Venerdi,24 aprile 2020
Fonte Nuovo Quotidiano di Puglia
È il turismo, di pari passo con quello culturale e dello spettacolo, il settore che maggiormente risentirà della crisi economica post-coronavirus. E sarà il turismo, fatalmente, anche il comparto che rispetto a tutti gli altri - molti dei quali anch'essi in grande affanno - ripartirà per ultimo, nella difficoltà oggettiva di individuare misure ad hoc che permettano di coniugare la sicurezza dei vacanzieri con i grossi incassi di un tempo. Proprio questi ultimi, è infatti il punto, saranno da dimenticare almeno per il 2020.
Per questo motivo il governo scende in campo con provvedimenti in grado di garantire la sopravvivenza di un settore fondamentale per l'economia, soprattutto per la Puglia. E la formula che l'esecutivo spera si riveli vincenti si chiama bonus vacanze, ovvero una forma di sostegno per incentivare anche le famiglie meno abbienti a trascorrere un periodo di vacanze durante la prossima estate.
Il punto di partenza è una campagna che il governo sta lanciando, denominata Viaggio in Italia. I contenuti sarebbero stati annunciati dal premier Giuseppe Conte ai rappresentanti degli enti locali. Vista l'emergenza Coronavirus, come annunciato dal ministro Dario Franceschini, la prossima estate sarà italiana e misure per favorire il turismo nel Paese saranno inserite anche nel decreto di aprile, che dovrebbe essere discusso lunedì in Consiglio dei ministri per poi essere sottoposto al voto del Parlamento.
Stando alle bozze, il bonus vacanze dovrebbe tradursi in una sorta di voucher da 350-500 euro, sotto forma di detrazione fiscale, per soggiorni di almeno tre notti presso strutture ricettive italiane. Il bonus vacanze potrà essere richiesto da lavoratori dipendenti e professionisti con un reddito compreso tra 7.500 e 26.000 euro. L'importo del bonus potrebbe variare a seconda del nucleo familiare: per un solo componente, senza figli a carico, ammonterebbe a 100 euro, con il secondo componente verrebbero aggiunti altri 75 euro, altri 50 per il terzo e così via, fino ad un massimo di 325 o di 500 euro (in base a ciò che il governo stabilirà).
Sì al bonus vacanze da Federbalneari Italia, il cui Centro Studi ha diffuso una prima proiezione dei danni nazionali per il settore a seguito dell'emergenza-coronavirus: ben 45 milioni di turisti in meno, una perdita di 30 miliardi di euro stimata e un costo per l'adeguamento alle misure anti Covid-19 di circa 360 milioni per la prossima stagione (pari a circa 12mila euro in media per impresa a stagione) per il solo comparto delle concessioni demaniali marittime. Alla luce di questi drammatici numeri Federbalneari Italia chiede un pacchetto di misure economiche straordinarie a sostegno, a partire dall'istituzione di un fondo straordinario per il turismo. L'associazione, che riunisce 13 associazioni regionali e per oltre 3000 imprenditori, chiede di procedere subito alla fase di attuazione della legge 145 del 2018, per fornire certezze e stabilizzare il sistema delle imprese messe alla prova dalla pandemia con la proroga del periodo concessorio da dicembre 2020 al 2033.
Tra le sue proposte Federbalneari chiede anche riduzioni straordinarie dei canoni di concessione demaniale, l'adeguamento dell'Iva al 10% per il turismo balneare (ora è al 22%), la riduzione straordinaria del 90% per gli anni 2020 e 2021 e del 60% per l'anno 2022 dell'imposizione tributaria che incide sul turismo quale Imu, Tari, tassa di soggiorno, Ires, Irap. Opportune anche misure straordinarie sul credito d'imposta: in particolare visto l'elevato aggravio di costi previsto per le imprese i balneari propongono di prevedere un tax credit del 75% su base di due anni per la detraibilità immediata delle spese aziendali di sanificazione, disinfezione dei locali e delle attrezzature e beni strumentali vari per un tetto massimo di 30 mila euro. Da prevedere, inoltre, uno strumento di garanzia e tutela per i lavoratori stagionali.
Infine, dalla Puglia giungono nuove proposte per il turismo: il vice presidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta, il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo, e i consiglieri Aldo Aloisi, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso suggeriscono di destinare 100 euro a persona per soggiorni di minimo tre notti da assegnare ai cittadini pugliesi che vorranno trascorrere le vacanze restando in Puglia.
Fratelli d'Italia chiede invece lo stop alle bollette dell'Acquedotto pugliese per tutto il 2020 per alberghi, villaggi, camping, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, agenzie viaggio, organizzatori di eventi. Sia per il pagamento corrente sia quelle non pagate per le quali è stato già previsto un piano di rateizzazione.