresentano la maggior parte degli esuli salvati). Per noi italiani sarebbe un modo corretto di porre verso l’Eritrea un minimo di rimedio alle aggressioni e occupazioni di fine ‘800 e del ventennio fascista. E poi ci sono le elezioni amministrative in circa mille Comuni italiani, fra cui Tricase. Si sono succeduti confronti, comizi, appelli, incontri privati, telefonate e un uso sfrenato dei social network.
Domenica 11 giugno si vota. Chiunque andrà a guidare il nostro Comune, chiunque siederà in Consiglio Comunale, dovrà tenere conto che Tricase non è un’isola fuori da questo mondo.
Chi governa ha il dovere di capire, sentire, orientarsi nella complessità di un problema globale chiamato umanità.
1 Giugno 2017 - Piazza Pisanelli piena.
Guarda il confronto con i candidati a sindaco del Comune di Tricase.
Vai alla sezione video
L’appuntamento è per questa sera Giovedì con inizio alle ore 21 nel salotto di Piazza Pisanelli.
Come facemmo cinque anni fa, abbiamo invitato i Candidati a Sindaco a confrontarsi, rivolgendosi reciprocamente domande sul programma amministrativo e sulla loro proposta politica. Sarà un incontro, speriamo frizzante e vivace, ma non uno scontro.
Nel presentare la Serata, ci sembra utile ricordare che Tricase, per la prima volta, voterà con il nuovo sistema della doppia preferenza per i candidati al Consiglio Comunale.L’elettore, infatti, potrà (se lo vorrà) indicare non una ma due preferenze per due consiglieri della stessa Lista a condizione che siano di sesso diverso (un uomo e una donna).
La norma mira a favorire una maggiore presenza in Consiglio Comunale del sesso per tradizione elettoralmente debole (e cioè le donne).
La novità è di particolare interesse per Tricase se si tiene conto che l’ultimo Consiglio Comunale era composto da soli uomini;
soltanto in Giunta era presente una donna. A proposito di donne, si deve evidenziare che per la prima volta Tricase presenta due candidate a Sindaco donna.
Il numero di donne candidate al Consiglio comunale è di 81 su 188 candidati ed è quindi pari al 43,08 per cento del totale dei candidati; insomma la presenza di donne ai nastri di partenza è pressocchè uguale a quella degli uomini ed anche questa è un’importante novità.
Un altro dato pare interessante: su dodici Liste soltanto quattro fanno riferimento a partiti o movimenti a livello nazionale mentre le altre otto sono liste civiche.
L’età media dei Candidati a Sindaco è di poco più di 49 anni.
ALCUNE INFORMAZIONI SUL VOTO
Si voterà soltanto Domenica 11 giugno.
Nell’ipotesi in cui uno dei Candidati ottenga il 50% + 1 dei voti validi sarà proclamato Sindaco; alla lista o alle liste a lui collegate verranno assegnati i seggi con il premio di maggioranza che consentirà di avere una rappresentanza pari al 60% in Consiglio. Al primo turno il premio scatterà a condizione che la lista o la coalizione del Sindaco abbia ottenuto almeno il 40% di voti validi e non scatterà se un’altra lista o un’altra coalizione collegata ad altro candidato Sindaco abbia conseguito più del 50% dei consensi.
Se nessuno dei candidati a sindaco avrà ottenuto la metà più uno dei voti, si procederà al turno di ballottaggio al quale saranno ammessi i due candidati a Sindaco che avranno conseguito il maggior numero di voti.
Al turno di ballottaggio –che si terrà dopo 15 giorni- si voterà soltanto per i due candidati sindaci ammessi al secondo turno. Diventerà sindaco chi avrà un voto in più rispetto all’altro.
Alla lista o alle liste collegate con il Sindaco verrà assegnato il 60% dei seggi (con il premio di maggioranza) a meno che altra lista o gruppo di liste non abbia conseguito al primo turno il 50% dei voti.
E’ possibile il voto disgiunto e cioè votare per un candidato sindaco e votare poi per una lista a lui collegata. In tal caso l’elettore dovrà crociare il rettangolo dove è riportato il nome e cognome del candidato sindaco e crociare poi il simbolo della lista ed eventualmente indicare un nominativo o due nominativi (uomo e donna) della lista prescelta.