di don Donato Bleve

Parrocchia di "Sant'Antonio da Padova" - Tricase

15 novembre 1971- 15 novembre 2022

Don Donato Bleve: “Formulo a tutta la Comunità di Sant'Antonio i miei più cari Auguri per una storia, mai da dimenticare e sempre da proseguire con un amore grande e crescente al Signore…”

Tricase- Ricorrono 51 anni dalla Istituzione della Parrocchia intitolata al Santo di Padova. Già dal 1969 l'arcivescovo di Otranto, Mons. Gaetano Pollio, amministratore della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca dopo la rinuncia di Mons. Giusepe Ruotolo, su richiesta di molti fedeli, aveva in mente di costituirla. Trasferito poi alla diocesi di Salerno, affidò l'idea a Mons. Nicola Riezzo, suo successore.

Questi, divenuto Amministratore della diocesi, diede inizio a rendere possibile la creazione in Tricase della nuova parrocchia con un cammino graduale. Nell'estate 1969, appena dopo un mese dalla sua venuta a Otranto e a Ugento, radunò tutti i parroci e i sacerdoti della Forania di Tricase in chiesa madre. Decise un primo passo affidandomi la chiesa dei Cappuccini e trasferendomi dalla Confraternita di "Santa Lucia", dove ero da tre anni rettore e padre spirituale e ordinandomi di celebrare due Messe la settimana e due la domenica.

Ebbe inizio così il mio primo lavoro pastorale nel popoloso "quartiere" della Citta`, a me quasi sconosciuto, pur essendo vice parroco dell'unica parrocchia della Natività. L'anno successivo l'arcivescovo staccò tutto il "quartiere" designato e lo costituì "Vicaria curata" indipendente dalla parrocchia della Natività affidandomi il compito di curare la conoscenza delle famiglie, la catechesi per i ragazzi e i giovani, la cura della liturgia e l'incontro con i fidanzati e le giovani coppie, molto numerose allora, data la giovane età della maggior parte delle famiglie.

Potevo curare la preparazione ai Sacramenti, celebrare il Battesimo e ogni altra attività connessa. Non potevo celebrare né matrimoni nè il funerale per i defunti, non solo, ma dovevo comunicare alla chiesa Madre tutti gli atti di Battesimo e Cresima e anche far pervenire al Parroco le offerte delle Sante Messe domenicali e festive. Cosa che feci per tutto l'anno fino al 15 novembre 1971.

A questa data risale il Documento Ufficiale della Costituzione della Nuova Parrocchia di "Sant'Antonio da Padova" in Tricase, dopo che l'Arcivescovo ebbe convocato i parroci e i sacerdoti della Forania, tutti d'accordo, con rara e comprensibile eccezione, sulle decisioni del Vescovo, Mons. Nicola Riezzo. 

Cominciò così il nuovo storico cammino di questa Comunità, ancora a me affidata ufficialmente la sera di sabato 20 novembre 1971, con una solenne celebrazione presieduta dall'arcivescovo, alla presenza di un popolo numeroso, anche fuori della piccola chiesa, del Sindaco, On. le Giuseppe Codacci-Pisanelli e di altre Autorità cittadine, di tanti giovani con cui venne preparata la celebrazione e in un clima di festa. Alla fine venne letto il Documento della Istituzione del nuovo Ente Parrocchia di "Sant'Antonio da Padova", poi firmato davanti alla Comunità presente dall'Arcivescovo, da me Parroco, dal Sindaco Codacci-Pisanelli, da Cosimino De Benedetto, Consigliere provinciale e dal Cancelliere vescovile.

Per la Costituzione della nuova Parrocchia fu necessario avere una "dote" economica di due milioni di lire a cui provvidero la Signora Cinti e il Signor Rocco Chiuri con la moglie Signora Assunta, abitanti in via Cadorna. Si dovette procedere poi al riconoscimento da parte dello Stato Italiano, cosa che avvenne con le pratiche dovute espletate dalla Curia Vescovile di Ugento. Fu grande la gioia di tutta la Comunità. Nessuna festa esteriore, ma solo la viva partecipazione alla Liturgia di quel sabato sera.

Da allora la vita e l'attività pastorale è stata vissuta a tempo pieno e nella totale autonomia.

Posso dire che non è mai mancata la presenza e la collaborazione della Comunità espressa nella vicinanza, nella volontaria generosità dei fedeli, e tra questi di tanti giovani, ragazzi e ragazze, per i primi passi camminati "insieme", sempre.

Mi fermo qui perché sarebbe troppo lungo lo spazio e il tempo richiesto per una "storia" più completa della Parrocchia da me servita, credo con dedizione totale, fino a settembre 2019 e poi il suo cammino continua.

Formulo a tutta la Comunità di Sant'Antonio i miei più cari Auguri per una storia, mai da dimenticare e sempre da proseguire con un amore grande e crescente al Signore e con una devozione sempre più gioiosa e vera al nostro grande Patrono alla cui protezione siamo stati affidati. Mi viene data l'occasione per ringraziare tutti i Collaboratori dei tanti anni, i Benefattori della Comunità e quanti con spirito di amore vero l'hanno fatta crescere. A tutti il mio abbraccio e ancora i miei Auguri. Affiderei a qualche persona competente e di buona volontà il desiderio di una "storia" della nostra giovane Parrocchia, perché non venga a perdersi la memoria della sua prima "giovinezza".

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