Il 21 marzo, a Tiggiano, un gruppo di volenterosi giovani locali (non tipici come certi prodotti stantii) ha dato vita ad un flash mob; sì, ad una di quelle manifestazioni rapide, organizzate in breve e pubblicizzate in un lampo sui social network: computer, telefonini, messaggi, messaggini. Bella idea dal titolo, Dillo coi fiori. Per salutare la primavera, riqualificare i rapporti sociali e i luoghi. «

Sicché, nella luce fresca di un pomeriggio assolato e col vento in faccia, ci siamo ritrovati in tanti, in bici, con le zappette e i fiori in mano, per dire tutte quelle cose che la Politica ascolta poco oppure accoglie con un sorriso che sa più di presa di tempo che di presa in carico (spero, mai, di presa per i fondelli). Musica in sottofondo, bimbi felici, anziani curiosi e partecipi. «

Nei giorni precedenti, tra l’altro, alcuni volontari (col sottoscritto a collaborare e a testimoniare) avevano pazientemente ripulito, zappettato e riempito di fiori, e di un albero, un’aiuola posta proprio all’inizio del breve tragitto ciclabile che porta al campo sportivo di Tiggiano. Strano flash mob, va detto, quello di una settimana fa. Perché rapido è stato, ma lento anche: previsto e imprevedibile nel medesimo tempo, sorprendente pur se annunciato con largo anticipo. «

Tiggiano, Salento, Italia, Puglia, Provincia di Lecce: Pianeta Terra. Siamo in una Terra di Mare Sole Vento: così vuole la retorica. La realtà? Siamo in una Terra di giovani che vanno - e spesso non tornano; di giovani che stanno - e quasi mai vanno; di giovani che vanno e tornano - e qui si danno da fare. «

Domenica, in piena primavera, col tempo di nuovo uggioso e andando in bici verso il mio orto, proprio nei pressi dell’aiuola succitata, ho notato che quel lembo di terra rinverdito solo poche ore prima era spoglio. Non vi erano altro che pietre e rari esemplari di euforbia, sfuggiti ai ladri per loro ignoranza, credo. «

Sì, ladri ignoti (forse uno, forse in gruppo) hanno estirpato tutte le essenze piantate nei giorni precedenti e, addirittura, un anno prima – messe a dimora in simili condizioni di festa. I soliti ladri di tutto? I soliti vandali? Oppure un messaggio politico mafiosetto e stolido come chi l’ha compiuto? Chissà. «

Annoto a margine che qui, come altrove ma più aspramente, c’è chi propone soluzioni modeste e profonde. C’è chi parte dai fiori. Chi fa appello agli artisti e ai poeti, affinché mettano radici in queste lande per fare cultura dove c’è desiderio di tutto. C’è chi compie gesti radicali; ma non a parole, con urla da palco e arringhe da hotel, bensì con gesti che mettono radici delicate come fili d’erba. C’è poi chi, al contrario, deturpa, sporca, ruba e si fa beffe. C’è chi fa di questa Terra un letamaio. Non sapendo, poverino, che è proprio dal letame che nascono i fiori. «

P.S. Amministratori di Tiggiano, lo battete un colpo - magari di zappa? O solo annunci, viva e vibrante indignazione, nessun atto forte per risollevare morale e cultura di un paesino in affanno? Non mi aspetto pubblica risposta... Del resto, io pianto!

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