di Alessandro DISTANTE

Come ogni anno sospendiamo le uscite per una ventina di giorni e torneremo in distribuzione sabato 28 Agosto.

Ci lasciamo con un’Estate che alterna segnali di ripresa a segnali di preoccupazione, come quella che viene dai numerosi incendi che stanno cambiando fisionomia alle nostre campagne e, in defìnitiva, a quel Salento ancòra meta ambita di tanti turisti la cui venuta costituisce boccata di ossigeno per la nostra economia.

Bruciano le campagne, anche quelle che, una volta, erano piene di ulivi. All’argento delle loro chiome si sono sostituiti, prima, gli scheletri dei tronchi ed ora la cenere dei roghi.

Deprecabili i piromani, eppure avremmo lo sguardo corto e saremmo superficiali se non riconoscessimo che i roghi di oggi sono strettamente legati alle “disattenzioni” di ieri.

La sottovalutazione della xylella, a livello nazionale e soprattutto regionale, ha portato ad una vera devastazione del nostro paesaggio e ad uno stravolgimento dell’economia agricola.

Le tesi complottiste hanno spinto ad iniziative, anche giudiziarie, di nessun risultato con l’unico risultato di non combattere la battaglia contro un virus, così come invece è poi avvenuto –e per fortuna- contro il Covid.

Ben venga che oggi si parli, anche a Tricase, di riforestazione e che si dibatta su un’ipotesi di “nuova” agricoltura non più dedita alla mono coltura dell’ulivo; ma sarebbe sbagliato non fare tesoro degli errori commessi e sarebbe ingiusto non individuare precise responsabilità.

Bene fa il Comune di Tricase ad interrogarsi in maniera partecipata su obiettivi di medio/lungo periodo; l’attenzione al verde, e, più in generale, all’ambiente costituiscono punti fermi del progetto di sviluppo sostenibile.

Quello che è necessario è che nulla venga assolutizzato e che non si pensi ad un Salento vagamente bucolico, terra da vedere ma dove è difficile vivere, specialmente per i più giovani.

Una male intesa idea del paesaggio e la difesa ideologica e ad oltranza dell’esistente ha provocato disastri dei quali oggi stiamo pagando il prezzo; progettare il futuro nel giusto contemperamento di tutto e di tutti è la via saggia ed è quella che la storia, anche recente, ci deve insegnare.

 

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