Cantiere Civico
Dopo quasi due mesi dall'inizio delle fibrillazioni nella maggioranza, la soluzione proposta dal sindaco con la nomina della nuova Giunta non mette fine alla crisi, ma ne evidenzia ancor meglio le caratteristiche.
Innanzitutto, la durata della "vacanza amministrativa"(senza Giunta e con 2 sole sedute consiliari in 6 mesi). Le conseguenze della mancata attività sono il peggioramento delle condizioni del territorio abbandonato a se stesso e il ritardo nei servizi essenziali per la stagione estiva già in corso.
A nostro parere stanno emergendo con chiarezza le contraddizioni di una coalizione assemblata male e senza affinità politiche, costruita con il solo obiettivo di vincere a tutti i costi.
Dopo questi primi 3 anni di amministrazione è bastata la riflessione accurata del nuovo gruppo dirigente del PD, l'unica forza politica strutturata esistente nella maggioranza, per far emergere le fratture profonde che hanno reso vane le promesse del Sindaco di risolvere le criticità in pochi giorni e solo con ritocchi assessorili.
Le mancanze evidenziate sono le stesse che noi abbiamo segnalato da tempo e che dimostrano che "Il Re è nudo". Al di là degli spot autocelebrativi con cui ci inonda, il Sindaco non ha dato risposte efficaci alle necessità note da tempo: mancata approvazione del PUG(in tre anni nessun passo avanti. E l'inattività è aggravata dal fatto di aver conservato per sé la delega all'urbanistica), nessun atto per la redazione di un efficace Piano della Mobilità(con il traffico cresciuto in maniera esponenziale, soprattutto nella nuova zona commerciale), a meno che non si voglia indicare come esempio il penoso intervento di Via Roma/Piazza Cappuccini. E ancora, la scarsa attenzione per l'ambiente urbano naturale e architettonico: nessun progetto rivolto alla transizione ecologica.
Nonostante il tempo storico che stiamo vivendo, è bene ribadirlo, metta a disposizione risorse economiche mai viste in precedenza.
Il Sindaco ha preferito non discutere pubblicamente di questi temi, sia con chi nella sua maggioranza li ha evidenziati sia con gli altri gruppi consiliari. Ha preferito percorrere la strada della "trattativa privata" con singoli consiglieri alla ricerca dei numeri che gli mancavano.
Una considerazione finale: con l'abbandono della maggioranza da parte del PD, la debolezza per la natura ibrida e politicamente confusa di questa aggregazione si manifesta nella sua interezza: partita come centrosinistra(PD, LEU e altre forze civiche, allargate a esponenti provenienti dal centrodestra) si delinea ora come insieme di consiglieri autoreferenziali e con propri rappresentanti nella Giunta Comunale. Sui tre componenti confermati abbiamo più volte espresso le nostre critiche. Sulla nomina della nuova assessora Longo sospendiamo il giudizio, anche se le modalità con cui è arrivato l'incarico non ci lascia ben sperare.
Si apre perciò un periodo in cui tutti i consiglieri di opposizione sono chiamati a un lavoro rigoroso di controllo e di contrasto, di ascolto e connessione con le forze sociali più attive e in sofferenza per l'ignavia di questa amministrazione. Per costruire l'alternativa per il futuro, noi ci siamo. Nell'esclusivo interesse della nostra comunità.
I consiglieri comunali di Cantiere Civico
Carmine Zocco
Giacomo Elia
Gianluca Errico
Il gruppo consiliare "Tricase, che fare?".
Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciao, Giovanni Carità.
La risoluzione della crisi amministrativa, per tempista e modalità con cui è avvenuta, non ci fa ben sperare per le sorti prossime future della città. Tuttavia, come avevamo anticipato in pubblico comizio, la crisi non poteva che risolversi all'interno del perimetro della maggioranza consiliare che ha eletto De Donno sindaco.
Nonostante questa ennesima tragicommedia della politica tricasina, un dato nuovo e positivo rispetto al passato va, senza dubbio, individuato nella coerenza dimostrata dalla minoranza che, cosa assai rara di questi tempi, è rimasta, senza esitazione alcuna, all'opposizione, nel rispetto del mandato elettorale.
Nei prossimi giorni, per ulteriori e più dettagliate valutazioni, avremo modo di dialogare con la cittadinanza, come abbiamo sempre fatto e continueremo a fare, tra la gente, con la gente, per la gente.
Eppure, in prima analisi, ci sentiamo di ribadire quanto dichiarato sin dall'approvazione in Consiglio Comunale delle linee programmatiche del Sindaco, nel febbraio 2021. Ossia che questa tutto poteva e può essere tranne un'Amministrazione Comunale di centrosinistra.
