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Se il Governo Conte si colora, questa volta di giallo rosso, quello di Chiuri si decolora

Per la prima volta, nessun componente della Giunta Comunale ha tessera di partito

 

Non si può dire che si tratti di una Giunta tecnica ad eccezione del Vice Sindaco- perché i suoi componenti sono espressione delle liste civiche presentatesi alla competizione elettorale oppure sono di area.

Neanche il Sindaco ha una chiara appartenenza; i suoi trascorsi socialisti non hanno impedito di collocarlo nel centrodestra in occasione della competizione elettorale e di consentirgli poi di muoversi con abilità così acquisendo una assoluta autonomia.

Il dato, preso in sé, non costituisce un giudizio di valore anche perché il non essere schierato, negli ultimi tempi, ha portato i rappresentanti delle Istituzioni che contano (soprattutto a livello regionale) a prestare maggiore attenzione alle Amministrazioni da “conquistare”.

Quello che tuttavia deve far riflettere è che la mancanza di colorazione politica e/o partitica porta, per un verso e visto dall’alto, all’isolamento dei nostri rappresentanti rispetto all’elettorato, e, per altro verso e visto dal basso, alla interruzione della partecipazione politica di base.

L’essere espressione di un partito “costringe” l’amministratore a raccordarsi con una parte rappresentativa del suo elettorato; allo stesso tempo, attraverso il gruppo organizzato democraticamente, l’elettore ha con sé uno strumento per concorrere, durante il mandato amministrativo del suo rappresentante, al governo della città, attraverso proposte, suggerimenti e critiche.

Certo, il riferimento ad un partito non è di per sé garanzia di partecipazione vista la crisi che attraversano e non poche volte un simbolo è solo un mezzo utile per trovare spazio elettorale senza alcun seguito.

E’ per esempio significativo che a Tricase, al di fuori delle buone iniziative del Movimento 5Stelle su temi di interesse primario (da ultimo sulla xylella), non si registrino iniziative di altri partiti; ed è altrettanto significativo che, a livello nazionale, alla consultazione della base con la piattaforma Rousseau non si affianchino occasioni di reale confronto (basti pensare alla mozione Zingaretti uscita vincitrice ma poi rovesciata dopo poco tempo con la scelta di allearsi con i pentastellati).

Tuttavia il tema della partecipazione della base è fondamentale perché è il tema della democrazia. Ma è anche il tema del “bene amministrare”: questo non può essere il frutto soltanto della capacità di singoli, ma di condivisione e partecipazione.

E la partecipazione non può essere soltanto quella del voto in occasione delle scadenze elettorali, perché, altrimenti, ci si deve arrendere a percentuali di votanti in rapida e pericolosadiminuzione.

A.D.

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