PREMIO VOLANTINO A BARBARA STEFANELLI

Vice direttore del Corriere della Sera

Sabato 30 settembre 2017 ore 20

Sala del Trono Tricase

Il Premio Giornalistico Il Volantino è giunto alla sua 8^ Edizione. I premiati precedenti sono stati nell’ordine: Antonio Caprarica, Piero Sansonetti, Serena Dandini, Lino Patruno, Sergio Staino, Francesco Giorgino e Claudio Scamardella. Sarà proprio Claudio Scamardella, direttore del Quotidiano di Lecce a conversare con Barbara Stefanelli.

La Manifestazione ha il patrocinio del Comune di Tricase, del Comune di Botrugno e della Provincia di Lecce. Interverrà Teresa Bellanova, Viceministro allo Sviluppo Economico.

Barbara Stefanelli è vice direttore vicario del Corriere della Sera. Nata e vissuta a Milano ha origini salentine per via dei suoi genitori che sono di Botrugno. Laureata in Germanistica, ha studiato ad Heidelberg e Vienna. Dopo aver frequentato la Scuola di giornalismo di Milano è entrata nel 1990 al Corriere della Sera occupandosi di Esteri. Già nel 2009 venne nominata Vice direttore ed è stata caporedattore centrale e caporedattore Esteri.

Nel 2015 è stata nominata, prima donna in assoluto, Vice direttore vicario, cioè il numero due del Corriere. Ha curato il lancio dell’inserto culturale “La Lettura” ed ha progettato il Blog collettivo La 27esima Ora. Con la 27esima Ora ha pubblicato con Marsilio il libro “Questo non è amore”, inchiesta sulla violenza contro le donne. Sullo stesso modello ha progettato i blog “Solferino 28/anni”, dedicato ai ventenni d’Italia, e “Gli invisibili”, uno spazio sulla disabilità.

Nella serie Storie del Quotidiano, una collana di libri Bompiani dedicati ai ragazzi che vede impegnate alcune firme del Corriere, ha scritto “Piccole Coraggiose Donne” pubblicato nel 2013. Ha vinto alcuni premi di livello nazionale: il premio “Marisa Belisario” edizione 2010 ed il premio “Matilde Serao” edizione 2013.

“E restiamo noi che, in un rito spaventoso, ci domandiamo –davanti ai nostri ragazzi che diventano adulti- che fare. Noi possiamo metterci di traverso: si chiama <<prevenzione primaria>> e comincia dai bambini per arrivare agli adolescenti, parte nelle case ed entra nelle scuole. Non stanchiamoci di ripetere –e di dimostrare- che l’amore non ha proprietari. Insegniamo alle femmine a non scambiare il controllo per attenzione o dedizione, a non farsi lusingare dalle ossessioni, a non cedere mai alla richiesta di una prova d’amore e d’eroismo. E trasmettiamo ai maschi la bellezza e la radicalità della forza che riconosce la libertà, la fragilità, anche il fallimento. L’amore non è una pietra, né un coltello, l’amore non è un colpo di pistola”.

(Quello che noi dobbiamo fare (adesso), in Corriere della Sera 14.09.2017, a commento della tragica fine di Noemi Durini).

 

 

 

 

 

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