A maggior ragione ora, con l'assenza del Partito Democratico, ci sentiamo di poter dichiarare con maggior convinzione che la collocazione vera del Sindaco De Donno e della sua attuale esigua maggioranza non può che essere il centrodestra.
Quando tutto sembra perduto e la confusione annebbia la vista, soprattutto delle persone in buona fede, c'è sempre un impegno più intimo e profondo che fa parte di una grande storia collettiva. Per questo impegno, già da ora, noi siamo disponibili a lavorare, sempre alla luce del sole.
Lunedì, 26 giugno 2023
Tricase: ridefinita la giunta. Vecchi assessori, nuovi incarichi
Sono stati nominati gli stessi assessori che si erano dimessi. Una sola new entry: Francesca Longo.
Una Giunta composta da 2 donne e 2 uomini
Francesca Longo. Vicesindaco con delega all’urbanistica, demanio, cultura, turismo e processi partecipativi
Il sindaco De Donno tiene per sé le competenze in materia di lavori pubblici, servizi sociali e Polizia locale
Rocco Piceci, delega al patrimonio, ambiente, servizi cimiteriali, attività agricole, produttive e artigianali;
Gabriele D’Amico, deleghe al bilancio, personale, tributi e affari generali
Serena Ruberto, delegata al decoro e arredo urbano, politiche giovanili e sport , associazionismo
Le dichiarazioni del sindaco Antonio De Donno: “Non è mai mancata da parte nostra la volontà di ricomporre, non c’è mai stata la volontà di mettere all’angolo qualcuno - fosse il Partito Democratico o gli altri”
A Palazzo Gallone - La svolta è arrivata la scorsa settimana con la fuoriuscita di Francesca Longo e Giorgio dell’Abate dal gruppo consiliare dei Dem. La Longo ormai vicesindaco è stata sostituita in Consiglio comunale da Laura Mura, prima dei non eletti nella lista del Pd.
Laura Mura
In Consiglio Comunale maggioranza risicata
Il sindaco De Donno si è garantito la maggioranza (anche se risicata, + 1 ), con 8 consiglieri (con lui 9), contro gli 8 all’opposizione.
Maggioranza: Antonio De Donno, Vito Zocco, Rosanna Zocco, Rocco Martella, Ippazio Cazzato, Anna Ruberto, Giuseppe Peluso, Laura Mura e Giorgio Dell’Abate.
Minoranza: Francesco Minonne, Antonio Baglivo, Armando Ciardo, Giovanni Carità, Carmine Zocco, Giacomo Elia, Gianluca Errico e Pasquale De Marco.
E adesso cosa succederà? E’ in arrivo la convocazione (31 luglio), del Consiglio comunale (approvazione del bilancio di previsione)
di Alessandro DISTANTE
La chiusura estiva delle scuole crea, da anni, un bisogno in altri tempi sconosciuto: dove e con chi far stare i ragazzi.
A questo nuovo bisogno il territorio offre varie soluzioni, tutte accomunate dall’offerta di sport, giochi, attività laboratoriali ed esperienze di gruppo.
Tra queste offerte suscita particolare interesse quella delle Parrocchie con l’organizzazione del Grest (GRuppo ESTivo), una sorta di oratorio nella bella stagione delle vacanze.
A Tricase i numeri sono di tutto rispetto: la Parrocchia di Sant’Antonio ha avviato il suo Grest con 130 ragazzi e 70 animatori; allo stesso modo la Parrocchia di Tutino con 150 ragazzi e 60 assistenti: alla Chiesa Madre i bambini sono 90 con 50 animatori; a Caprarica (S. Andrea) i ragazzi sono 225 a fronte di 110 animatori e a Sant’Eufemia 34 ragazzi con 11 animatori. In totale i volontari sono poco più di 300!
Insomma, un esercito di volontari, essenzialmente giovanissimi, che si spendono per impegnare i ragazzi nella mattinata e, facendoli divertire, danno un aiuto concreto alle famiglie.
E’ un bell’esempio di quel “volontariato puro” che in Italia segna una fase di crisi: i dati Istat segnalano infatti un calo del 15,7% rispetto al 2015. Al contempo sono cresciuti del 10% i dipendenti degli Enti del Terzo Settore e cioè delle organizzazioni nelle quali operano, oltre ai dipendenti, i volontari.
