di Pino GRECO – Nuovo Quotidiano di Puglia

Bollette della luce da 2.500 a 9mila euro

Tricase -"Da 2.500 a 9 mila euro di luce al mese, ovvero 100mila euro l’anno: cosi non reggo, mi fermo prima di fallire.  A queste condizioni è impossibile andare avanti.” Amaro, amarissimo lo sfogo del titolare di un supermercato Alter a Tricase.

Situato nel cuore commerciale della Città, in via Vittorio Emanuele II, il negozio non manca certo di clientela, ma ora – con l’annuncio della cessione dell’attività da parte del titolare- per i dipendenti si apre un futuro di incertezza.

Alter a Tricase, come altre attività ha resistito ai duri anni della pandemia, giunta a sconvolgere le vite e la salute di tutto il pianeta. Nulla ha potuto, però, contro l’ultima crisi che ha colpito il nostro Paese: il caro energia. E la chiusura per inventario apre proprio a questi cattivi presagi.

Una bolletta dell’elettricità da 9 mila euro arrivata in questi giorni, ben 6.500 euro in più rispetto alla stessa bolletta dell’anno scorso di 2.500, che ha costretto l’azienda a fermarsi.

“ Ho rilevato in gestione il punto vendita Alter di Tricase il 7 luglio 2021 di proprietà della Tata Paride Spa. Tra le motivazioni, c’era la necessità di razionalizzare meglio i costi e il personale avendo altri punti vendita con insegna Alter. Dal mese di settembre il pagamento dell’utenza è diventato un calvario”. Bollette che prima arrivavano al massimo a poco meno di 3mila euro sono schizzate alle stelle.

La prima a 6.600 con un raddoppio aritmetico e poi è stato un crescendo fino a sfiorare quota 9mila” Nel mese di aprile ho deciso di passare a un altro operatore con cui avevo già altre utenze. Ma purtroppo nulla è cambiato: mi sono arrivate bollette esorbitanti e perciò ho deciso di chiedere la rescissione del contratto e di chiudere l’attività. Purtroppo, in tutto questo, chi paga oltre all’azienda che rappresento sono i quattro dipendenti che purtroppo devono rimanere a casa”.

Il rischio è che anche gli altri punti vendita chiudano. Insomma quella che doveva essere una ristrutturazione per il contenimento dei costi è diventata una situazione insostenibile

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