Tricase, 20 ottobre 2023
L' associazione di promozione sociale "Tina Lambrini – Casa Comi" organizza, per il giorno Sabato 21 Ottobre alle ore 19, l'evento "ProspettivE Pasolini".
Si parte con la proiezione del cortometraggio “E Glossa Ti' Mana” (tradotto dal Griko in “La Lingua Madre”) dedicato a Pier Paolo Pasolini e al suo interesse per la musica popolare. Un progetto di Vania Palumbo, regia di Valentina Castelli, prende spunto dall'ultimo dibattito pubblico tenuto dal poeta a Lecce, nell'ottobre del 1975. Il cortometraggio è girato in gran parte nei luoghi che ospitarono Pasolini in quell'occasione ed è accompagnato da alcuni canti in Griko. Il cortometraggio è vincitore del bando Puglia Sounds Producers 2023.
Alla proiezione seguiranno gli interventi di Vania Palumbo (musicista), Valentina Castelli (regista), Marcello Aprile (ordinario di Linguistica italiana presso Università del Salento) e Rocco Luigi Nichil (docente di Linguistica e Filologia Italiana presso Università del Salento).
A seguire la presentazione del libro "Prospettiva Pasolini" a cura di Simone Casini, Carlo Pulsoni, Roberto Rettori e Francesca Tuscano. Frutto della stretta collaborazione tra l’Università degli Studi di Perugia e l’Assessorato alla Cultura del Comune umbro, il volume riflette le diverse iniziative intraprese dalla Città di Perugia per celebrare il Centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini: le mostre nelle biblioteche Augusta e San Matteo degli Armeni con un focus particolare su Pasolini e l’Umbria, un ciclo di conferenze sulla produzione del poeta e sulle sue amicizie, nonché la produzione di un cortometraggio dal titolo "Del mio paese popolato come un poema". Per l'occasione dialogheranno Carlo Pulsoni, autore del volume e ordinario di Linguistica e Filologia Romanza presso l'Università degli Studi di Perugia, Debora De Fazio, docente di Linguistica Italiana presso l'Università degli Studi della Basilicata e Antonio Montinaro, docente di Linguistica Italiana presso l'Università degli Studi del Molise.
L' incontro si concluderà con un saluto musicale da parte della musicista Vania Palumbo.
Obiettivo dell'iniziativa non è solo quello di rendere omaggio a uno degli scrittori più importanti e influenti della letteratura italiana, ma offrire maggiori punti di vista per approfondire il contributo culturale che Pasolini ha portato nel panorama letterario nazionale.
ProspettivE Pasolini è un appuntamento organizzato e promosso dall’Associazione di Promozione Sociale “Tina Lambrini – Casa Comi” in collaborazione con il Polo Biblio Museale di Lecce, la Provincia di Lecce e l’Università del Salento.
L’ingresso all’iniziativa è libero ma si consiglia la prenotazione inviando un messaggio (anche whatsapp) o chiamando il numero 380/4580810 (Simone).
fonte Regione PUGLIA
La Giunta regionale, dopo un impegnativo lavoro istruttorio svolto dal Dipartimento Salute, ha approvato oggi i piani assunzionali delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale.
Il piano assunzionale, nelle more della definizione del riparto del Fondo Sanitario Nazionale, è stato definito sulla base dello spazio finanziario derivante dalle cessazioni che si determineranno nell’ultimo trimestre 2023 e nell’anno 2024.
Si è inteso dare priorità al personale sanitario, direttamente coinvolto all’assistenza e dunque alla erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), agli adempimenti del PNRR e alla alimentazione dei flussi informativi nei confronti del Ministero della Salute.
Un piano assunzionale che prevede complessivamente n. 1287 unità, di cui n. 582 dirigenti medici, n. 37 Dirigenti veterinari, n. 24 Dirigenti sanitari non medici, n. 10 Dirigenti tecnico professionali, n. 327 infermieri, n. 47 unità di personale ostetrico, n. 43 unità di personale della prevenzione, n. 65 personale della riabilitazione, n. 102 unità di personale tecnico sanitario e n. 50 personale tecnico professionale (autisti di ambulanza, assistenti sociali e tecnici informatici).
Inoltre, il piano approvato oggi dalla Giunta regionale, prevede la stabilizzazione del personale che ha maturato i requisiti ex Legge Madia e Legge di Bilancio 2022 (comprensivo del Milleproroghe).
