Sabato, 24 aprile 2021

Project leader: COOPERATIVA SOCIALE-ONLUS “C.I.S.S.”

Partner di progetto:

I Comuni di Tricase ed Alessano, il Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo dell’Università del Salento, Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase, l’Istituto Comprensivo di Alessano, la Cooperativa Sociale SMILE, e l’Associazione O.R.S. Osservatorio Ricerca Sociale.

 

Palazzo Gallone TRICASE - A sinistra il prof. LUIGI SPEDICATO – UNIVERSITÀ DEL SALENTO -DIRETTORE DEL PROGETTO - A destra  ANDREA MAGLIE, PRESIDENTE DELLA COOPERATIVA SOCIALE C.I.I.S. - CAPOFILA DEL PROGETTO

Gli obiettivi generali dell’avviso regionale BELLEZZA E LEGALITA’ PER UNA PUGLIA LIBERA DALLE MAFIE:

L’AVVISO FA PARTE dell’Asse IX del POR Puglia – Promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e ogni forma di discriminazione - Azione 9.6 - “Interventi per il rafforzamento delle imprese sociali” (FSE) Sub-Azione 9.6.b “attività di animazione sociale e partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità, connessi al recupero funzionale e al riuso dei vecchi immobili, compresi i beni confiscati alle mafie”. PAROLE CHIAVE: animazione sociale - partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità.

LA DURATA DEL PROGETTO: 18 MESI (a partire dalla comunicazione di effettivo inizio delle attività con la sottoscrizione dell’atto unilaterale d’obbligo da parte di CISS).

L’IDEA ALLA BASE DEL PROGETTO:

Nel discorso pronunciato nel 1970, in occasione del conferimento del prestigioso Premio Andersen, Gianni Rodari (1920-1980) riprese un concetto espresso nel suo libro La freccia azzurra: «Io credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo». La fiaba è da sempre metafora potente dell’esperienza umana. Le fiabe sono la raffigurazione di concetti astratti presenti nella vita, come il bene, il male, il bisogno, la sfortuna, la morte. Le fiabe svelano tutto ciò che non può essere detto altrimenti. Come nella vita, le fiabe raccontano un percorso di crescita, un processo di individuazione pieno di difficoltà, durante il quale non si ottiene “tutto e subito”. 

GLI OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO:

Il progetto mira a contrastare la formazione precoce di atteggiamenti, comportamenti e relazioni basate su aggressività e disconoscimento della diversità di genere, di provenienza geografica, su base etnica, legata all’aspetto fisico, derivante da marginalità sociale. L’obiettivo principale è la creazione di comunità di pratiche creative guidate da docenti appositamente formati, in cui gli adolescenti vengono guidati alla rilettura di fiabe e favole in modo da promuovere relazioni positive tra bambini e un clima di benessere in classe, come premessa e sperimentazione di relazioni sociali improntate a rispetto, integrazione e solidarietà. La classe è il luogo di apprendimento giocoso e creativo dei diritti e dei doveri del cittadino consapevole, e le comunità di pratiche creative addestrano all’uso consapevole del linguaggio come unità di base della relazione sociale. Lo strumento delle comunità di pratiche creative adotta una metodologia laboratoriale che unisce il gioco all’apprendimento, e valorizza il ruolo degli insegnanti mentre chiama alla partecipazione attiva anche i genitori degli adolescenti.

I DESTINATARI SPECIFICI DEL PROGETTO:

N. 60 STUDENTI (30 PER OGNUNO DEI DUE ISTITUTI COMPRENSIVI) SELEZIONATI DANDO LA PRECEDENZA A SOGGETTI IN SITUAZIONI DI POTENZIALE O EFFETTIVA MARGINALITA’ SOCIALE ED OCCUPAZIONALE.

N. 20 DOCENTI (10 PER OGNUNO DEI DUE ISTITUTI COMPRENSIVI)

N. 40 GENITORI (20 PER OGNUNO DEI DUE ISTITUTI COMPRENSIVI) SELEZIONATI DANDO LA PRECEDENZA A SOGGETTI IN SITUAZIONI DI POTENZIALE O EFFETTIVA MARGINALITA’ SOCIALE ED OCCUPAZIONALE.

I gruppi-target sono identificati in: a) adolescenti di entrambi i sessi compresi nella fascia di età tra 8 e 12 anni; b) docenti degli Istituti comprensivi aderenti al progetto; c) genitori degli adolescenti; d) gli operatori sociali e degli Enti di Terzo Settore partner del progetto. La fascia di età del target primario è quella in cui maturano i processi di socializzazione, e si pongono le basi della personalità e del comportamento sociale. E’ in questa fase della vita che può essere costruita la percezione “che i comportamenti dei singoli fondano i comportamenti della comunità”. La classe è il luogo di apprendimento giocoso e creativo dei diritti e dei doveri del cittadino consapevole, e le comunità di pratiche creative addestrano all’uso consapevole del linguaggio come unità di base della relazione sociale. Attraverso lo “smontaggio” delle fiabe, gli adolescenti innescano il riconoscimento e l’accettazione delle diversità e sperimentano nel gioco la costruzione di relazioni positive. In questo percorso, anche le figure adulte di riferimento vengono attivate: gli insegnanti, tutor e garanti del processo di scoperta della cittadinanza consapevole, ed i genitori, chiamati al dialogo coi figli non sulla base di regole coercitive ma su valori da costruire nella vita quotidiana e condividere nella vita di comunità.

Il lavoro di rete fa perno sulla presenza dei due Enti locali (i Comuni di Tricase ed Alessano) nonché sul forte radicamento sociale degli Enti di Terzo Settore partner del progetto e degli Istituti Comprensivi. Questo network moltiplica  l’interazione tra attori territoriali; consente la maturazione di pratiche condivise di intervento sui percorsi di costruzione della cittadinanza attiva; permette agli operatori scolastici, delle cooperative sociali e degli Enti di Terzo Settore di costruire proprie competenze specifiche negli interventi miranti a contrastare il radicamento sociale delle organizzazioni criminali; supporta gli Enti Locali nella pianificazione di ulteriori attività sul territorio di crescita della coesione sociale.

LE AZIONI DI PROGETTO:

L’avviso regionale chiedeva di realizzare laboratori artistici capaci di valorizzare l’estetica come stile cognitivo, attraverso linguaggi artistici capaci di valorizzare esperienze morali, per rafforzare la dimensione creativo- espressiva, ai fini dello sviluppo integrale della persona. Abbiamo interpretato questa condizione dell’avviso proponendo quelle che abbiamo definito “comunità di pratiche creative” all’interno degli Istituti comprensivi partecipanti. Con il concorso dei partner del progetto, altre azioni coinvolgono gli insegnanti dei due Istituti, destinatari di una formazione specifica; i genitori, nella prospettiva della crescita della loro capacità di accompagnare gli adolescenti in questo percorso di costruzione della identità di futuri cittadini; la rete territoriale, grazie al coinvolgimento attivo delle due Amministrazioni comunali di Tricase ed Alessano e alle azioni di disseminazione del progetto rivolte a tutti i cittadini dei due Comuni.

 

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