Dopo la caduta della quercia della scorsa settimana, abbiamo contattato l'assessore all'ambiente, decoro urbano e piano del verde, l’arch. Serena Ruberto

 

L’evento che ha causato la caduta dell’albero di quercia vallonea giovedì scorso è da imputare al cattivo stato di salute della pianta.

L’albero è caduto in direzione longitudinale alla recinzione perimetrale del boschetto delle vallonee. Le sue radici si estendevano per la loro metà sotto il suddetto muro di perimetrazione. Si tratta di un esemplare di grandezza intermedia rispetto a quelli presenti nel nucleo.

È risultato immediatamente evidente che la quercia, a livello del colletto cioè tra la radice e l’attacco del fusto, fosse affetta da patologie (in gergo fisiopatie) tant’è che il vento moderato dei giorni scorsi è bastato a sradicarlo.

La foto ritrae l’apparato radicale dell’albero. Risulta evidente come la parte a contatto con la strada abbia avuto gli effetti dannosi derivanti dalle azioni antropiche.

L’amministrazione Comunale d’intesa con il Personale del Parco Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase hanno avviato ed attivato una serie di collaborazioni con esperti di alberi monumentali per valutare le condizioni fitosanitarie e la staticità delle piante più vetuste, che sono state momentaneamente sospese per le difficoltà logistiche determinate dall’emergenza sanitaria ancora in atto.

Attualmente il Parco ha sollecitato gli esperti che hanno immediatamente visionato la documentazione fotografica inviata ed espresso un parere preliminare in relazione alla possibilità che l’albero, con determinati accorgimenti, possa continuare a vivere sia pur nelle condizioni in cui

si trova. Il tentativo di rimetterlo in piedi è stato fortemente sconsigliato, per la quasi sicura rottura della parte di radice rimasta ancorata al terreno.

Le azioni che nell’immediato saranno avviate sono quelle di protezione della radice divelta per contenere la perdita di umidità nonché la sfrondatura per alleggerirne la chioma.

A questi interventi preliminari, seguiranno le attività che saranno fornite dagli esperti. L’intento è quello di rendere fruibile il sito e far si che si possa prendere coscienza che comportamenti non rispettosi della natura in generale producono, anche a lungo termine, sempre effetti negativi sull’ambiente.

La quercia, seppur nella sua attuale condizione, potrebbe essere da monito.

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