TRICASE, PROCLAMATO ED INSEDIATO IL SINDACO

di Pino Greco

Tricase, 7 ottobre 2020

Il Giudice:Accertato che il candidato il sig. Antonio De Donno ha riportato tra i due candidati alla carica di Sindaco ammessi al turno di ballottaggio il maggior numero di voti validi cioè numero 4471, alle ore 19,12 del giorno 7 ottobre 2020 proclamo eletto alla carica di Sindaco del Comune di Tricase il sig. Antonio De Donno

Davanti ad una Sala del Trono gremita, si è insediato, mercoledì 7 ottobre alle ore 19,12, il nuovo Sindaco della Città di Tricase, Antonio De Donno

Tutti presenti i candidati delle liste che hanno accolto il primo cittadino con un emozionante e lungo applauso

Il Sindaco:" Ci attendiamo sfide importanti e noi siamo pronti

Si lavora alla composizione della Giunta

Faremo il massimo per tenere contenti tutti

Prima cosa da fare ragionare sulla pianta organica del Comune

Saremo l’amministrazione che farà

BUON LAVORO AL SINDACO DE DONNO

di Alessandro Distante

Lo sprint finale ha visto prevalere Antonio De Donno. La vittoria non è stata al fotofinish come molti avevano pensato. 354 voti su 8.778 votanti non sono molti ma sono tanti se si considera che, al primo turno, i due contendenti erano pressocchè appaiati (il distacco era stato di soli 90 voti).

Importante, se non addirittura decisiva, è stata l’affluenza al turno di ballottaggio.

A votare sono stati il 54,29%, una percentuale difficile da riscontrare.

Evidentemente l’interesse della Città era elevato ma il risultato finale è stato determinato anche dalla capacità di portare al voto chi al primo turno aveva votato altri candidati poi non ammessi al ballottaggio.

Nessun apparentamento ufficiale e non è emerso alcun accordo sottobanco.

La vittoria è stata determinata dalla maggiore capacità di arrivare alle singole persone.

In favore di De Donno un più largo gioco di squadra che si è andato evidenziando nel corso di tutta la campagna elettorale. Ed anche il messaggio a caldo di De Donno subito dopo il risultato elettorale (“saremo tutti primi cittadini”) la dice lunga su un’idea di politica e di amministrazione che crede nella squadra e nel coinvolgimento largo.

La candidatura, nata da un tavolo che ha visto seduti rappresentanti dei Partiti non solo di Tricase, ha poi registrato l’adesione di altri importanti possibili protagonisti della campagna elettorale che, per dirla con De Donno, “si sono messi di fianco”. Questa maggiore capacità aggregativa è stata merito del candidato sindaco De Donno che è riuscito a far sentire protagonista anche chi, rinunciando a proprie candidature, si è messo al servizio del progetto.

Questo processo aggregativo, come anche l’esito del ballottaggio, è stato in parte favorito dal fatto che De Donno si muoveva all’interno di gruppi-partito che hanno potuto spendere argomenti di appartenenza che andavano al di là dell’appuntamento elettorale.

Anche la sottolineatura, specialmente nel secondo turno, di alcuni punti programmatici ha fatto emergere differenze che hanno contribuito al successo di De Donno.

L’insistenza da parte di quest’ultimo su argomenti importanti come il rapporto di Tricase con il Capo di Leuca, lo sviluppo della progettualità di Aree interne, il bilancio su ACAIT e sulla sua fruizione, la macchina amministrativa, la strada 275 hanno messo in evidenza l’importanza della filiera istituzionale che è sembrata più utile per Tricase, creando l’idea di una Città motore dello sviluppo di una vasta area del Sud Salento.

Zocco ha invece insistito su un modello di sviluppo basato sul legame pesca-campagna-città, con l’artigianato di qualità a completare un’immagine di crescita che puntava sulla bellezza. Un progetto che è sembrato non tenere conto di altre esigenze, come le necessità del mondo del commercio per così dire tradizionale e del settore dei servizi e della produzione industriale.

La paura di ritornare a forti contrapposizioni e la voglia di voltare pagina hanno fatto crescere la convinzione che fosse meglio votare De Donno; da un punto di partenza che vedeva Zocco espressione del basso e De Donno imposto dall’alto, si è fatta strada una sensazione diversa e per certi versi opposta: De Donno <<uno di noi>> e Zocco <<espressione del vecchio>>.

Il risultato elettorale del primo turno ha contribuito a rappresentare questa immagine, se si considera la elezione con Zocco di non pochi consiglieri/assessori delle amministrazioni Coppola, brave persone che però, finito Coppola, si erano completamente disinteressate della Città.

La voglia di cambiamento, che aveva portato Chiuri alla vittoria nelle scorse amministrative, ha trovato in De Donno una espressione credibile, soprattutto per gli argomenti utilizzati e per il metodo di lavoro.

Argomenti e metodo che saranno chiamati alla verifica fin da subito, con la formazione della Giunta e con le scelte di gestione amministrativa. Vedremo, ma intanto auguri ad Antonio De Donno, sindaco di tutti.

 

 

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