Nel numero scorso abbiamo parlato del progetto di completamento dell’area esterna all’ex deposito mezzi comunali della nettezza urbana di via Marian Serra e della collaborazione tra il Comune e CIHEAM di bari. Dall’Albo Pretorio di questa settimana passiamo in rassegna due altre iniziative del Comune riguardanti l’immobile ex deposito e il complesso ex ACAIT, interventi entrambi curati da CIHEAM insieme al Comune e ad altri Enti.
L’EX DEPOSITO DIVENTA POLO
Il 31 ottobre (deliberazione n. 250) la Giunta ha approvato lo schema di Accordo di collaborazione per le attività del “Polo regionale per la diffusione della cultura marinaresca tradizionale, dell’artigianato marittimo e dei prodotti del mare” (d’ora in poi lo chiameremo semplicemente “Polo”).
L’Accordo interessa, oltre il Comune di Tricase, anche l’ASSET Puglia (Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Sostenibile del Territorio) e il CIHEAM di Bari ed ha ad oggetto l’immobile di proprietà del Comune sito alla via Marina Serra n. 19, e cioè l’ex deposito dei mezzi della nettezza urbana.
Tutto nasce da un progetto denominato AETHER (Alleanza per l’efficace gestione transnazionale delle risorse ambientali) approvato dall’Autorità di Gestione del Programma Interreg V/A Grecia-Italia. Nel progetto, tra le varie attività, vi è anche la riqualificazione dell’immobile ex deposito mezzi della nettezza urbana, la cui disponibilità era stata garantita dalla Giunta Comunale nel 2020.
Quindi l’ASSET ha stipulato un accordo di collaborazione con il CIHEAM di Bari per realizzare il progetto AETHER.
Avendo il Comune di Tricase co-fondato insieme al CIHEAM, all’Associazione Magna Grecia Mare ed al Parco Otranto-S. Maria di Leuca, il Porto Museo di Tricase ed avendo il CIHEAM attuato, in collaborazione con il Comune, un “complesso organico di strutture per la trasformazione di prodotti primari ed erogazione di servizi integrati” nell’ex deposito dei mezzi n.u., stante la sinergia tra quel progetto e il nuovo progetto denominato “Polo”, l’ASSET Puglia, il Comune di Tricase ed il CIHEAM hanno deciso di collaborare per la programmazione e la conduzione delle attività del “Polo”.
Il Comune destinerà l’immobile al progetto “Polo” impegnandosi alla manutenzione straordinaria assicurando pertanto una idonea copertura finanziaria in apposito capitolo di bilancio ed anche per le spese legate ad utenze, tasse e imposte.
Il CIHEAM, invece, assicurerà la manutenzione ordinaria e la pulizia
La durata della concessione dell’immobile è di cinque anni ma decorrenti dal pagamento dell’ultima quota di finanziamento europeo del progetto AETHER ricevuta dall’ASSET. Il piano di attività verrà concordato tra CIHEAM ed il Comune
Per lo svolgimento delle singole attività il CIHEAM ed il Comune potranno avvalersi di soggetti terzi in possesso dei necessari requisiti e capacità, mentre in generale per l’ideazione, programmazione, organizzazione, gestione e svolgimento delle attività si avvarranno del Porto Museo di Tricase. Quest’ultimo coinvolgerà, a sua volta, associazioni e stakeholders.
L’EX ACAIT DAL TABACCO AL BENESSERE
Riprende il suo percorso il progetto di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’ex manifattura tabacchi di Tricase e cioè dell’ex ACAIT (vedasi delibera della Giunta comunale n. 253 del 4 novembre).
Alla base di questa iniziativa una collaborazione tra l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, il Comune di Tricase l’Università di Bari, l’A.O. Card. Panico, il CNR, la Fondazione centro studi Enel, Timac Agro SpA., Start Up Italia srl, Dpixel srl, MareVivo srl, Giovanni Putignano srl e Planetek Italia srl.
Il rapporto di partenariato tra i sopra detti soggetti ruota attorno al progetto denominato “Ecomed Hub – Alimentazione, Nutrizione e benessere”.
Il CIHEAM Bari ha ricevuto il compito di presentare, per conto del partenariato, la progettazione dell’intervento.
Agli originari partner si sono poi aggiunti: Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise G. Caporale, Rehomare srl, Officina Ittica srls,. Acli Racale soc agr. coop, Del Duca srl, Piasmar Food srl e Confocooperative Puglia.
Dopo una prima fase, nella quale il progetto di 12 milioni di euro benchè ammissibile non era stato finanziato per carenza di fondi, ha fatto seguito una riattivazione dell’idea progettuale. Ciò a seguito di trasferimento di fondi statali alla Regione Puglia. Il CIHEAM ha così riproposto il progetto aggiornandolo con una stima dello stesso di 18 milioni.
Il progetto si articola in vari settori che vanno dallo sviluppo di interventi per equilibrare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi a progetti innovativi di ricerca e cooperazione nella logica di un’economia completamente circolare, da percorsi professionalizzanti per nuove competenze a percorsi di accompagnamento alla creazione di start up, da Laboratori di Open innovation alla Internazionalizzazione nel Mediterraneo.