Tricase,16 aprile 2020

Al Sindaco
E, p.c., ai Capigruppo consiliari
E, p.c., all’Associazione Commercianti Tricase
E, p.c., al Presidente Confcommercio Tricase

Nota protocollata da parte dei consiglieri comunali

Giuseppe Peluso,Federica Esposito,Dario Martina,Fernando Dell’Abate,Maria Assunta Panico, Alessandro Eremita,Vito Zocco e Nunzio Dell’Abate

Oggetto: primo pacchetto di proposte economico-sociali-fiscali per contenere gli effetti dell’emergenza epidemiologica

Gent.mo Sig. Sindaco,

con rammarico e per la seconda volta siamo stati esclusi dall’incontro in sede con l’Associazione dei Commercianti, cuore pulsante della nostra Città, sebbene entrambe le accorate note di codesto sodalizio fossero indirizzate anche agli odierni scriventi. Fa specie poi che le norme anticontagio, richiamate dalla maggioranza di governo cittadino per sostenere l’annullamento della seduta consiliare del 12 marzo fissata a porte chiuse nella Sala del Trono ove si sarebbe trattato inevitabilmente e costruttivamente della emergenza sanitaria già in atto, non siano state considerate nella riunione con i sodalizi in indirizzo, tenutasi -per quanto ci risulta- ieri pomeriggio nell’aula consiliare. Per la verità sin dall’inizio di questo drammatico periodo, abbiamo registrato una gestione centralistica dell’emergenza pandemiologica, nonostante i nostri pubblici endorsement verso una forma condivisa, non fosse altro per offrire ai nostri concittadini una visione unitaria che desse loro coraggio e speranza. Ma non è questo il momento della polemica, ci sarà modo e tempo di valutare il corretto operato dell’azione di governo, ma non è neppure il momento di metterci in disparte. Come Consiglieri Comunali, se pure nel ruolo minoritario di rappresentanza, abbiamo il dovere e la responsabilità di mitigare al massimo il contraccolpo socio- economico della pandemia sulla nostra comunità e di non lasciare nulla di intentato. Ecco la ragione di questo nostro primo pacchetto di proposte, sicuramente migliorabili e non certamente le uniche, che avvertiamo allo stato di mettere sul tavolo nella consapevolezza che Tricase non deve fermarsi e nessun cittadino, nessuna attività produttiva deve essere lasciata sola.

1 SPORTELLO COMUNALE INTERATTIVO

Istituzione di uno sportello comunale virtuale sul sito istituzionale o attraverso una pagina facebook dedicata con cui interagire con il cittadino e le categorie produttive, sciogliere i loro dubbi e raccogliere suggerimenti e segnalazioni, informarlo di agevolazioni e normative in atto; un vero e proprio centro di ascolto che darebbe quantomeno un pò di conforto e sicurezza;

2 UTILIZZO RISORSE REGIONALI

Utilizzo delle risorse assegnate dalla Regione per € 49.411,47 per il pagamento, in favore delle famiglie più indigenti e delle attività produttive più in difficoltà, di bollette scadute a rischio di distacco delle forniture e di affitti, indicando nell’apposita istruttoria i requisiti di individuazione delle figure bisognose, siano esse persone fisiche o aziende;

3 UTILIZZO FONDO DI RISERVA, AVANZO DI AMMINISTRAZIONE LIBERO E PROVENTI DA CONCESSIONI EDILIZIE

Utilizzo del fondo di riserva comunale per € 50.000, presente in bilancio proprio per le emergenze, dell’avanzo di amministrazione libero e dei proventi da concessioni edilizie per implementare i fondi di cui al punto 2° e per ulteriori misure di carattere sociale, per garantire il diritto all’istruzione alle famiglie in difficoltà, attraverso l’acquisto di strumenti informatici o di fornitura di rete wireless, magari anche con degli access point nei punti più popolati della città, e per l’incremento delle unità, anche solo in via provvisoria, del corpo di Polizia Locale affinchè si possa monitorare in modo più capillare il territorio sull’osservanza delle norme anti contagio;

4.CANONE LOCAZIONE IMMOBILI DI PROPRIETA’ COMUNALE

Sospensione/riduzione/esenzione degli importi dovuti quale locazione per immobili di proprietà comunale destinati ad uso commerciale/socioculturale, in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’esercizio, per quelle attività interessate dal procedimento di fermo come da elenco codice ATECO;

5 IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ (ICP)

Esenzione del canone di iniziativa pubblicitaria, compreso in esso l’imposta “insegne d’esercizio”, in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’esercizio, per quelle attività interessate dal procedimento di fermo come da elenco codice ATECO;

