ALESSANO 9
ALEZIO 12
ALLISTE 17
ANDRANO 13
ARADEO 6
ARNESANO 13
BAGNOLO DEL SALENTO 0
BOTRUGNO 1
CALIMERA 17
CAMPI SALENTINA 42
CANNOLE 4
CAPRARICA DI LECCE 9
CARMIANO 56
CARPIGNANO SALENTINO 7
CASARANO 45
CASTRI' DI LECCE 6
CASTRIGNANO DEI GRECI 4
CASTRIGNANO DEL CAPO 6
CAVALLINO 48
COLLEPASSO 11
COPERTINO 58
CORIGLIANO D'OTRANTO 3
CORSANO 7
CURSI 31
CUTROFIANO 10
DISO 9
GAGLIANO DEL CAPO 7
GALATINA 67
GALATONE 29
GALLIPOLI 39
GIUGGIANELLO 2
GIURDIGNANO 2
GUAGNANO 35
LECCE 241
LEQUILE 8
LEVERANO 23
LIZZANELLO 33
MAGLIE 15
MARTANO 48
MARTIGNANO 2
MATINO 42
MELENDUGNO 35
MELISSANO 28
MELPIGNANO 0
MIGGIANO 7
MINERVINO DI LECCE 5
MONTERONI DI LECCE 27
MONTESANO SALENTINO 2
MORCIANO DI LEUCA 3
MURO LECCESE 8
NARDO' 75
NEVIANO 6
NOCIGLIA 1
NOVOLI 23
ORTELLE 2
OTRANTO 15
PALMARIGGI 3
PARABITA 12
PATU' 5
POGGIARDO 21
PRESICCE-ACQUARICA 15
RACALE 40
RUFFANO 33
SALICE SALENTINO 29
SALVE 5
SANARICA 6
SAN CESARIO DI LECCE 16
SAN DONATO DI LECCE 9
SANNICOLA 14
SAN PIETRO IN LAMA 12
SANTA CESAREA TERME 9
SCORRANO 9
SECLI' 15
SOGLIANO CAVOUR 14
SOLETO 20
SPECCHIA 18
SPONGANO 2
SQUINZANO 33
STERNATIA 6
SUPERSANO 5
SURANO 0
SURBO 16
TAURISANO 83
TAVIANO 12
TIGGIANO 4
TREPUZZI 23
TRICASE 72
TUGLIE 1
UGENTO 24
UGGIANO LA CHIESA 2
VEGLIE 43
VERNOLE 10
ZOLLINO 1
SAN CASSIANO 4
CASTRO 3
PORTO CESAREO 31
Venerdi, 11 dicembre 2020
A Tricase c'è il primo paziente guarito da Coronavirus ricoverato in uno dei due centri Covid della Provincia di Lecce.
Migliora la salute del 46enne tricasino ricoverato dal 20 novembre.
E’ stato curato con il plasma.
Molto probabilmente ritornerà a casa questo fine settimana.
Abbiamo raggiunto telefonicamente il 46enne tricasino: “ E’ stata molto dura. Adesso sono in buone condizioni. Mi dimetteranno a breve, entro questo fine settimana torno a casa”.
Purtroppo c’è anche la triste notizia della morte di Suor Pina, una delle quattro Suore ricoverate al Dea di Lecce
Venerdi,11 dicembre 2020
C’è il secondo morto. C’è il ricovero di un noto professionista al Dea di Lecce.
Purtroppo. Sono giunte in redazione queste due brutte notizie.
E’ morto la notte scorsa a Galatina l’anziano uomo tricasino ricoverato da circa 30 giorni.
E’ la seconda vittima del Covid in Città in pochi giorni: il primo decesso ha riguardato una donna, aveva 78 anni
Inoltre nella giornata di ieri c’è stato un ricovero al centro Dea di Lecce da parte di un noto professionista del posto
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 10 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 11.168 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.332 casi positivi: 266 in provincia di Bari, 130 in provincia di Brindisi, 289 nella provincia BAT, 314 in provincia di Foggia, 165 in provincia di Lecce, 157 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 4 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 55 decessi: 15 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT, 27 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 867.066 test.
17.870 sono i pazienti guariti.
