di Antonio D'AVERSA

E’ di tutta evidenza, ormai,  lo stato di difficoltà in cui versa l’Amministrazione comunale ad oltre un anno dal suo insediamento. Pesanti critiche vengono mosse dalle minoranza consiliari, con argomentazioni fattuali e non capziose;  malumori incominciano a serpeggiare nella cittadinanza; la maggioranza politica (che ovviamente non è rappresentata dalla sola componente consiliare) perde coesione (ad usare un eufemismo).

Il tutto nel silenzio assordante del P.D. cittadino. Eppure non fu intorno a quest’ultimo che il progetto venne realizzato? Una chiara connotazione di centro sinistra caratterizzava la proposta politica con Antonio De Donno candidato Sindaco; con un unico partito, nell’intera compagine elettorale, il P.D. per l’appunto, che spendeva il proprio simbolo.

Ovviamente erano e sono presenti contaminazioni di vario genere, come normalmente accade nelle elezioni comunali, ma di certo il P.D., e non solo quello dei tesserati,  è stato, se non il collante principale, uno dei coautori.

Allora perché oggi questo partito non fa sentire la propria voce ? Perché non sostiene l’Amministrazione comunale attraverso un dibattito politico sull’azione amministrativa ? Perché viene percepito dai più come “assente” in questo delicato momento della vita politica locale ? Forse questo ha a che fare con una non adeguata rappresentanza nelle istituzioni cittadine?

Ovviamente nei ruoli e non nelle persone. Io credo proprio di si. Alla Presidenza del Consiglio comunale non si sarebbe dovuto rinunciare.

Il maggior ruolo politico istituzionale, insieme al Sindaco, doveva essere un’assunzione di responsabilità del Partito Democratico, e non solo per le ragioni sin qui esposte, ma anche quale naturale conseguenza dei risultati elettorali conseguiti sul campo.

La figura del Presidente/Presidentessa del Consiglio Comunale è l’unica in grado di interloquire, con parità di mezzi, con il potere esecutivo del Sindaco; è l’unica figura, quindi, in grado di mantenere aperto e vivo il canale democratico con la società civile, è l’unica figura che può dare forza all’organo consigliare e contrastare eventuali derive autoreferenziali degli organi di governo. Ecco perché considero un difetto congenito di quest’Amministrazione la mancata assunzione della Presidenza del Consiglio comunale da parte del P.D. 

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, un’Amministrazione Comunale che nonostante sia animata, sicuramente, da tanta buona volontà, risulta sconnessa dalla cittadinanza e dall’opinione pubblica; un’Amministrazione comunale che viene percepita come arroccata nel Palazzo e senza un preciso programma di cui seguire e sostenere le evoluzioni.    

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