Saranno stabilizzate circa 1237 unità che hanno già maturato i requisiti e circa n. 491 che matureranno il requisito.
La stabilizzazione riguarda indicativamente: n. 113 dirigenti medici, n. 650 infermieri e la restante parte sa tecnici sanitari, n. 93 amministrativi, n. 77 tecnici – professionali, n. 39 Dirigenti sanitari non medici, n. 6 veterinari , n. 38 personale della riabilitazione, n. 36 ostetriche e n. 12 personale della prevenzione ed altre figure professionali.
Quindi, in sintesi, tra stabilizzazione e nuove assunzioni, i piani approvati dalla Giunta riguardano circa 2.500 unità di personale.
“Con queste assunzioni – spiega il presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano - diamo un’iniezione di fiducia al sistema sanitario, sapendo che esso si basa essenzialmente sulle competenze del suo capitale umano. Lavoreremo ancora duramente per ridurre il gap con le altre regioni che hanno lo stesso numero di abitanti, ma più personale: si tratta di una delle vertenze aperte con il Governo per mettere alla pari il Mezzogiorno con regioni storicamente più fortunate, mentre qui dobbiamo affrontare le emergenze solo con più passione e abnegazione, ma con meno lavoratori al fronte”.
L’assessore alla Sanità, Rocco Palese esprime “grande soddisfazione per il gran lavoro svolto dal Dipartimento Salute, in stretta collaborazione con le direzioni strategiche delle Aziende ed Enti del SSR. Si tratta di un provvedimento di assoluta rilevanza per il sistema sanitario, con il quale intendiamo consentire nuove assunzioni, nei limiti dello spazio finanziario derivante dalle cessazioni e stabilizzare il personale che ha dato particolare supporto nella gestione dell’emergenza COVID. La metodologia adottata determina un vero cambiamento virtuoso per il sistema”.
Il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro precisa che “è stato effettuato un lavoro di elevato livello tecnico, che ci ha consentito di fotografare in modo puntuale il personale in servizio e le necessità assunzionali prioritarie. Il percorso è stato condiviso con le Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale. Contiamo per il futuro di avviare un percorso di premialità che tenga conto della produzione e della qualità delle prestazioni rese, anche al fine di ridurre la mobilità passiva”.
TRICASE - Oggi, giovedì 19 ottobre 2023, alle ore 17,30, il Consiglio comunale si riunisce presso la Sede Municipale di Palazzo Gallone per la trattazione degli argomenti iscritti all’ordine del giorno
I lavori del Consiglio Comunale potranno essere seguiti mediante diretta streaming accedendo dal sito web del Comune di Tricase.
ARGOMENTI ISCRITTI ALL’ORDINE DEL GIORNO
1) INTERROGAZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI G. CARITA', A. L. BAGLIVO E A. CIARDO AVENTE PER OGGETTO: "SERVIZIO Dl TRASPORTO PER GLI STUDENTI RESIDENTI NELLA FRAZIONE Dl DEPRESSA"
2) INTERROGAZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI G. CARITA', A. L. BAGLIVO E A. CIARDO AVENTE PER OGGETTO: "MENSA SCOLASTICA COMUNALE"
3) INTERROGAZIONE A FIRMA F. MINONNE, G. CARITA', C. ZOCCO, A. CIARDO, G.ELIA, A. L. BAGLIVO, G. L. ERRICO E P. DE MARCO SU: "INTERROGAZIONE CONSILIARE AVENTE A TEMA: "CARTA DEDICATA A TE - MODALITA' Dl COMUNICAZIONE E RICEZIONE ADOTTATE DALL' AMMINISTRAZIONE"
4) INTERROGAZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI COMUNALI C. ZOCCO, G. ELIA E G.ERRICO SU: "PERSISTENTI DISFUNZIONI NELL'IMPIANTO Dl ILLUMINAZIONE PUBBLICA"
5) INTERROGAZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI C. ZOCCO, G. ELIA E G. ERRICO AVENTE PER OGGETTO: "SENTENZA Dl CONDANNA DEL COMUNE Dl TRICASE PER L'APPOSIZIONE DEI LUCCHETTI ALLA SEDE Dl LIQUILAB"
6) INTERROGAZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI G. CARITA', A. L. BAGLIVO E A. CIARDO SU: "DELIBERAZIONE N. 144 AVENTE PER OGGETTO DESTINAZIONE PROVENTI CdS 2023"
