Lunedi,18 maggio 2020

di Francesca Longo

In qualità di Presidente della Commissione ambiente, in accordo con tutta la Maggioranza, pochi giorni fa, ho protocollato una missiva alla ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti.

Non è la prima, a dire il vero, già nel dicembre 2018 chiedevo delucidazioni in ordine ai servizi forniti, previsti da capitolato, poco chiari o inefficienti. Purtroppo, le criticità segnalate hanno avuto solamente un leggero miglioramento.

Ad oggi, continuiamo a ricevere segnalazioni in merito allo spazzamento, alla pulizia dei cestini gettacarte, al lavaggio delle strade e delle piazze, inoltre, pochi giorni fa sono state numerosissime le lamentele in merito alle nuove modalità di conferimento dei rifiuti, delle quali non abbiamo ancora chiarezza.

Oltre alle criticità segnalate si chiede, cortesemente, alla ditta, vista la confusione generatasi negli ultimi giorni, che sarebbe più opportuno, in vista di nuove modifiche delle regole sul conferimento, che venisse informato prima l’ente, il quale,prontamente, potrà comunicare ai cittadini le novità attraverso canali istituzionali e non.
Ritengo che in questo momento particolare, in cui le raccomandazioni sull’igiene sono diventate un mantra che accompagna le nostre giornate, sia di fondamentale importanza prestare maggiore attenzione all’igiene degli spazi che condividiamo.

È nostra intenzione convocare la ditta per definire le linee operative strategiche, calendarizzare gli interventi e definire le nuove modalità di pulizia e disinfezione, previste dall’ordinanza regionale, per l’area mercatale.
Sarà nostra cura, grazie all’intervento della Polizia Locale,far rispettare le regole sul conferimento e la pulizia dell’area assegnata agli stessi commercianti, i quali dovranno essere rigidi nell’applicazione delle norme previste per la sicurezza e l’igiene.Mi auguro che le criticità segnalate possano risolversi in tempi brevi.

Confido,inoltre, nelle buone abitudini dei concittadini, poiché, è fondamentale la collaborazione e l’impegno di tutti nell’osservare alcune norme igieniche e comportamentali, oggi estremamente importanti.
Credo che sia inammissibile colpevolizzare esclusivamente gli operatori, i quali, essendo protagonisti di un servizio pubblico essenziale ed ad alto rischio di contagio, hanno continuato a svolgere il loro lavoro, per cercare di garantire la pulizia e l’igiene, in un momento così difficile per il nostro Paese.
In questi giorni duri, abbiamo visto come la natura si sia risvegliata, i tassi d’inquinamento sono i più bassi degli ultimi anni e ciò non può che incoraggiarci e farci riflettere.È l’uomo l’artefice del proprio destino.
Ora, purtroppo, rischiamo un disastro ambientale, causato dall’abbandono di guanti e mascherine nell’ambiente. Sono già tantissime le immagini che girano sul web, da tutte le parti del mondo, strade, marciapiedi, parchi, invasi da dpi.

Anche i nostri mari e il nostro territorio rischiano di essere invasi da questo nuovo rifiuto ed oltre al disastro ambientale, gettarli a terra potrebbe contribuire alla diffusione della pandemia.Pertanto, è necessario prestare attenzione a noi stessi e all’ambiente in cui viviamo. É un dovere imprescindibile.

Inoltre, vorrei ricordare che guanti e mascherine vanno sempre conferiti in sacchetti ben sigillati ed esclusivamente nei contenitori della raccolta indifferenziata, perché anche gli operatori possano lavorare in sicurezza.
Cercheremo, insieme alla Polizia Locale, di sanzionare chi, senza rispetto, per l’ambiente e per la sicurezza di chi lavora per la pulizia della nostra città, abbandona per strada i dpi. La nuova consapevolezza maturata in noi di essere parte costitutiva dell’ecosistema e di partecipare in prima persona, vittime e carnefici, alla sua distruzione, ci suggerisce che inquinare l’ambiente significa avvelenare noi stessi.

Se la distruzione è la volontà, magari inconscia dell’uomo, la prevenzione deve essere la volontà conscia e ineluttabile.
“Io sono me più il mio ambiente e se non preservo quest’ultimo non preservo me stesso.”(José Ortega y Gasset)

Il mio, non vuole essere un rimprovero, ma un momento di riflessione e collaborazione.

Il colpevole non è chi non riesce, prontamente, a rendere pulito ogni spazio della città, ma, chi con menefreghismo sporca, pensando che l’ambiente e tutto ciò che ci circonda non è anche casa nostra

 

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