Antonio Coppola

Con deliberazione del Commissario Straordinario della ASL n° 1107 del 28/06/2011 fu suddiviso il distretto in tre centri della salute: Gagliano, Tricase e Ugento, e fu previsto il trasferimento di uffici e servizi da Tricase a Gagliano in attuazione del regolamento regionale n° 18 del 16/12/2010 e del piano di riconversione dell’ospedale di Gagliano in presidio territoriale di salute. Da subito abbiamo chiesto la revisione di quella deliberazione, sia formalmente che informalmente, ottenendo solo brevi sospensioni di alcuni trasferimenti. Il TAR Lecce, nel febbraio del 2015, ha obbligato la ASL a proseguire con i trasferimenti, in assenza di diversa deliberazione. Regione e ASL non hanno mai preso in considerazione le innumerevoli richieste di revisione. A questo punto non ci resta che agire con fortissima determinazione. Non chiediamo più di modificare le deliberazioni. Siamo stanchi delle continue e vuote promesse, spesso solo elettorali. Il 5 marzo ho diffidato la “….Direzione Generale a dare immediata attuazione a quanto a suo tempo deliberato con riferimento al territorio del Comune di Tricase e così provvedere a realizzare immediatamente il programmato centro della salute.”. Ho invitato anche il Direttore Generale a verificare se negli immobili ora utilizzati nel territorio comunale di Tricase esistano le condizioni di igiene e sicurezza previste dalla vigente normativa. Visto che la ASL non ha mai speso 1 euro su Tricase, al contrario di quanto ha fatto per Ugento con oltre 1.200.000 euro e ben più su Gagliano. Non avendo più fiducia nella volontà di risolvere in tempi brevi il problema, continueremo a seguire le vie legali, in modo anche estremo se necessario, per ottenere quanto ci spetta.
Tony Scarcella e Nunzio Dell’Abate, consiglieri comunali di Tricase, mi attaccano sulla stampa come principale responsabile. A parte l’insanabile infantilismo politico (avevano promesso “uniti nella lotta” solo una settimana fa), ricordo loro che la vicenda è iniziata nel 2010 quando erano assessori di centrodestra. Le motivazioni del primo non le conosco, Dell’altro sì: pensa che il suo consenso elettorale, da candidato di centrosinistra, dipenda dagli attacchi gratuiti, immotivati e volgari a me, che sono di centrosinistra da sempre e non, come lui, al bisogno. Tra un po’, in piena campagna elettorale, dirà: “come vi ho promesso che sistemerò le dune di Tricase porto, vi prometto che, da consigliere regionale, riporterò il Distretto a Tricase!”. Gli crederemo?

 