7) ART. 21 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE. COSTITUZIONE E NOMINA DELLE COMMISSIONI CONSILIARI PERMANENTI - MODIFICA DELLA DELIBERAZIONE Dl CC. N. 19/20
8) "APPROVAZIONE DOCUMENTO UNICO Dl PROGRAMMAZIONE D.U.P. 2024-2026 (ART. 170 COMMA 1 D. LGS. N. 267/2000)
9) "RICONOSCIMENTO E COPERTURA Dl DEBITI FUORI BILANCIO RIVENIENTI DA PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI ESECUTIVI DEL TRIBUNALE Dl LECCE"
10) "SCHEMA Dl CONVENZIONE TRA IL COMUNE Dl TRICASE E LA SOCIETA' MADI IMMOBILIARE S.R.L. PER OPERE Dl URBANIZZAZIONE PRIMARIE A SERVIZIO DEL COMPARTO Dl LOTTIZZAZIONE DELLA ZONA LAMA PRIMO STRALCIO. APPROVAZIONE"
11) PROG FATTIB PER REALIZZAZIONE TRATTO VIABILITA' Dl PIANO PARALLELA A VIA PIRANDELLO E OPERE Dl CANALIZZAZIONE DEL FLUSSO VEICOLARE SU V. VITTORIO EMANUELE 11 - ALL'ART. 56 C. 2 DEL D. LGS N.36/2023 - PRESA D'ATTO E APPROVAZIONE SCHEMA Dl CONVENZIONE
12) MOZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI C. ZOCCO, G. ERRICO E G. ELIA AVENTE PER OGGETTO: "ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO CIVICO COMUNALE COME CONTRASTO ALLE CONDIZIONI Dl POVERTA’
di Nunzio DELL'ABATE
L’ACAIT è stata un cavallo di battaglia di tante campagne elettorali ma anche un pesante fardello da gestire per le varie Amministrazioni Comunali succedutesi dal lontano 2002, anno di acquisto del complesso immobiliare per € 2.010.000.
Il limite di quell’acquisto fu senz’altro non aver previsto contestualmente programmazione, strategia e tempi certi. Di certo oggi c’è lo stato di degrado ed incuria in cui versa, l’allarme per la salute pubblica, a causa delle estese coperture in amianto dei capannoni, e la pericolosità per la incolumità personale in ragione del facile ed incustodito accesso ai luoghi ove insistono sia fabbricati pericolanti che diroccati.
Ma ritenere l’ACAIT un problema sarebbe un errore madornale. Lì dentro c’è la storia di un paese che va raccontata e c’è disegnato il valore ed il sacrificio del lavoro che vanno metabolizzati e tramandati.
Nel 2011 si perse una grande occasione di valorizzazione: il GAL Capo di Leuca avrebbe restituito i locali a piano terra di Palazzo Gallone, egregiamente ristrutturati a sue spese; il Comune, da canto suo, avrebbe concesso l’uso di una parte del fabbricato centrale dell’ACAIT al GAL, con impegno di quest’ultimo a riqualificarlo e renderlo agibile.
Triplice il beneficio: il Comune sarebbe rientrato in possesso dei locali di Palazzo Gallone -magari da riconvertire in attività enogastronomiche, artigianali e d’intrattenimento-; il GAL -che tanto si è distinto in termini di promozione del territorio e delle imprese e dunque di risposta alla sempre più crescente domanda di lavoro- avrebbe continuato ad operare a Tricase ed in un luogo simbolo; l’ACAIT sarebbe stata in buona parte ristrutturata e resa fruibile senza incidere sulle casse comunali.
Purtroppo nei tredici anni a seguire ben poco si è fatto, se non degli interventi a spezzoni che magari hanno pure pregiudicato l’idea unitaria ed identitaria che a quel sito si dovrebbe imprimere.
Senso di comunità e di appartenenza, come fu vissuto in quell’epoca, ed importanza del lavoro, per il quale si arrivò a sacrificare la vita, dovrebbero essere i fili conduttori della ricostruzione di una città nella città.
In tale direzione potrebbe pensarsi ad un teatro comunale, luogo di aggregazione e di narrazione, il cui foyer sia allestito con immagini ed oggetti che rievochino la storia dell’Acait e delle tabacchine; dall’altro lato, ad attività artigianali, ricettive e di intrattenimento che siano fonte di occupazione e socialità; per finire a sportelli informativi e laboratori di formazione al lavoro con la collaborazione delle associazioni di categoria e degli istituti scolastici. Un contesto in cui la musica in filodiffusione prenda il posto del suono delle sirene della fabbrica di tabacco.
