di Alessandro DISTANTE

 “Un giorno di dicembre arriverà l’estate”: è questo l’attacco dell’ultimo pezzo di Lorenzo Jovanotti. Non è solo la prima strofa di una canzone; è una realtà, almeno a giudicare dal dicembre che abbiamo vissuto e, soprattutto, dalle belle giornate di inizio anno.

Tricase Porto e Marina Serra meta di bagnanti in mattinate riscaldate dal sole, con giornate dalle temperature tutt’altro che invernali.

C’è da essere felici!? Le temperature più alte del solito hanno portato anche ad un risparmio nel consumo del combustibile per riscaldare le nostre case ed anche questa, visto il caro energia, è proprio una bella notizia!

L’arrivo dell’estate in dicembre e forse anche a gennaio consente di immaginare una Tricase (ed un Salento) che allunga l’offerta turistica specialmente se, al sole e al mare, aggiunge gli itinerari della scoperta dell’entroterra e delle tradizioni del posto.

Il Presepe vivente –giunto alla sua 41^ edizione- ha registrato un nuovo record, più di 100mila visitatori su Monte Orco; se si offrisse loro la possibilità di sostare a Tricase proponendo visite e spettacoli, l’evento diverrebbe occasione per trasformare la “toccata e fuga” in un soggiorno di piacevole convenienza anche per l’economia locale.

Le professionalità non mancano se, per esempio, il primo giorno dell’anno un nostro chef (Ippazio Turco) dà lezioni di cucina in RAI facendo valere le sue capacità culinarie condite con sprazzi di bellezze del territorio, conosciute ed apprezzate anche da chi conduce, insieme alla Clerici, la trasmissione.

Eppure sarebbe un errore illudersi che lo sviluppo economico di un territorio possa basarsi soltanto sul turismo.

L’inverno delle belle giornate che ci ha accompagnati all’inizio dell’anno diventa freddo e triste nelle stazioni e negli aeroporti dove lunghe file di giovani fanno ritorno nelle Città del Nord o all’estero.

Ed allora come fare perchè le venute al Sud siano sempre più frequenti, più lunghe e, magari, senza partenze?

E’ il compito della politica, chiamata a salvaguardare la bellezza, ad assecondare la voglia di impresa, a potenziare i servizi, a lavorare, in una parola, perché Tricase e il Salento non siano solo lu sule, lu mare e lu ientu!

 

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