48.802 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 68.506, così suddivisi:
26.250 nella Provincia di Bari;
7.779 nella Provincia di Bat;
5.056 nella Provincia di Brindisi;
15.509 nella Provincia di Foggia;
5.318 nella Provincia di Lecce;
8.133 nella Provincia di Taranto;
428 attribuiti a residenti fuori regione;
33 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Dichiarazione dell’assessore alle Politiche della Salute, prof. Pier Luigi Lopalco: “I decessi riportati nel bollettino odierno non rispecchiano l’andamento giornaliero che vede un picco settimanale di 36 decessi (vedi grafico allegato) lo scorso 4 dicembre. Si ricorda infatti che il bollettino quotidiano riporta solo quanto immesso nel sistema quel giorno e non la data dell’evento”.
di Carmine De Marco
Durante il mio isolamento causato dal Covid-19 mi sento quasi in dovere, dinanzi alle vicende storiche che stiamo attraversando, di condividere con voi queste poche righe circa una questione che ritengo sia molto importante e che non mi lascia indifferente, ovvero la donazione del plasma iperimmune.
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Carmine De Marco, ho 22 anni e sono un giovane seminarista in cammino verso il sacerdozio.
Questa mia riflessione spero possa essere di aiuto e di stimolo per tutte quelle persone che sono guarite dal Coronavirus e che in qualche modo sono indirizzate a “regalare” un sorriso di speranza a chi ogni giorno nei nostri ospedali lotta tra la vita e la morte in attesa di un verdetto.
Penso ai tanti ammalati di Covid-19 che non sono numeri né sono casi, ma sono persone a noi care: parenti, amici, vicini. Queste persone hanno bisogno di noi, della nostra vicinanza e della nostra generosità.
Papa Francesco, la sera del 27 marzo scorso, in una piazza San Pietro deserta ci ha fatto dono di un bellissimo discorso carico di “sana” umanità. Rivolgendosi al mondo intero esortava così: «Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme».
Questo aggressivo combattimento nella pandemia lo stiamo affrontando con il contributo di ognuno, con limiti e fatiche nella prospettiva del bene comune. Stiamo iniziando a pensare dal “singolare” al “plurale”, dove al centro non ci sono solo io, ma anche l’altro che in questo momento più che mai ha veramente bisogno di me.
Un pensiero lo rivolgo anche ai nostri medici, infermieri e operatori sanitari! Siete esposti a motivo della missione che avete scelto nella vita.
Ma torniamo a noi e all’appello che voglio fare conoscere. Come accennavo nella premessa, anche la regione Puglia, dopo aver visto l’efficacia della terapia nel resto d’Italia, nei giorni scorsi ha autorizzato la raccolta di plasma iperimmune da parte di soggetti guariti al fine di fornire al malato nella situazione più critica, gli anticorpi utili a contrastarne gli effetti. Apprendiamo ogni giorno dai bollettini quotidiani quanti decessi e ricoveri in terapia intensiva avvengono; questo metodo di cura sperimentale sta rivelando orizzonti nuovi in attesa del vaccino. Molte sono le testimonianze da parte di medici e persone guarite sulla sua efficacia e i suoi benefici.
Compiere questo gesto concreto, come la semplice donazione del sangue, non costa nulla; non è una questione “io do affinché tu mi dia”, ma è un gesto d’amore completamente gratuito, un segno di vera attenzione nei confronti dell’altro. Quest’anno sarà sicuramente un Natale dal tono del tutto diverso dagli altri, sarà un Natale dove siamo chiamati a riscoprire il senso profondo di questa festa e viverla nel suo più alto significato. Forse il regalo più bello che possiamo farci e possiamo fare è quello di tentare ad accendere una piccola fiamma di speranza nei cuori dei pazienti segnati dalla sofferenza e dalla prova.
A noi non cambia nulla, non ha nessun effetto collaterale sulla nostra pelle, ma questo dono, ad un nostro fratello o ad una nostra sorella, può salvare la vita. Una sacca può arrivare ad aiutare addirittura fino a tre persone. Se possiamo, doniamo!
Collegandoci al sito https://www.regione.puglia.it/web/salute-sport-e-buona-vita/-/covid-19-donazione-di-plasma-iperimmune-o-da-convalescente possiamo trovare i contatti e tutte le informazioni necessarie per la nostra donazione.
Salutandovi con affetto, vi porto tutti nella mia preghiera; inoltre colgo l’occasione per augurarvi un santo Natale con la certezza di poter tornare a sorridere insieme nonostante tutto.
Un forte abbraccio.