di Carlo A. Cerfeda

Giovedì, 6 dicembre scorso su "LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO" (pag.VIII, taglio medio-basso) è stata pubblicata una notizia di portata internazionale riguardante il nostro ospedale. 

Si è trattato della ripresa, per la seconda volta, di alcuni interventi chirurgici del

dott. Massimo Giuseppe Viola, e di tutto il suo affiatato team, da lui coordinato con evidente spirito di collaborazione, disponibilità e competenza. li interventi sono stati trasmessi in diretta TV ad alta definizione negli USA, Giappone, Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Svezia, Spagna, Portogallo, Australia, Cina, Corea, Singapore, Sud Africa, Argentina.

Un tale affiatamento lo avevo già notato in occasioni precedenti, vissuti in sede "operativa" da paziente e, come è mia abitudine, esposto direttamente.

 Il fatto in sé, a mio modesto avviso, avrebbe meritato ben altro spazio e nella pagina della "SALUTE"! Ma "de gustibus non disputandum": i gusti non si discutono, a meno che lo spazio non si conquisti a suon di euro: e non ce ne vogliono pochi!

Ho chiesto ospitalità a "IL VOLANTINO", che ringrazio per la disponibilità, perché mi è stato chiesto "se ero io l'estensore di quel testo, alquanto striminzito e per giunta non firmato!". 

Non ho mai avuto la pessima abitudine dell' "illustre ignoto" che odio per carattere! Però, ho cercato di risalire alla "fonte" senza, tuttavia, riuscirvi! 

Trattandosi del "nostro" ospedale, ritengo che sia il dott. Viola e sia tutta la sua "équipe " ed il reparto per intero meritino il dovuto riconoscimento.

Ma non bisogna fermarsi al secondo piano. I riconoscimenti di funzionalità, efficienza, disponibilità ed umanità nel trattamento dei pazienti iniziano fin dall'ingresso e l'accettazione nel pronto soccorso, diretto dal dott. Antonio Angelelli e sostenuto dall'intero personale: doti che dovrebbero essere doveroso appannaggio etico-professionale di chi opera nel settore sanitario senza eccezioni di sorta!

E parlo non per sentito dire ma, purtroppo, per esperienza personale e diretta e per quanto sostenuto da altri pazienti provenienti dal nord, che si contrariavano delle "lagnanze" degli utenti locali sulle apparenti inefficienze del servizio nell'attesa del loro turno (" Venite al nord! E vi renderete conto di che cosa è un pronto soccorso del nord!"). 

Parlando di efficienza, funzionalità ecc. ecc. meritano ampie positive considerazioni più o meno tutti i settori; ma mi fermo sui reparti che ho "visitato", purtoppo, personalmente: pneumologia, coordinato dal paziente e taciturno dr. Barone e tutti i suoi collaboratori, urologia del dott. Carluccio e collaboratori. 

Sul reparto di chirurgia generale e sul dott. Massimo Viola ho già espresso le mie idee in altre occasioni ed è inopportuno ripetersi con il rischio di sembrare, senza volerlo affatto, adulatorio!...

 Anche altri reparti meritano positive considerazioni: senza escludere che "tutte le medaglie hanno il loro rovescio". Però se è vero che "una rondine non fa primavera" è altrettanto vero che non è giusto pensare, pregiudizialmente, che tutto è da buttare per alcune "rondini" che non vogliono volare  e non vogliono far volare alto quelli che hanno capacità e meriti!

Tutto quanto detto è sostenuto non solo da esperienze personali, che certamente continueranno, ma da voci dirette di altri pazienti e familiari: a Parigi il reparto di ostetricia e ginecologia è ritenuto "il miglior reparto specialistico dell'intera provincia di Lecce": parole testuali di un francese che ha ricoverato la figlia con minaccia di parto prematuro nel nostro ospedale, mentre era in ferie ad Otranto! E' vero: tutti vorremmo il meglio del meglio del meglio!

Nelle strutture pubbliche ed anche in strutture private che vanno per la maggiore, a qualche centinaio di Km da noi,  non è pensabile, purtroppo, neanche il buono!...

Che cosa sperare ancora per la nostra comunità cittadina: da sempre abulica e disinteressata ma pronta alla critica anonima feroce appena una sola "rondine" non vuole volare? 

 Penso che non sia inutile sperare che il nostro ospedale si sviluppi ancora in ogni settore, visto che è stato dichiarato centro di eccellenza per la ricerca delle malattie rare neurovegetative: il terzo in Puglia, con S. Giovanni Rotondo e Bari.

 Abbiamo anche medici, non "Dottori" e/o "Professori", locali di eccellente qualità e prestigio, allievi dei nostri istituti secondari, che nulla hanno da invidiare a nessuno,  anzi!... Ma di loro parlerò se si presenterà l'eventuale documentabile e indiscutibile occasione!

Grazie per l'ospitalità e, come  è mia abitudine, sempre pronto ad essere contraddetto con evidenti prove e non da "illustri ignoti".

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