La direzione generale del “Cardinale Panico” ha voluto ringraziare la CEI e la Conferenza Episcopale Pugliese “che attraverso anche il  contributo economico ci spronano ad una più intensa e concreta azione

Nata in un momento difficile della vita del nostro Paese, in una terra che viveva, all’indomani del secondo conflitto mondiale, la sofferenza dell’immigrazione ma anche del sottosviluppo della povertà e della miseria, l’Azienda Ospedaliera Giovanni panico di Tricase è stata, soprattutto in quegli anni, ma continua ad esserlo ancora oggi nelle mutate situazioni, punto di riferimento nel territorio salentino, un luogo dove l’assistenza agli ammalati e ai sofferenti si coniuga con la testimonianza di una fede che guarda a ogni uomo e a tutto l’uomo.

Oggi il Paese si trova a vivere una situazione che, da varie parti, è stata definita più grave di quella vissuta dall’Italia nel dopoguerra, e alla pandemia del virus Covid-19 si risponde con l’impegno di tutte le realtà che operano in una struttura sanitaria: medici e infermieri, personale sanitario e amministrativo, donne e uomini che di fronte alla gravità della situazione non si tirano indietro, anche a rischio della loro stessa vita, come, purtroppo, stiamo registrando in questi giorni difficili.

Papa Francesco ha chiesto di rispondere alla pandemia con la preghiera, ma anche con le opere.

La nostra preghiera, come struttura ospedaliera attiva nel territorio salentino”, si legge in una nota della Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera tricasina, “si fa azione concreta per continuare ad essere accanto alle donne e agli uomini, ai giovani e agli anziani che hanno bisogno di cure e assistenza. Il nostro grazie oggi va alla Conferenza Episcopale Italiana che ha voluto destinare una parte dei fondi dell’8 per mille ad alcune realtà assistenziali, come il Cottolengo di Torino e l’Istituto Poliambulanza di Brescia, compreso il nostro Ospedale di Tricase”.

Il “Cardinale Panico” ha voluto ringraziare anche la Conferenza Episcopale Pugliese che ha espresso la Sua vicinanza ed il sostegno agli Ospedali Cattolici presenti in Puglia (Casa Sollievo di S. Giovanni  Rotondo, Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti e Ospedale Panico di Tricase), con un contributo dei Fondi dell’8 per mille”.

Grazie alla CEI e alla CEP che attraverso anche il  contributo economico ci spronano ad una più intensa e concreta azione, confortata dalla preghiera. E lo fanno nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dell’Annunciazione e ricorda i 25 anni della Lettera enciclica di san Giovanni Paolo II “Evangelium Vitae”. Promuovere e difendere la vita non è un concetto astratto, scrive, “ma si manifesta sempre in una persona in carne e ossa: un bambino appena concepito, un povero emarginato, un malato solo e scoraggiato o in stato terminale, uno che ha perso il lavoro o non riesce a trovarlo, un migrante rifiutato o ghettizzato… La vita si manifesta in concreto nelle persone”.

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