di Giuseppe R. Panico
La Terra è l’unico pianeta del sistema solare ad avere acqua in quantità, in forma liquida, gassosa e solida.
Con mari, piogge, laghi, ghiacciai, nubi, fiumi e falde, permette la vita di ogni essere vivente e lo sviluppo di benessere ed economia.
Il sano impiego delle acque è dunque anche un indice del livello sociale, culturale e politico di una comunità.
A Tricase di acque ne abbiamo di mare, piovane, di falda, dell’AQP, depurate e non depurate (pozzi neri etc.).
Dovremmo essere felici di questa fluida abbondanza ma lo siamo un po’ meno quando le acque si intorpidiscono. E con acque torpide, tutto è poco chiaro; in pochi ci pescano bene e per tantissimi solo lische e mal di pancia.
Con l’arrivo dell’estate dobbiamo intanto prendere atto che la Bandiera Blu, indice della civiltà turistica sul mare e dunque economica, non sventola né su palazzo Gallone né su quello che rimane delle nostre già cadute o cadenti torri costiere.
Il vecchio invito “Valorizziamo le marine”, ora anche da parte di tantissimi nostri tecnici, con le loro osservazioni al PUG, non sembra svegliarci più di tanto e il turismo rimane limitato e con servizi di serie B o C.
Ma il problema riguarda anche le altre acque, come quelle dell’AQP che usate diventano nere ma poi, filtrate dal nostro suolo carsico, si schiariscono, arrivano in falda e poi al mare o vanno al depuratore e poi al Rio.
Povero Rio, povero mare, poveri noi che, dopo aver rinunciato a farne uno dei più bei piccoli parchi costieri del Salento, dobbiamo pure subire per centinaia di metri a destra e a manca (quasi dall’Acquaviva al Quadrano) il divieto di balneazione e dunque lo svilimento di un bel tratto della nostra costa.
Ma come fanno tantissimi paesi civili che, dal Polo Nord al Polo Sud, non hanno il mare ma hanno, beati loro, un circuito fognario cittadino completo? Versano le loro acque reflue in falda e/o per uso agricolo? Non potremmo fare anche noi lo stesso e liberarci da un maleficio che ammala la nostra economia e le nostre attrattive?
Parliamo tanto di PUG, che essendo… “Generale”, dovrà pur prevedere, nelle sue generalità, se dare continuità o meno all’attuale nostro fluido assetto di acque dolci e salate. Si vuol fare del nostro mare pure un’Area Marina Protetta, anche con i reflui del Rio, che comporta meno barche, meno nautica, meno pesca; dunque ancor meno turismo, meno economia e più ecologia come è già successo con il parco Otranto-Leuca.
Ben venga se, pur privi di altre economie, “ecologia e povertà” è quello che vogliamo, ma attraverso un pubblico, approfondito e articolato dibattito. Nel frattempo, pare che i pochissimi pesci rimasti nel Rio trovino più dolci e pulite le loro reflue acque e le verdi alghe.
Perché, se piove, nel Rio ci versiamo pure un po’ di acque piovane cittadine, ma dopo averle raccolte, grigliate e sedimentate, nella nuova grande vasca (già scavata, poi interrata e poi riscavata) nell’area depuratore, da un po’ di polveri sottili e residui cittadini e canini.
La grande maggioranza delle acque piovane cittadine va invece direttamente al mare per altra via, sporche o pulite che siano. Un peccato per i nostri soldi e le nostre speranze, perché già tre lustri fa, avevamo predisposto la distribuzione idrica nelle campagne, vincolando terreni, stradine e sentieri con tubi, valvole, recinsioni, pitosfori di contorno e promesse ai contadini di acqua in abbondanza e gratuita. Altro che quella poca raccolta, come da secoli, nelle loro grandi cisterne scavate nei campi ed ora ancor più cadute in disuso.
Al momento non più frutta e verdure a Km 0 e a costi ridotti, se non scavando altri pozzi e pescando acqua in falda. Lo si desume anche da una recente sentenza del TAR di Lecce e del Tribunale Superiore delle Acque di Roma.
Quest’ultimo non ha sentenziato su un contenzioso a motivo che le acque piovane raccolte in tale nuova vasca non servono a fini irrigui nei campi ma, grigliate e sedimentate, vanno dritte dritte al Rio.
Una soluzione tecnico- ecologica più unica che rara, visto che non si ha notizia di altre civiltà così ricche e smart che raccolgono e depurano le acque piovane cittadine solo per riversarle nei fiumi o al mare in bocca ai pesci e non certo sulle radici di alberi, frutta e verdure.
Sorge il dubbio che Provincia e Regione (speriamo che leggano il Volantino e ci schiariscano le idee per il bene dei nostri pochi soldi e della loro credibilità,) abbiano davvero autorizzato e finanziato una tale soluzione e non altre.
Tubi, valvole, contatori e recinsioni, rimasti a secco dall’inizio di questo millennio, sono ora ricoperti di erbacce e sterpaglie in attesa di tempi migliori o di chi campa raccogliendo ferri vecchi.
