di Giuseppe R. PANICO
E’ in arrivo la primavera, pur con una atroce guerra in corso (Russia-Ucraina), con un’altra sempre più probabile (Cina- Taiwan), con un’ecatombe di giovani in divisa, con tantissimi altri ragazzi che potrebbero a breve indossarla (in Italia la leva è stata solo sospesa nel 2005), con timori che tali catastrofi, dovute ad oligarchi in cerca dei vecchi imperi, possano mettere in dubbio la continuità del modello di vita e di libertà del nostro Occidente.
Un Occidente che, pur imperfetto e sovente disprezzato da chi si nutre di utopie e ingrassa con le sue abbondanze, tantissimi cercano di raggiungere mentre ben radi sono quelli che se ne allontanano. Lo dimostra, ancora una volta, il recente grande naufragio sulla costa calabrese.
Come al solito, ogni “grande evento”, anche se tristissimo, serve ad alimentare un susseguirsi di polemiche, opinioni e “teatrini” televisivi e politici, troppo spesso privi di adeguate conoscenze, ma non di affannosa ricerca di presunti colpevoli e con sproloqui che proprio le libertà dell’Occidente imperfetto consentono e coltivano. Soprattutto quando si parla di migranti in un’Italia che, di fatto, è già il paese più permissivo/tollerante in Europa, ma, in termini di integrazione, fra i meno organizzati del mondo occidentale.
Col pensiero al mare e “vittime” della natura umana, caratterizzata, in gran parte, da realismo, egoismo e rapidità nel metabolizzare crisi e sofferenze, non possiamo che dare poi priorità a ciò che la vita ci può ancora offrire, anche come sviluppo economico, comprese le nostre due marine, egualmente mete di arrivo e sbarchi di migranti via mare.
Si è tenuto a Lecce, dal 1 al 5 marzo, il Salone Nautico del Salento, una chiara testimonianza di come la nautica, oltre ad essere un importantissimo settore dell’industria nazionale, come già evidenziato nei grandi similari eventi a Genova, Napoli, Viareggio, Brindisi etc., abbia un valore decisamente rilevante anche per un Salento che intenda incrementare il suo turismo.
Ma non basta parlare di barche e turismo, anche di pregio, se poi attenzione e priorità politiche, più che attrarre lavoro ed investimenti in nuovi e ben collaudati servizi attinenti al mare, sembrano quasi sforzarsi di evitarli.
Su queste pagine, si è più volte evidenziato come Tricase, il più grande comune costiero del Salento di Levante, sia quello con meno servizi costieri e con meno propensione al cambiamento. Se il mantenimento dello “status quo”, fermo ad oltre mezzo secolo fa, deve continuare, inutile poi lamentarsi se l’economia locale boccheggia, non per carenza di risorse, ma per carenza di motivazione nell’utilizzarle.
Tricase, per la nautica. non ha solo i soliti due porti, con quanto di negativo o positivo li caratterizza, fra ordinanze antiche e restrittive ben poco rispettate e rugginosi cartelli che le evidenziano, ha anche altre rilevanti potenzialità nautiche attraverso i così detti “Porti a Secco”.
Porti a favore di una nautica minore che, non richiedendo darsene, banchine di ormeggio etc. necessita solo di adeguati spazi a terra, ove occorra anche di apposite scaffalature e carrello elevatore, da dove tale nautica può essere prelevata e portata in acqua. Di una soluzione del genere, si era già accennato molti anni fa, in particolare per Marina Serra, mediante livellamento e proficuo utilizzo dello spazio (ex cava) a lato del vecchio malmesso scalo che necessiterebbe anche di un leggero allargamento. Si faciliterebbe così anche l’attività estiva di canoe e pedalò per escursioni verso le grotte e gli anfratti nelle vicinanze.
L’ormeggio continuativo in acqua, almeno in piena stagione, potrebbe essere su base settimanale e su una sola banchina, per circa 10-12 posti barca. Lo stesso sistema di “Porto a Secco”, potrebbe ancor meglio svilupparsi a Tricase Porto, con un proficuo utilizzo di quella vasta piattaforma a lato della darsena interna, costata a suo tempo così tanto ed ora adibita meramente a parcheggio.
Tale nuova portualità, quasi un terzo porto, andrebbe completata con un nuovo piccolo scalo verso il mare aperto, facilmente ricavabile sulla antistante scogliera, come anche da accordi con i privati per nuove aree di parcheggio estivo nelle vicine soprastanti e pianeggianti aree. La gestione a “a secco” della nautica minore, consentirebbe di avere, anche qui, servizi con canoe, pedalò etc. e più posti barca per la nautica maggiore e dunque più indotto per le pubbliche finanze e le locali attività.
Argomenti di possibile e auspicabile attenzione per una “tavola rotonda nautica” fra istituzioni e specifiche competenze. Intanto, con l’estate già all’orizzonte, sarebbe utile conoscere cosa l’amministrazione cittadina intenda fare o ha già programmato non solo per nautica e accessi al mare per la balneazione, ma anche per migliorare, nell’ottica di un mare per tutti, fruibilità e qualità complessiva delle nostre due marine.
fonte Provincia di Lecce
Lunedì 13 marzo, alle ore 10, a Palazzo Adorno a Lecce, si terrà la conferenza stampa relativa al potenziamento dei servizi di trasporto scolastici, in particolar modo dell’area Sud Salento e per gli Istituti del bacino di Tricase, Alessano e Poggiardo.
