Nella foto Sergio Fracasso. Nel Consiglio dei Ministri del 10 febbraio 2016, il Governo ha fissato la data per il voto referendario al prossimo 17 aprile, non accogliendo così la richiesta avanzata dalle Associazioni e dai Comitati ambientalisti, dalle Regioni e dai Parlamentari di accorpare il referendum alle prossime elezioni amministrative. In questo modo, il Governo decide di buttare via circa 360 milioni di euro di denaro pubblico. La campagna referendaria si aprirà formalmente solo con il decreto di indizione del Capo dello Stato e solo a partire da quel momento i mezzi di comunicazione di massa saranno tenuti a concedere ai delegati regionali gli spazi previsti. Per Legambiente «le nostre riserve coprirebbero soltanto 8 settimane di fabbisogno nazionale, un’inezia rispetto ai rischi e ai costi che comporterebbe estrarlo». Per una regione che sta investendo il suo futuro sull'attività turistica. È un’assurdità andare avanti dinanzi a un tracollo del prezzo del petrolio come quello attuale. Noi di SEL pensiamo che sia il caso di promuovere un comitato cittadino NOTRIV per iniziare quanto prima un lavoro di comunicazione e di informazione nella nostra comunità che deve essere consapevole di ciò che sta accadendo sulla sua testa e l'importanza di andare a votare il 17 aprile per fermare l'assurdità delle trivellazione nel nostro mare. Visto anche il voto all'unanimità sul nostro ODG sulle trivelle nel consiglio comunale di Tricase, tutte le forze politiche e le associazioni possono insieme lavorare per ottenere un risultato che difende la nostra terra e il nostro futuro. Pensiamo che il comitato debba essere formato da tutte le realtà civili e politiche con l'istituzione di un coordinamento; il prossimo passo sarà quello di organizzare un'assemblea per la costituzione del comitato e del coordinamento e a tal proposito si è creata un'email per le adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Circolo SEL Tricase

 

 

 

 

 

 

 

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