Se l’italico modo di fare giustizia e diritto tanto allontana, in particolare nel nostro Sud, ogni investimento straniero e cittadino (le banche in provincia traboccano di liquidità sovente poi diretta altrove al seguito dei nostri ragazzi migranti), il modo di spendere il pubblico denaro ci allontana anche dall’Europa e ne aggrava la crisi.
In questi giorni infatti, già di grave crisi sanitaria ed economica da virus e con timori che diventi sociale, diversi paesi del Nord-Europei a farci donazioni del denaro dei loro cittadini, per darci una mano, manco ci pensano.
Visto le nostre tradizioni nello spendere e spandere, al massimo sono disponibili a prestarci qualcosa e alle loro condizioni. Forse di bandiere blu ne avremmo bisogno parecchie, non solo a Tricase ma in molti angoli del Bel Paese, compreso quelli ove, visto anche i recenti scandali in alto loco della magistratura, il diritto si trasforma in rovescio e il pubblico denaro in allettante concime per sprechi e ritardi.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 30 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.177 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 8 casi, così suddivisi:
7 nella Provincia di Bari;
0 nella Provincia di Bat;
0 nella Provincia di Brindisi;
0 nella Provincia di Foggia;
0 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto;
1 riguardante un residente fuori regione.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 116.765 test.
Sono 2.768 i pazienti guariti.
1.222 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.490 così divisi:
1.481 nella Provincia di Bari
380 nella Provincia di Bat
651 nella Provincia di Brindisi
1.153 nella Provincia di Foggia;
515 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
29 attribuiti a residenti fuori regione;
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Raid dei carabinieri in borghese della Compagnia di Tricase.
Trovati in casa piu’ di 60 gr. di cocaina. Un arresto.
Giovedì,28 maggio 2020, corso mattinata, in Andrano, militari N.O.R.- Aliquota operativa della Compagnia di Tricase, supportati da Militari stazione Carabinieri di Spongano , procedevano a perquisizione locale presso abitazione sita in Andrano , traendo in arresto per “detenzione fini spaccio sostanze stupefacente”: Musaro’ Pierluigi classe 1978,circostanza militari operanti rinvenivano ben occultati interno vano cucina sottonotato materiale:
nr. 61,2 gr. sostanza stupe tipo “cocaina”;
nr. 1,99 gr. sostanza stupe tipo “cocaina” suddivisa in 4
(quattro) involucri in cellophane;
un bilancino elettronico;
somma contante di euro 40,00, .
Arrestato, termine formalita’ di rito veniva associato presso Carcere di Lecce.
Venerdi,29 maggio 2020
di Alessandro Distante
Mercoledì scorso era stato convocato il Consiglio Comunale.
Finalmente, dopo tanti mesi di blocco, il Consiglio poteva tornare a riunirsi ed anche questo poteva diventare un momento di rilancio per la vita cittadina.
Ed invece il Consiglio comunale non si è tenuto per l’assenza del Sindaco e della sua maggioranza o, a questo punto, della sua ex maggioranza.
La data era stata concordata con i Capigruppo; le prove sulla seduta in videoconferenza erano andate bene, cosicchè tutto lasciava pensare che il Consiglio si sarebbe tenuto.
Ed invece così non è stato.
Nello stesso momento l’assessore Lino Peluso faceva pervenire la sua lettera di dimissioni irrevocabili. “Ho notato purtroppo –scrive Peluso- che chi dovrebbe impegnarsi per tutelare e salvaguardare tutti i propri concittadini non lo fa o lo fa tenendo conto di pregiudizi”.
E continua: “Soprattutto in questo ultimo periodo ho avuto l’impressione che qualcuno sia venuto meno al proprio ruolo di rappresentante istituzionale <<giocando>> sul futuro e sul destino di Tricase”.
Sono questi i passaggi più inquietanti delle dimissioni: amministrare con i pregiudizi e giocare con il futuro di Tricase.
In un momento nel quale l’Istituzione Comune doveva fare da traino alla ripresa e aiutare la Città a superare questa fase delicatissima per le famiglie, sapere che il Consiglio comunale non riesce a riunirsi e che un Assessore si dimette lanciando strali così pesanti non è uno spettacolo bello a vedersi.
E pensare che lo slogan di questa Amministrazione e del Sindaco era “cambiamenti e pacificazione”!
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 29 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.642 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi, così suddivisi:
2 nella Provincia di Bari;
0 nella Provincia di Bat;
0 nella Provincia di Brindisi;
0 nella Provincia di Foggia;
2 nella Provincia di Lecce;
0 nella Provincia di Taranto.
Sono stati registrati 5 decessi: 4 in provincia di Bari, 1 in provincia di Foggia.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 114.588 test.
Sono 2.699 i pazienti guariti.
1.283 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.482, così divisi:
1.474 nella Provincia di Bari;
380 nella Provincia di Bat (1 caso eliminato dal database);
651 nella Provincia di Brindisi (1 caso eliminato dal database);
1.153 nella Provincia di Foggia;
515 nella Provincia di Lecce;
281 nella Provincia di Taranto;
28 attribuiti a residenti fuori regione;
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.