Era stato festeggiato da poco il centenario del poeta Comi quando –come un fulmine a ciel sereno- è giunta la notizia che la Provincia di Lecce aveva deciso la chiusura della Biblioteca di Lucugnano. Alla base di questa decisione, la futura soppressione della Provincia e la necessità di coprire, con il personale della Biblioteca Comi, altre esigenze venutesi a creare presso un’altra Biblioteca provinciale sita nella Città capoluogo, la “Bernardini”. Presso quest’ultima il servizio per il pubblico era stato assicurato dalla ditta Axa, ma, per effetto della crisi finanziaria della Provincia, quel rapporto contrattuale è venuto meno; da qui l’esigenza di reperire personale interno per assicurare il funzionamento della Biblioteca Bernardini. E’ nata così l’idea di spostare le cinque unità di personale da Lucugnano a Lecce con buona pace della Biblioteca Comi. A seguito delle rimostranze del personale e dell’iniziativa del Sindaco e consigliere provinciale Antonio Coppola e del consigliere provinciale Nunzio Dell’Abate, la Provincia si sta orientando per limitare l’apertura di Palazzo Comi per soli due giorni a settimana: martedì e giovedì. Intanto la Provincia ha pubblicato un bando per la mobilità interna chiedendo di conoscere le disponibilità del personale, non solo di Tricase, per uno spostamento su Lecce. La scadenza dell’avviso è il 21 aprile e dopo la Provincia, se non verrà reperito altro personale, potrebbe procedere con quello oggi a Lucugnano. Casa Comi era stata acquistata dalla Provincia nel 1960 e, nel tempo, è divenuta luogo di varie iniziative che hanno consentito di valorizzare il patrimonio culturale del Poeta di Lucugnano ma anche di sviluppare una serie di incontri e dibattiti di indubbio valore ed importanza. Ora, a causa della soppressione della Provincia, il rischio del venir meno della Biblioteca è grande e, con questa, di tutta l’attività culturale che ruota intorno a Palazzo Comi. E’ sin troppo evidente che limitare l’apertura a sole due mattinate significherebbe impedire di svolgere le attività sin’ora svolte. Verrebbe meno un punto di riferimento per tutti coloro che, specialmente negli ultimi anni, hanno collaborato con il personale della Biblioteca per organizzare mostre, incontri, convegni ed appuntamenti vari di natura culturale. Cosa ne sarà di tutto questo?

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