di Alessandro DISTANTE

Era il febbraio del 2015 quando l’allora amministrazione Coppola decise di concedere a privati il campo sportivo di Depressa che, già da qualche anno, versava in stato di abbandono. Dopo un primo esperimento di gara che vide aggiudicataria la Polisportiva Nuova Tricase tutto tornò in alto mare perché quella Associazione si sciolse poco dopo l’aggiudicazione.

Dopo due anni –e siamo al 2017- venne approvato un nuovo Avviso e lo schema di convenzione e ad aprile del 2017 il campo venne affidato per 20 anni alla associazione Granturismo di Gagliano del Capo, aggiudicataria della gara per un canone di 500 euro all’anno.

A dicembre del 2017 la Giunta, amministrazione Chiuri, approvò il progetto di ristrutturazione presentato dall’Associazione: 385.000 euro di cui 27.000 a carico del Comune.

Nel dicembre 2018, nuovo colpo di scena: l’Associazione si trasforma in società sportiva a responsabilità limitata e tra il Comune e la Società viene meglio definito l’art. 5 della convenzione specificando l’obbligo del Comune di provvedere alla manutenzione straordinaria con impegno a realizzare immediatamente alcuni interventi strutturali per una spesa di € 27.000; tra questi lavori, anche la ristrutturazione del terreno di gioco del campo da calcio ad 11 come esistente, in tufo o soluzione analoga.

Dopo più di un anno, e siamo al febbraio 2020, il Comune adotta un altro atto con il quale consente alla Società Granturismo di concedere in locazione ad un privato un locale e l’area circostante per aprire un punto vendita di alimenti e bevande. 

Tutto rimane fermo per un altro anno, w siamo al sesto, fino a quando nel marzo 2021 –Amministrazione De Donno- il Comune approva una variante al progetto: il concessionario Granturismo decide di realizzare quattro campi per il padel.

Il padel è uno sport simile al tennis che si gioca su un campo lungo 20 e largo 10 metri delimitato da muri alti da 3 a 4 metri.

Il gioco ha origini messicane ed è molto praticato in America Latina soprattutto Argentina ma si sta diffondendo velocemente in Europa ed anche in Italia.

Il campo sportivo di Depressa ha avuto sempre una vita avventurosa: dalla sua costruzione, opera meritoria del compianto avv. Donato Mastria, fino alla gestione generosa e romantica dell’avv. Luigi Piccinni. Un campo con un terreno che ha rappresentato per molte generazioni l’unica struttura sportiva e luogo di aggregazione per i giovani depressani (e non solo).

Ora, da oltre un decennio, è abbandonato, anche se, fin dall’aprile 2017, vi è una convenzione che impegnava il concessionario ad attivare la struttura addirittura entro sei mesi. Di mesi e di anni ne sono passati tanti ed ora accade che il campo da calcio cede il passo a quattro campi di padel. Il tutto per un canone immutato di 500 euro all’anno. Il mondo è veramente cambiato: l’italianissimo calcio passa di moda e lascia il campo al messicano padel.

Non passano però le polemiche: dopo un contenzioso tra il Comune e il vecchio gestore, vi è ora una vivace polemica su come si sia trasformata la originaria destinazione e, soprattutto, su come si sia arrivati a questa trasformazione, specialmente se, dopo sei anni di lento procedere, la pratica ha segnato all’improvviso una accelerazione: il progetto di variante (per i quattro campi di padel) è stato presentato il 1° marzo ed è stato approvato il 5 marzo. Merito di una Amministrazione più efficiente? Qualcuno fa notare che il progetto di variante non è passato neppure dalla Giunta: forse era inutile, tanto più che il progetto era a firma di un Assessore comunale. E qui apriti cielo, fino a chiedere addirittura le dimissioni. Pare proprio un destino amaro quello del campo di Depressa: unisce, da sempre, attività agonistica a polemiche; intanto non resta che ricordare nostalgicamente tempi sempre più lontani, quando si giocava ed insieme si cresceva nella appartenenza ad una comunità, piccola ma orgogliosamente affezionata alla maglia e, con essa, ai valori sani dello sport, quello senza soldi, fatto solo di sudore e passione.

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