Nunzio Dell'Abate

Con la perdita di tutti i servizi sanitari si è segnata una tristissima pagina per Tricase.
Negli ultimi tre anni Tricase si è visto svuotare il Centro Arcobaleno per i servizi riabilitativi ambulatoriali, il C.I.M., l’ex sede del Tribunale per il SIAV, l’ex dispensario per il SIAN e il SISP, l’immobile in via Dante per il SERT. Tutti trasferiti a Gagliano del Capo. Nel corso di questi tre anni, più volte, come gruppo di minoranza, abbiamo sensibilizzato l’Amministrazione Coppola e offerto il nostro supporto politico-istituzionale perchè si conservassero i servizi sanitari, anche attraverso una rivisitazione logistica degli uffici. Più volte abbiamo messo in guardia il Sindaco Coppola della necessità di dare attuazione alla nota Deliberazione del Commissario Straordinario dell’ASL Lecce del 28.06.11 che approvava il piano di riconversione dell’ospedale di Gagliano del Capo in Presidio Territoriale della Salute e disegnava l’architettura del Distretto Socio Sanitario con la creazione di tre Case della Salute: Gagliano del Capo, Tricase e Ugento.
Fa specie che da parte del Sindaco Coppola, in questi lunghi tre anni, ci sia stato un silenzio assordante. Fa specie altresì che, oltre a Gagliano, anche Ugento abbia inaugurato nel dicembre del 2013 la propria Casa della Salute, conservando ed addirittura potenziando tutti i servizi socio-sanitari.
E Tricase? Nessuna progettualità, nessuna iniziativa, nessuna azione forte. Eppure l’ASL aveva dato la propria disponibilità.
Ci sono atti in tal senso a cui il Governo Cittadino non ha dato seguito. In particolare un verbale dei primi di marzo del 2014 tra ASL e Comune di Tricase, con cui quest’ultimo si impegnava a redigere un progetto per la riqualificazione dell’ex sede del Tribunale propedeutico alla richiesta, con il supporto dell’Azienda Sanitaria, di un apposito finanziamento alla Regione.
Nella campagna elettorale del 2012 il candidato Coppola aveva promesso la Casa della Salute a Tricase, gli crediamo ancora! Avrà sempre il nostro incondizionato appoggio se volto all’esecuzione di quel deliberato dell’ASL. Ma la smetta di scaricare sugli altri le proprie responsabilità.
Ricordiamo che la delibera del Commissario dell’ASL pervenne in Comune nello stesso mese -luglio 2011- in cui proprio Coppola decretava la fine anticipata della precedente Amministrazione, privando del governo popolare la Città.

 

Tony Scarcella

Se tutto fosse andato come previsto, oggi avremmo a Tricase, come ad Ugento e a Gagliano del Capo, la Cittadella della Salute, presso l’immobile ex Tribunale appositamente ristrutturato con fondi FESR.
In questi tre anni, si sono succeduti incontri e sopralluoghi (verbalizzati), tra il Sindaco Coppola e i Dirigenti ASL, dai quali sono scaturiti impegni puntualmente disattesi dal Primo Cittadino.
L’ennesimo ed ultimo impegno non onorato del Sindaco Coppola risale al marzo del 2014, quando concordò di predisporre un progetto di risanamento della struttura dell’ex Tribunale, che unitamente al direttore generale dell’ASL, avrebbe dovuto presentare in Regione per l’ottenimento del finanziamento mirato alla realizzazione della Cittadella della Salute.
Risultato! Ugento ha la sua Cittadella della Salute; Gagliano del Capo ha la sede del DSS e la sua Cittadella della Salute; Tricase subisce, nel pieno rispetto della Deliberazione C.S. n. 1107/2011, il trasferimento di tutti gli uffici sanitari, senza al contempo vedersi concretizzato il sogno della propria Cittadella della Salute.
Conseguenze! Dislocazione di operatori sanitari da Tricase a Gagliano del Capo; tutto il bacino di utenza di Tricase e paesi limitrofi costretto a spostarsi a 15 km di distanza per poter usufruire di taluni servizi, con l’aggravio dell’assenza cronica di mezzi di trasporto pubblico e della situazione disastrosa delle strade; tutto rapportato al paradossale aumento in percentuale degli interventi sanitari sul territorio di Tricase e paesi circostanti rispetto a quelli sul territorio di Gagliano del Capo; senza contare l’ennesimo danno di immagine per il comune di Tricase.
L’unico, vero responsabile di tutto questo è il Sindaco Antonio G. Coppola, che ha dimostrato disinteresse, irresponsabilità nei confronti di una questione di primaria importanza per tutta la cittadinanza e incapacità di amministrare la cosa pubblica.
Il paese è stanco di subire umiliazioni e vorrebbe tanto risalire la china, ma è altrettanto consapevole che con l’attuale amministrazione non ci riuscirà mai.
Sarebbe ora che il Sindaco Coppola, facendo ricorso alla propria coscienza, con dignità e amore per il proprio paese, riconoscesse gli errori commessi e rimettesse il proprio mandato nelle mani del Paese, dimettendosi insieme a tutta la sua giunta.

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