Ho sempre pensato che Giovanni Bongo fosse un personaggio onirico, come surreale è la Politica che racconta nei suoi capoversi contraddistinti dalle “stellette”. Poi l’ho conosciuto nelle vesti di moderatore di un dibattito politico e quasi mi veniva da pizzicarlo per constatarne la fisicità. Da allora lo leggo con un senso più reale delle cose. Mi soffermo a pensare che “si può fare”, iniziando dal “gusto del colore per le cravatte”. Da tempo da queste pagine lancia flash mob a gogò su beni comuni, azioni dal basso e vivere sostenibile. Speriamo che non si fermi e che la Santa Pasqua porti buoni auspici per tutti.

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