Sabato,2 maggio 2020
La mia colonna di Alfredo De Giuseppe
Di Covid-19 si muore, purtroppo.Si sopravvive, anche, ma con notevoli effetti collaterali. Il primo è il sovraccarico di TV e questo induce affaticamento, sonnolenza, ripugnanza verso conferenze stampa, notizie e smentite. Il virus ha portato con sé l’esaltazione di virologi, epidemiologi e direttori sanitari, in genere vanitosi, pieni di sé, finalmente protagonisti nelle trasmissioni della fascia serale, dei telegiornali tutti.
E come un qualsiasi bugiardino dentro un farmaco di successo, dicono tutto e il contrario di tutto, spesso in contrasto dialettico e personalistico tra di loro.
Fino a confondere perfino quel genio di Trump che in una memorabile conferenza stampa ha detto che forse il virus si potrebbe curare con il disinfettante iniettato in vena, con l’aggiunta dei raggi ultravioletti, quelli buoni per la sua abbronzatura. Questo periodo di quarantena ha evidenziato le difficoltà dei politici locali, dai sindaci delle città ai presidenti di Regione.
Ognuno di loro ha cercato di diventare protagonista, facendo salti in avanti o dicendo cose completamente errate. In ogni caso questa crisi denota la difficoltà di gestire una vera emergenza con politici eletti su basi populiste, che tentano disperatamente di mantenere fermo il loro elettorato.
Alla fine il ministro della salute, Speranza e il Presidente del Consiglio, Conte sono sembrati dei giganti .Effetti collaterali di ogni tipo: gli amanti hanno avuto problemi con le autocertificazioni; i delinquenti non riuscivano a delinquere senza essere disturbati e i professori hanno dovuto imparare a usare il computer.
Ma soprattutto, lo Stato, gli Stati tutti, hanno fatto le prove generali di un’eventuale chiusura collettiva, generalizzata, senza tempo e senza scampo. Si può fare.
La sicurezza, quella famosa parolina tanto cara ai cittadini comuni, ha la supremazia su tutti i diritti civili, la libertà di spostarsi, addirittura di coltivare la propria terra.
La prova generale è andata bene, si possono rinchiudere in casa miliardi di persone, basandosi sulla paura,sull’idea che il nostro vicino è un ipotetico untore. Lo confesso, non ci avevo pensato prima di vedere il deserto della citta cinese di Wuhan, le strade di Milano e Times Square a New York. D’ora innanzi non ci sarà bisogno di coprifuoco con carri armati e fucili: basterà apparire in tv e lanciare l’allarme di un qualsiasi pericolo pandemico.
Molte attività commerciali e di ristorazione non apriranno più. La crisi già incipiente è stata conclamata con il virus. L’annuncio dell’erogazione immediata di 25.000 € alle piccole e medie imprese rischia di essere una fake,una bugia raccontata a fin di bene, per non farci sentire depressi oltre un certo limite. Le banche non hanno nessun interesse a fare un’operazione del genere, sono lì in attesa di capire come possono sottrarsi (perché in definitiva non si fidano di poter escutere in futuro la garanzia dello Stato Italiano)
Un altro effetto collaterale è la fine degli eventi culturali e musicali. Erano in tanti che non vedevano l’ora di liberarsi di questi impicci: basta concerti, teatri e mostre, godetevi musica, film e arte attraverso il web,comodamente seduti sul vostro divano. È un fastidio in meno per molti politici di tutti i livelli, che con la parola cultura hanno sempre avuto delle difficoltà relazionali.
Naturalmente ci sono anche effetti collaterali positivi. I giocatori incalliti delle macchinette mangiasoldi non hanno potuto giocare; alcuni genitori hanno finalmente trascorso qualche ora con i loro figli; qualcuno ha riscoperto un libro che teneva sul comodino da un decennio; alcuni studenti hanno apprezzato la scuola di massa; si sono evitati gli appuntamenti inutili, quelli fatti solo per convenzione, senza il minimo trasporto; sono spariti i no-vax che pure avevano infettato la politica per almeno un quinquennio; e sono un po’ defilati anche quelli che per brevi settimane hanno continuato a dire “andrà tutto bene” per il semplice motivo che nella storia dell’umanità non è mai andato tutto bene.