Interverranno il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, il consigliere provinciale delegato a Rete scolastica e Diritto allo studio, Rapporti con i Comuni e Regione Fabio Tarantino, il dirigente del Servizio Pianificazione servizi di trasporto e mobilità Roberto Serra, il consigliere regionale e presidente della VI Commissione Donato Metallo, il sindaco di Poggiardo Antonio Ciriolo, la dirigente del’IISS “Don Tonino Bello” di Tricase-Alessano e del Liceo Artistico “Nino Della Notte” di Poggiardo Anna Lena Manca.
di Alessandro DISTANTE
“Oltre l’8 marzo” è lo slogan scelto dal Comune di Tricase per la Giornata della Donna. L’appuntamento è a Palazzo Gallone alle ore 18 di oggi sabato per un concerto che verrà eseguito da tre donne.
Andare “oltre”! Certo, guai a ritenere che tutto sia stato raggiunto o che basti una Giornata per liquidare la questione femminile; eppure di strada e di conquiste ce ne sono state e sono tante. Al di là di astratte considerazioni o di aridi numeri, mi piace guardare ai fatti di casa nostra.
A Tricase sono tante le donne che ricoprono incarichi di responsabilità: è donna, prima volta per la nostra Città, il Comandante o, meglio, la Comandante della Polizia Municipale, un Corpo tradizionalmente al maschile. E’ una donna alla guida della più grade Istituzione del territorio: l’Ospedale Panico. E’ una donna al vertice della macchina burocratica del Comune, come Segretaria generale.
Sempre nella nostra Tricase sono le donne a dare vita ad una Associazione che, oltre ad organizzare eventi culturali e piacevoli meeting, si è messa in testa di attrezzare e rendere fruibile la piazza antistante la nuova chiesa di Sant’Antonio; è una donna a guidare un’altra Associazione di volontariato che, nel ricordo di una giovane donna, tiene alta l’attenzione sui temi della salute. Sono donne quelle che organizzano interessanti iniziative culturali; la prima, da anni, nel campo della musica con una rassegna internazionale e l’altra con un evento letterario, facendo convergere su Tricase scrittori e poeti. E, sempre nel campo della cultura, come non citare due sorelle che curano un luogo dove si annega nei libri e si respira la passione per la lettura? E’ donna la leader storica di un gruppo che dalla Serra si “scoppula” sui temi dell’ambiente e non solo. E non è un’altra donna a tenere le fila di un centro di ricerca, raccogliendo le memorie e le tradizioni che, diversamente, rischierebbero di scomparire? E parliamo di donne anche se pensiamo alla Culonna di Tutino e ad Asfodelo, associazioni impegnate nell’animazione del territorio e nello studio di tematiche educative.
Che dire poi della scuola? A parte le docenti, di gran lunga superiori per numero agli uomini, a Tricase sono quattro le dirigenti donne su un totale di cinque dirigenti (presidi).
Ed in politica? E’ donna la Presidente del Consiglio comunale; sono donne anche due Assessori, ma qui entra in gioco la “riserva” legislativa delle così dette quote rosa.
Eppure qualche ambiente rigidamente maschile rimane: nella Redazione del nostro giornale non c’è nessuna donna! Come Direttore me ne faccio carico ed a nome dell’intera Redazione lancio un appello alle donne di Tricase: “entrate in Redazione”. Sarebbe una bella risposta per andare “Oltre l’8 marzo”.
Venerdì, 10 marzo 2023
di Pino GRECO
Abbiamo telefonato all’assessore regionale alla Sanità Rocco Palese sulla vicenda “sportello Cup di Tricase”: la chiusura è stata revocata, da lunedì 13 l’ufficio di Tricase sarà aperto regolarmente”.
Dunque preoccupazione rientrata.
Dalla prossima settimana, lunedì 13, le prenotazioni delle prestazioni mediche ASL potranno essere effettuate regolarmente allo portello Cup dell’Asl in via Segni ( zona Draghi), Tricase- parola di Assessore Regionale alla Sanità
Venerdì, 10 marzo 2023
Zona Draghi – Tricase . Alcuni cittadini ci hanno inviato la comunicazione esposta presso la sede dei poliambulatori di Tricase, Cup ( Centro Unico di Prenotazione)
Nella comunicazione si legge : Si informa l’utenza che su decisone dell’amministratore unico di Sanitaservice questo sportello Cup resterà chiuso fino a nuova disposizione a partire da lunedì 13 marzo
Dunque, da lunedì 13 le prenotazioni delle prestazioni mediche ASL potranno essere effettuate presso i restanti sportelli Cup o, in alternativa:
Al Numero Verde 800888388: prenotazioni telefoniche nella fascia oraria 8.00-19.00 dal lunedì al venerdì, attivo solo da rete fissa.
Al Numero 080 9181603: prenotazioni telefoniche nella fascia oraria 8.00-19.00 dal lunedì al venerdì attivo da rete fissa e da cellulare.
On line: tramite il sito aziendale dal menù “Servizi online” presente nella home page.
Con Farmacup: prenotazioni nelle farmacie della provincia durante l’intero orario di apertura.