di Alessandro Distante La Giunta Comunale di Tricase ha approvato un progetto di collaborazione con il prof. Pasquale Santoro per un’idea molto particolare. Già il titolo suscita non poche perplessità: “C’era una volta un bambino che non voleva leggere”.

Verrebbe da dire: fatti suoi; ed invece, niente affatto!

Alla faccia di tutta quella pedagogia che ha sempre insegnato che i bambini devono essere assecondati e che non possono essere costretti a fare ciò che non gli piace; o, detto in altre parole, al mare quegli insegnamenti o pseudo insegnamenti che vedono educatori, specie genitori, attenti a rimuovere dai loro figli tutto ciò che può sembrare loro insopportabile. “Non è portato alla lettura! Dagli un video gioco o un smartphone ma non dargli un libro!”.

Ed invece la terapia proposta dal prof. Santoro ed accettata dalla Giunta comunale è proprio di segno opposto: una terapia d’urto. Non vuole leggere? Non sa leggere? Bene, allora facciamolo leggere! Chiarisco subito che, conoscendo il prof. Santoro, la terapia sarà vincente. Il progetto è rivolto a studenti dai 6 ai 10 anni che –come si legge nella delibera comunale- considerano la lettura come un incubo, faticoso ed interminabile; a quei bambini che hanno una frequente perdita del segno e manifestano confusione di righe; a quelli che hanno un ritmo incerto, esitante del flusso sillabico, senza percezione della punteggiatura ed un’intonazione spesso non corrispondente al senso. L’obiettivo, però, è quello di migliorare il grado di socializzazione ed il rispetto del turno di parola; di far crescere l’autostima dei bambini che impareranno a gestire la propria voce in pubblico e a non temere il confronto con gli altri.

L’idea è nata per aiutare quei bambini che, rifiutandosi di leggere, si rinchiudono in lunghi silenzi; per quelli che rischiano l’isolamento dall’ambiente circostante e che hanno un basso livello di autostima per l’ansia di prestazione.

Già ansia di prestazione, livello di autostima e lunghi silenzi; stiamo parlando di bambini! Drammi –inutile dirlo- dei bambini dei nostri giorni, drammi non sempre compresi e non sempre risolti. Ed allora la proposta di un appuntamento settimanale da ottobre ad aprile per un’ora e mezzo di lezione di lettura. La scuola è a numero chiuso: al massimo 15 bambini. Il progetto riprende ed estende un altro progetto collaudato con successo da oltre dieci anni, e cioè “Il club dei piccoli lettori”, una esperienza di lettura estiva. La risposta del Comune è stata pronta: ha messo a disposizione, di intesa con il Comitato Presepe Vivente, una sala presso il complesso ACAIT, un microfono, sedie, tavoli e un videoproiettore.

Dimenticavo: tutto gratuito!

Non c’è che dire: bravo prof. Santoro e forza ragazzi, leggete e sarete voi stessi!

 

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