Ci si è evoluti nelle difficoltà, superando malattie, guerre e povertà.Infine un effetto veramente positivo: tanta gente si è accorta che la natura, mitigando l’eccessiva invadenza umana, vive meglio. Delfini dentro i nostri porti, fenicotteri nei fiumi delle città, acque trasparenti perfino a Venezia, aria più pulita ovunque. Una riflessione collettiva su questo non guasterebbe.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 3 maggio in Puglia, sono stati registrati 1.073 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 11 casi, così suddivisi:
3 nella Provincia di Bari;
2 nella Provincia Bat;
1 nella Provincia di Brindisi;
2 nella Provincia di Foggia;
2 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
Per 1 caso è in corso l’attribuzione della provincia di provenienza.
Sono stati registrati 2 decessi in provincia di Lecce
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 66.443 test.
Sono 765 i pazienti guariti.
2.955 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.144 così divisi:
1.322 nella Provincia di Bari;
379 nella Provincia di Bat;
582 nella Provincia di Brindisi;
1.068 nella Provincia di Foggia;
497 nella Provincia di Lecce;
263 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
4 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Domenica,3 maggio 2020
DUNQUE PARCHEGGI SULLE STRISCE BLU (SOSTA CON TARIFFA),
SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE
Tricase,2 maggio 2020
Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca
UFFICIO DIOCESANO PER LA PASTORALE DELLA FAMIGLIA
di don Pierluigi Nicolardi
Carissimi,
in questo tempo di prolungata quarantena abbiamo imparato a riscoprire e dare valore alla comunità familiare, ai gesti semplici del vivere quotidiano, pur nelle difficoltà del dover ristabilire gli equilibri domestici nella condivisione di spazi e tempi.
Il lockdown obbligatorio ha messo in luce come la famiglia è davvero «la cellula originaria della vita sociale» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2207); mamme e papà si messi in gioco nel ruolo di maestri, professori ed esperti informatici al fine di garantire la continuità didattica dei propri figli.
La «famiglia cristiana, arricchita della grazia e delle esigenze del matrimonio sacramento» (Gravissimum educationis, n. 3), ha riscoperto la responsabilità e la gioia dell’educare alla fede, al bene comune e alle virtù sociali.
E tutto questo mentre molti genitori erano impegnati nello smart-working o in ansia per blocco di ogni attività lavorativa.Possiamo affermare con forza, allora, che la tenuta sociale di questo tempo difficile è stata garantita dalle famiglie, con tutte le difficoltà che ne sono conseguite; certo, nonostante il graduale allentamento del lockdown, i sacrifici e l’impegno continueranno anche nei prossimi mesi.
Ed è per questo motivo che il Forum delle Associazioni Familiari ha pensato di proporre un flashmob per dire“grazie” alle famiglie.
Pertanto,
DOMENICA 03 MAGGIO 2020- ORE 18.00
invitiamo le famiglie, al suono delle campane, ad unirsi sui balconi in un unico applauso per dirsi “grazie”.«Certamente non una festa o un segnale per dire che è finito tutto, viste le drammatiche circostanze che stiamo ancora continuando a vivere – scrive Ludovica Carli, presidente regionale del Forum – ma un’occasione per ribadire e sottolineare l’impegno delle famiglie nel continuare a fare da ammortizzatore sociale durante la quarantena che ci ha coinvolti».
Il Forum regionale ha provveduto a chiedere ai nostri Vescovi la cortesia di condividere l’iniziativa attraverso gli Uffici di Pastorale Familiare e invitare i parroci a suonare le campane delle proprie chiese all’orario indicato. Continuiamo a sostenere le famiglie cristiane, autentiche «chiese domestiche», con la preghiera e la carità operosa, nonché anche attraverso questi gesti significativi.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 2 maggio in Puglia, sono stati registrati 1.078 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 34 casi, così suddivisi:
3 nella Provincia di Bari;
3 nella Provincia Bat;
4 nella Provincia di Brindisi;
16 nella Provincia di Foggia;
6 nella Provincia di Lecce;
2 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia di Taranto
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 65.370 test.
Sono 757 i pazienti guariti.
2954 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4133 così divisi:
1.319 nella Provincia di Bari;
377 nella Provincia di Bat;
581 nella Provincia di Brindisi;
1066 nella Provincia di Foggia;
495 nella Provincia di Lecce;
263 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
3 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.