I due dati la dicono lunga sulla tendenza a professionalizzare l’intero Settore, così snaturando il senso profondo del volontariato che implica quella gratuità nella donazione di tempo, capacità e competenze come risposta al fondamentale dovere di solidarietà che trova radici nei principi consacrati nella Carta costituzionale.
Ed allora cosa fare? Il Parlamento ha approvato di recente un emendamento governativo che riguarda il Servizio civile: oltre all’aumento della paga mensile, la riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici. Al giovane viene offerto uno scambio: dai il tuo tempo per opere socialmente utili e ti riservo posti nella Pubblica Amministrazione! Una mercificazione del volontariato!
Per combattere questa tendenza a mercificare anche i gesti di gratuità c’è la risposta di questi giovani di Tricase (come di altre Città): dedicano una parte delle loro vacanze per accompagnare i più piccoli e così aiutare le famiglie; lo fanno senza chiedere nulla in cambio, ma, semplicemente, perché credono che sia importante l’aiutarsi reciprocamente, così senza secondi fini!
Considerato che durante la stagione estiva il territorio regionale è interessato da un’intensa attività di raccolta e movimentazione di frutta, ortaggi e prodotti tipici stagionali, con un notevole incremento della forza lavoro nelle campagne pugliese e che il lavoro nei campi è svolto essenzialmente all’aperto, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura nei momenti della giornata caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura, specialmente nella presente stagione estiva che vede la Puglia travolta da una eccezionale ondata di caldo con punte record di oltre 40 gradi e che l’elevata temperatura dell’aria, l’umidità e la prolungata esposizione al sole, rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, a rischio, quindi, di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali, il presidente Emiliano ha emesso anche quest'anno un'ordinanza che dispone che:
è vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00 con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2023 sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: “lavoratori esposti al sole” con “attività fisica intensa” ore 12:00, segnali un livello di rischio “ALTO”.
Restano salvi i provvedimenti sindacali limitati all’ambito territoriale di riferimento.
La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza, comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge (art.650 c.p. se il fatto non costituisce più grave reato).
di Alessandro DISTANTE
Dopo due mesi di crisi politico-amministrativa, il PD esce allo scoperto e scrive al Sindaco De Donno (il documento lo trovate a pag. 5) respingendo le proposte di riordino delle deleghe con redistribuzione dei relativi assessorati. La ragione? Sono proposte –secondo il PD- che “non ci consentono di dare una congrua rappresentanza alle risorse e competenze interne del partito”.
E’ una questione che non avrebbe destato sorprese in quella tanto vituperata Prima Repubblica dove il “manuale Cencelli” la faceva da padrone ma dove, tuttavia, i Partiti avevano un peso rilevante all’interno nella vita del Paese perché realmente rappresentativi dell’elettorato.
Ora, francamente, in un contesto completamente diverso con la elezione diretta del sindaco e con la morte (purtroppo) dei partiti, diviene poco comprensibile una crisi che, in buona sostanza, si risolve in una questione di pesi e contrappesi e di rappresentanza di un Partito all’interno della coalizione.
Tanto meno si comprende e si può condividere una crisi che sembra originata dalla esigenza di vedere rappresentate le “risorse e competenze interne del Partito”.
Se non capisco male, le esigenze interne del PD diventano causa della crisi amministrativa che, quindi, non ha nulla a che vedere –stando a quanto si legge- con questioni di amministrazione, pure adombrate, invero genericamente e senza approfondimenti, in qualche recente documento.
Quindi vien da dire che alle origini della crisi e del suo perdurare non si intravvedono questioni che riguardano o che interessino i cittadini!
Sorprende infine che il problema della “congrua rappresentanza” sia sorto nonostante che, in questi primi anni di amministrazione De Donno, nessuno della coalizione –e tantomeno il PD- abbia mai sollevato (almeno pubblicamente) alcuna questione o avanzato una qualche riserva sull’attività della Giunta.
Ed allora? Cosa ci può essere dietro questa crisi? Da tempo era venuto meno quel rapporto di “sintonia” tra il Sindaco ed alcuni pezzi (soprattutto esterni) della ampia (forse troppo) coalizione che aveva vinto le elezioni. Da ultimo vi è stato poi il rinnovo della Segreteria del PD cittadino con la confema del Segretario ma con un Direttivo diverso anche per la confluenza, a Tricase come in tutta Italia, della componente che prima si presentava con la sigla “Articolo Uno”.
E’ solo una coincidenza che le criticità siano sorte dopo quest’ultimo accadimento?