Ovviamente vuol essere solo uno spunto, ma la Cittadella dell’ACAIT s’ha da fare, senza se e senza ma!
di Pino GRECO
Abbiamo intervistato don Flavio Ferraro parroco della Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria. Don Flavio si è insediato parroco a Depressa nel mese di luglio del 2000 , dove è stato sacerdote per undici anni. Il 31 agosto 2011 continua il suo ministero a Tricase in Chiesa Madre. Dopo aver condiviso per lunghi 23 anni le gioie e i dolori di una comunità che gli ha voluto bene, gliene vuole e sempre gliene vorrà, è giunto il momento in cui don Flavio lascia la “Sua” comunità per assumere un nuovo incarico ad Ugento. Martedì, 31 ottobre ore 17,30 il saluto in chiesa Madre con la Santa Messa. Mercoledì, 1 novembre ore 17,30 con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Vito Angiuli, l’intera comunità accoglierà ufficialmente il nuovo parroco don Gianluigi Marzo
QUAL È STATO IL SUO PERCORSO FINORA?
Sono nato a Salignano 53 anni fa, in una famiglia molto umile e generosa. A tredici anni entrai nel seminario di Ugento e a diciassette anni mi trasferii nel seminario della Comunità G.A.M. (Gioventù Ardente Mariana) ad Alba, in provincia di Cuneo. Questa esperienza mi cambiò la vita, sia dal punto di vista della fede personale, sia dal punto di vista umano e caratteriale. Imparai a confrontarmi con la Parola di Dio e a meditarla ogni giorno. Il mio carattere, fino ad allora molto timido e riservato, cominciò così ad acquisire molta più sicurezza e affabilità. Dopo i due anni di Filosofia, chiesi all’allora Vescovo, S.E. Mons. Domenico Caliandro, di rientrare in Diocesi e lui, come un padre, mi accolse, chiedendomi di terminare i miei studi in Teologia nel seminario vescovile di Alba. Il 10 settembre 1995 fui ordinato diacono e continuai gli studi di Licenza a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, discutendo la tesi con il Prof. S. Lanza, sul progetto pastorale di Don Tonino per la diocesi di Molfetta. Il 13 aprile 1996 fui ordinato Sacerdote a Salignano e svolsi l’esordio del mio ministero presso la Parrocchia romana di Sant’Ugo Vescovo, accompagnato da don Remo Chiavarini; un periodo indimenticabile, ricco di esperienze pastorali ed umane. Terminati gli studi di Licenza, fino al luglio del 2000, ebbi l’incarico di vice rettore del Seminario diocesano, per poi insediarmi come parroco a Depressa, per undici anni. Il 31 agosto 2011 il Vescovo, S.E. Mons. Vito Angiuli, mi chiese di svolgere il mio ministero a Tricase in Chiesa Madre. Dal 5 Novembre intraprenderò il nuovo incarico di parroco presso la Parrocchia S. Giovanni Bosco a Ugento.
CHE MESSAGGIO VORRESTI LASCIARE ALL’INTERA COMUNITÀ?
Grazie, solo questo ho voglia di dirvi!
Grazie perché mi avete accolto come fratello, figlio e padre. Già dal primo giorno vi ho voluto bene, anche se non vi nascondo che i primi cinque giorni sono stati giorni di pianto e solitudine, ma non è colpa vostra! Sono entrato nella vostra storia di Comunità e nelle vostre storie personali in punta di piedi. Non sono entrato sgomitando, per farmi spazio, e per questo vi ringrazio perché, dopo il primo periodo di diffidenza, mi avete riservato un posto nel vostro cuore. In questi anni di vita insieme abbiamo imparato ad essere Famiglia di Dio. Ho spezzato la Parola in ogni occasione, perché ciascuno di voi si cibasse e vivesse di Gesù Cristo. Posso affermare con certezza che non vi ho mai portato a me stesso, perché i parroci passano, solo Cristo resta. Abbiamo colto tante occasioni per ritrovarci tutti nell’Eucaristia e davanti all’Eucarestia, perché poteste innamorarvi di Gesù. Le nostre celebrazioni domenicali, con la preparazione delle catechiste e dei cori, sono state curate e belle, i nostri ragazzi hanno respirato il fascino e la gioia di vivere la Messa come momento di ascolto della Parola e comunione con Gesù e tra noi. Questo in fondo è Chiesa. Anche la Vergine Maria è stata nostra compagna di viaggio; in tutte le occasioni opportune vi ho sempre insegnato a guardare a Lei come Mamma e come compagna di cammino. Vi lascio la bella statua della Madonna di Fatima di mia proprietà, come mio segno d’affetto. Ringrazio tutti i collaboratori che, in questi anni, hanno servito e amato questa comunità. Vado via felice, perché vi vedo cresciuti nella fede e nella corresponsabilità. Vi ho sempre insegnato che bisogna fare tutto solo per amore e con amore, in virtù del battesimo che avete ricevuto. Non ho mai comandato e obbligato nessuno a fare qualcosa, perché se non serviamo con Gioia non saremo messaggeri di Gioia.
