Una settimana di scossoni per l’Amministrazione comunale, passata dalla polemica sulla variante al campo sportivo di Depressa con tanto di richiesta di dimissioni nei confronti dell’Assessore Serena Ruberto alle dimissioni spontanee del consigliere Donato Carbone.

Una settimana non certo piacevole e, soprattutto, che non può lasciare indifferente la Città, chiamata, con la forza dagli eventi, a porsi alcune domande di fondo.

Le richieste di dimissioni e le dimissioni presentate sono spie di un disagio che merita approfondimenti.

Il passo falso dell’Amministrazione unitamente alla perdita di un Consigliere valido e preparato sono un impoverimento per tutti, al di là degli schieramenti e delle appartenenze.

Il rischio è che questi episodi allontanino ancor di più i cittadini dalla politica attiva; da un lato, il disgusto che può nascere se si dovesse intravedere nello scivolone dell’Amministrazione confusione di ruoli ed errori quanto meno sotto il profilo della opportunità, approssimazione nei metodi e negli obiettivi; dall’altro lato, la rassegnazione nella quale si può cadere vedendo una politica che diviene impraticabile per chi potrebbe dare un contributo di novità e serietà.

Il tutto accade in un momento nel quale, in Italia, la confusione e l’approssimazione è massima, se si pensa al piano vaccinale che alimenta il disagio sociale e mette in contrapposizione, se non addirittura in lotta, fasce della popolazione, anziani contro operatori commerciali, Stato contro Regioni, isole contro continente.

Al fondo si avverte sempre di più l’assenza di un’anima che dia unità e senso a tutto questo; anche a Tricase, a sei mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione, vi è la necessità di leggere il futuro e non rincorrere iniziative improvvisate che sacrificano per strada risorse umane preziose.

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