6 CANONE OCCUPAZIONE SUOLO E AREE PUBBLICHE (COSAP)

a)-Esenzione del canone per l’occupazione permanente del suolo e aree pubbliche, in misura proporzionale al periodo di sospensione dell’esercizio, per quelle attività interessate dal procedimento di fermo come da elenco codice ATECO;

b)-Riduzione (in percentuale da valutare) per le attività commerciali/artigianali, sia per quelle che facciano istanza di occupazione temporanea del suolo e aree pubbliche per l’anno 2020 e sia per quelle già concessionarie antecedentemente al periodo di emergenza, anche in virtù della probabile richiesta di “distanziamento sociale”;

7 RINEGOZIAZIONE MUTUI

Adesione alla sospensione, a domanda, del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui contratti dal nostro Comune in scadenza nell’anno in corso, secondo l’accordo quadro siglato tra ABI, ANCI e UPI il 2 scorso, che permetterebbe di liberare economie come aumento della liquidità aggiuntiva sul bilancio comunale. Tali risorse possono essere utilizzate “senza vincolo di destinazione” per fronteggiare la crisi attraverso il sostegno al welfare locale poiché ad esse è possibile applicare la deroga al principio che impone ai risparmi da rinegoziazione il loro esclusivo riutilizzo per gli investimenti;

8 TASSA SUI RIFIUTI (TARI)

Pur riconoscendo che la Tari è un’imposta destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, in attesa del decreto governativo che potrebbe prorogare ulteriormente la sua scadenza, invitiamo il Sindaco di Tricase, Comune capofila, a convocare l’Assemblea dei Sindaci dell’ARO 8 con la partecipazione della ditta appaltatrice affinchè siano studiate tutte le possibili agevolazioni per quegli esercenti cui è stato imposto il fermo della loro attività e verso i quali il servizio di raccolta non si è reso necessario, nonché a farsi portavoce verso l’Ente Provincia, in relazione alla propria disponibilità di copertura economica, di una riduzione dell’addizionale provinciale fissata  nella misura del 5% (DLgs. n° 504/92) per l’esercizio delle funzioni collegate alla tutela,protezione e igiene ambientale, per le sole attività commerciali/artigianali/produttive interessate ed oggetto del fermo;

9 IMPOSTA MUNICIPALE UNICA (IMU)

In attesa del decreto governativo di aprile, che potrebbe prorogare ulteriormente la scadenza dell’IMU, valutare la modifica delle aliquote sia per gli immobili appartenenti a persone fisiche sia per quelli oggetto di qualunque tipologia di attività e direttamente intestati e/o collegati a partita Iva, nonchè per il tramite di ANCI agire sulla voce immobili a destinazione speciale-gruppo D;

10 AREE INTERNE

In un’ottica di visione corale ed allargata all’intero Capo di Leuca, invitiamo il Sindaco a farsi portavoce di una richiesta al comune capofila delle Aree Interne di una convocazione di incontro dei Comuni aderenti perché sia promossa ogni iniziativa che guardi con particolare attenzione alle aree di servizio commerciale/turistico del Capo;

11 ONERI DI SISTEMA

Promuovere, attraverso ANCI, una richiesta ad ARERA (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) della sospensione o riduzione degli oneri di sistema (voce che rappresenta il 20% circa delle spese fisse in bolletta) per le attività produttive interessate dal procedimento di fermo;

12. RISTORO E/O COMPENSAZIONE DEI COSTI PER I SERVIZI NON GODUTI

Attivazione dei meccanismi ristorativi e/o compensativi dei costi per i servizi non goduti (mensa scolastica, trasporto scolastico, ecc);

 13 POTENZIAMENTO DEL SETTORE SERVIZI SOCIALI

In ragione della necessità di istruire speditamente le procedure di sostegno, riprogrammare il fabbisogno del personale implementando le unità assegnate al settore servizi sociali rispetto a quei settori attualmente non a pieno regime.

14 RIPRESA DELLE ATTIVITA’ DA PARTE DELL’UFFICIO ANAGRAFE.

La riduzione degli atti evasi dall’Ufficio Anagrafe non permette lo svolgimento di pratiche previdenziali e sociali che, in questo periodo, apporterebbero un ristoro economico non indifferente alle famiglie. Pertanto riattivare le ordinarie attività del suddetto settore.

Confidiamo nella Sua cortese attenzione ed in una inversione del modus procedendi di gestione della fase emergenziale.

in Distribuzione