La logica non governa le cose del Mondo. Se lo facesse, in Italia sarebbe comunque all’opposizione. Non v’è logica, infatti, nelle cose della mobilità nazionale. Le cose della mobilità, in Italia e specie al sud, sono immobili. Continuiamo così a trasportarci come negli ultimi 30 anni dello scorso secolo. Il principale mezzo di locomozione degli italiani è, infatti, l’automobile. Amata quanto un’amante e curata quanto un parente, l’automobile è il mito, l’orizzonte di senso, la consolazione erotica di milioni di nostri concittadini, pronti a tagliare tutte le spese possibili per sostenere tagliandi, bolli, benzine, assicurazioni, accessori.

In controtendenza rispetto a molti paesi dell’Unione Europea, continuiamo così a “progettare” strade, superstrade e autostrade dello scandalo, come ben evidenziato da Report domenica 12 aprile. Il capitolo “raddoppio Strada Statale 275 Maglie-Leuca”, è evidente, meriterebbe nuove notazioni psicosociali; ma le avanzerò in altra sede. Piuttosto, mentre la magistratura scandaglia l’affare “strada statale 275” e lo scandalo delle tangenti relative all’acquisto dei “nuovi treni vecchi” delle FSE, mi piace osservare alcune cose piccole e semplici.

È possibile disporre di una bellissima linea ferroviaria-metropolitana-di-superficie e tenerla chiusa la domenica, manco fosse una scuola o una panetteria? Perché nessuno ha mai pensato di introdurre la tariffa a tempo per singola corsa: che ne so, 1 euro per novanta minuti su qualsiasi treno e lungo qualsiasi tratta? È ammissibile, al contrario, esibire ancora delle tariffe chilometriche? Perché nessuno ha pensato di incrementare il numero delle corse, cosa che sarebbe più semplice fare se avessimo il doppio binario (altro che raddoppio della 275)? Il binario è unico, ma non per questo le corse devono essere una ogni 2 ore.

È possibile godere di corse notturne e di un orario diverso rispetto a quello previsto per l’anno 1959? Vi pare accettabile che non sia possibile prendere il “trenino”, da Tricase per Lecce, prima delle 06.56? O che non si possa ripartire da Lecce dopo le 19.00? Che servizio metropolitano è mai questo? Facciamo in modo che un cittadino del Capo di Leuca possa andare a teatro, a Lecce; e possa tornarsene a casa, tranquillo e beato, anche dopo mezzanotte. Oppure, che possa rientrare da Roma con l’Eurostar trovando la coincidenza (FSE) per Tricase senza scomodare i nonni. Inoltre, è fantascientifico garantire il trasporto delle bici su qualsiasi convoglio e a qualsiasi ora? Oppure ci trattano come se fossimo Cenerentola?

Infine, i dirigenti delle FSE usano i treni della loro azienda? E i funzionari della Regione, conoscono le linee regionali? Oppure vanno tutti e soltanto in auto... blu?

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