Dopo averlo messo per iscritto, l’intera classe imprenditoriale della zona industriale ha ribadito al Sindaco, nell’aula consiliare, il secco no all’impianto industriale di compostaggio nei capannoni ex Selcom. Alcuni imprenditori hanno anche manifestato il loro forte interesse a rilevare lo stabile dell’ex calzaturificio per insediarvi attività produttive altamente occupazionali. Un segnale importante per il rilancio dell’intera area e per un bel biglietto di ingresso alla città. Nel frattempo, con cadenza quindicinale, comitati spontanei di cittadini esprimono preoccupati il loro dissenso all’impianto. Ad oggi, sono circa un migliaio le sottoscrizioni della petizione. Mai prima d’ora si era registrata a Tricase una simile levata di scudi! Ma il Sindaco Coppola è andato avanti imperterrito. Ha avanzato al Tribunale Fallimentare di Lecce la proposta di acquisto dell’immobile per €.650.000 e chiesto nel frattempo di prenderlo in affitto. Non solo, ha conferito incarico -al costo di €.42.700- per lo studio di fattibilità dell’impianto nell’ex calzaturificio, condizionando l’affidamento della consulenza all’accettazione della proposta da parte del Tribunale. È di questi giorni la risposta di rigetto di entrambe le proposte. Il Giudice ha rilevato che lo stabile è oggetto di un’asta già fissata per il 24.06.15 al prezzo base di €.782.500 e che un contratto di affitto potrebbe pregiudicarne la vendita. Si fermerà ora il Primo Cittadino? Quanto accaduto 13 anni fa con l’acquisto dell’ACAIT ci fa pensare il contrario.

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