foto ANDREA
COM’È ESSERE PARROCO A TRICASE?
Nel periodo vissuto con voi ho scoperto la vita e il messaggio del mio Venerabile predecessore don Tonino. Quante iniziative abbiamo fatto con il “gruppo don Tonino”, creato nel 2012, perché le nuove generazioni tricasine non perdessero il messaggio lasciatoci dall’amato parroco! L’originale messaggio di Don Tonino, oltre che sui libri, l’ho potuto leggere sulle pagine della vostre vite. Ogni tricasino, che ha amato e conosciuto don Tonino, è una pagina scritta, dove tutti possono leggere, con interesse, aneddoti e testimonianze su di Lui. Continuate a farlo vivere tra i giovani e i ragazzi, è un “patrimonio” da non disperdere! Sempre in questi anni abbiamo organizzato la Carità. Ho imparato a distinguere i poveri veri e i “poveri per professione”. Ricordo come ai tempi della pandemia siamo stati pionieri, guidati dalla Caritas diocesana, nell’ organizzare aiuti concreti alle famiglie bisognose: siete stati generosissimi perché, oltre agli alimenti per i poveri, in quel periodo abbiamo raccolto circa 10.000 euro di buoni spesa da distribuire alle famiglie indigenti. La Provvidenza ci ha aiutati anche a pianificare la Mensa di fraternità quotidiana, distribuendo pasti d’asporto a circa trenta persone. Grazie ai volontari della Caritas parrocchiale che ogni mese distribuiscono alimenti alle famiglie bisognose. Saremo credibili solo se vedremo nei poveri il volto di Cristo! Ringrazio tutte le famiglie, i ragazzi e giovani, che in questi anni ho conosciuto, incontrato ed amato. Avrei voluto fare molto di più.
QUALCHE RAMMARICO?
Vi lascio con il rammarico di non essere riuscito a trovare il luogo dove costruire un oratorio. Don Tonino individuò il terreno ed elaborò il progetto, ma non riuscì a realizzarlo. Dopo l’esperienza di Depressa, dove, con l’aiuto di gente generosissima, ho messo su un grande ed efficiente Oratorio, pensavo di poterlo fare anche qui. Ho ‘elemosinato’ in questi anni alle istituzioni e a privati un terreno o strutture in disuso, per dar vita ad un luogo dove le famiglie con i giovani potessero sentirsi a Casa, ma mi è stato negato! Questo mi dispiace tantissimo, perché dopo la perdita, da parte della parrocchia, dell’Asilo Roberto Caputo, dove generazioni intere sono state formate, non vi sono più spazi adeguati per potersi incontrare. Quelli che comunemente chiamiamo “campetti” in realtà sono un terreno sottoposto a diversi vincoli e non possono essere adibiti a “oratorio”. Da soli non si va da nessuna parte e non si cresce, quindi ringrazio ancora tutti i gruppi, confraternite e associazioni della parrocchia che si prendono cura di ogni ambito, dalla Liturgia alla Catechesi, dalla Carità alla pulizia della Chiesa. Ringrazio anche i miei confratelli sacerdoti, che in questi anni si sono avvicendati nelle parrocchie limitrofe o come collaboratori parrocchiali. Infine, rivolgo le mie sincere scuse a chi ha ricevuto da me qualche offesa e a chi ha sviluppato antipatia nei miei confronti. Non ho un bellissimo carattere e lo riconosco. Mi piacerebbe abbracciare tutti, ma soprattutto questi ultimi. Vorrei andar via con l’animo sereno e in pace con tutti!