A proposito di "Le vie di fatto"

Siamo assolutamente d’accordo con la premessa del direttore de il Volantino, Alessandro Distante, quando sostiene che il perseguimento del bene comune va realizzato attraverso il ricorso ai canali legali e istituzionali. A conferma di questo ricordiamo che i passaggi istituzionali messi in atto dal Comune di Tricase sono stati numerosi e diversificati. Ma, alla pertinenza e alla tempestività delle proposte, la Provincia ha opposto un silenzio totale. Tanto è vero che, alla riunione della Commissione Patrimonio, molti dei consiglieri provinciali presenti ignoravano sia il contenuto del bando sia le proposte via via inviate alla Provincia stessa dal Sindaco Antonio Coppola. Dunque, il gesto eclatante e forte messo in atto dal Comitato pro Palazzo Comi non è certo la prima mossa. Se mai,l’ultima. È il silenzio delle istituzioni che ha motivato la reazione di protesta espressa nella pacifica occupazione del Palazzo. Il modo in cui la Provincia gestisce la questione fa credere che il Palazzo, con la sua Biblioteca e il suo Museo, sia merce da piazzare, piuttosto che prezioso bene pubblico da tutelare, con una specificità tutta sua, che va riconosciuta e restituita alla sua identità originaria. E questo, dati i precedenti, si può e si deve realizzare anche grazie al peso di un’opinione pubblica abbastanza acculturata, che, insieme col Comune, è riuscita ad allargare l’azione di protesta, coinvolgendo la Soprintendenza, la Regione ed oltre. Si è costituito così un forte momento di collaborazione democratica. Noi crediamo nella forza delle Istituzioni e della democrazia partecipata e invitiamo tutti coloro che condividono le ragioni della nostre richieste a sostenerci nel raggiungimento del nostro obiettivo: la salvaguardia di un bene comune che ha una forte valenza simbolica. Intorno a questo simbolo si riuniscono i valori della tradizione, radicata nella storia locale, e un profondo rispetto per l’arte, per la poesia e, per finire, per l’alta sensibilità sociale di Girolamo Comi, che ha impegnato fino alla perdita totale tutte le sue risorse, per lo sviluppo e la promozione economica, sociale e culturale della sua gente. Non lo dimentichiamo.

il Comitato Pro Palazzo Comi

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