Sarà, ma intanto la Città è da due mesi senza una Giunta operativa per questioni di rappresentanza di un Partito e il rimettersi alla volontà del Consiglio comunale –come dichiarato nell’ultimo documento- costituisce un modo come un altro per il disimpegno, atteggiamento che è molto lontano da una condotta responsabile che, per i comuni mortali, significa: o dentro o fuori!
Tricase, 23 giugno 2023
CRISI A PALAZZO GALLONE
La lettera con cui Francesca Longo e Giorgio Dell’Abate lasciano il Partito Democratico
Al Segretario del Circolo Partito Democratico di Tricase
Gianluigi Forte
e p.c al Circolo del Partito Democratico di Tricase
Caro Segretario e cari e care militanti,
è necessario interrompere questa crisi politica per occuparci dei problemi di Tricase e dei Tricasini. Il Partito Democratico è stato dall'inizio parte di questa coalizione di governo e nonostante le critiche da noi stessi mosse in questi anni, noi consiglieri non abbiamo mai pensato di interrompere quest'esperienza, nemmeno nei giorni in cui abbiamo attraversato, a fatica, la frattura che si è generata, dal momento che eravamo fermamente convinti di poter trovare una soluzione condivisa.
Siamo nel momento storico dei rincari energetici, della crisi ambientale ed ecologica, della ripresa post-pandemica e delle opportunità offerte dal PNRR e l'unica cosa necessaria da compiere oggi è un atto di responsabilità verso i cittadini che rappresentiamo per continuare a lavorare alacremente per il benessere dell'intera comunità. Questo è il vero senso della politica, l'unico che dà onore al ruolo istituzionale che ricopriamo e per cui ci è stata data fiducia: essere al servizio esclusivo della nostra comunità. Riconosciamo la difficoltà di governare in coalizioni eterogenee ma unite da unico patto sottoscritto con i cittadini, ma noi puntiamo in alto, guardiamo alla Città, alla crescita, agli obiettivi. Siamo ancora convinti che sia fondamentale ripartire dai capisaldi del nostro programma elettorale, ossia dal miglioramento della qualità di vita nelle Marine e nelle frazioni, dall'attrattività turistica, dal decoro urbano, dal verde pubblico, dalla pianificazione urbanistica.
Le critiche e la messa in discussione dell'attività svolta fino ad ora, da parte nostra, erano mosse esclusivamente dal desiderio di raggiungere traguardi sempre più incoraggianti e dalla voglia di fare sempre di più.
Un anno fa consegnammo un primo documento al Sindaco: era un appello al rilancio dell'attività amministrativa; in quell'occasione abbiamo chiesto ordine, metodo e l'azzeramento della Giunta, per una sua rimodulazione funzionale ed una verifica del lavoro svolto.
ln un'altra missiva, invece, riconoscevamo tutti i risultati raggiunti, come l'assunzione di nuovo personale, per rendere più efficiente la macchina amministrativa, un'attenzione particolare alla progettazione per rispondere alle numerose opportunità regionali, nazionali ed europee, l'attenzione verso gli ultimi, la strutturazione di una politica culturale e turistica. Lamentavamo, allo stesso tempo, il rinvio della programmazione urbanistica, il miglioramento del decoro urbano e del verde pubblico, la scarsa attenzione verso il tessuto giovanile e/o sportivo e produttivo.
È assodato ormai che il circolo del Partito Democratico di Tricase oggi si è rinnovato ed è giusto che sia espressione delle diverse anime che lo compongono e che si fondi sulla libertà di esprimere le proprie idee.
Come la vita coniugale, anche quella di partito non dovrebbe fondarsi sulla prevaricazione di alcuni su altri, ma, piuttosto, nella costante ricerca di un compromesso, che può essere raggiunto solo se i rapporti si basano sui valori del reciproco rispetto, della mediazione e dello sforzo comune, per il raggiungimento dell'obiettivo finale che, come già detto, è sempre e solo il benessere della comunità.
Nonostante i vani tentativi di risoluzione della crisi, ci è sembrato che mancasse la volontà di ricomporre le fratture; ciò nonostante abbiamo speso tutte le nostre energie fisiche e mentali affinché si potesse arrivare ad una soluzione condivisa.
Non siamo d'accordo con la proposta finale del circolo del PD di Tricase per metodi e contenuti, per questo motivo democraticamente non abbiamo sottoscritto l'ultimo documento indirizzato al Sindaco e nel rispetto della decisione assunta in seno alla maggioranza del partito, abbiamo deciso di continuare a percorrere la strada tracciata in campagna elettorale e percorsa sino ad oggi.
Pesa come un macigno la responsabilità che il nostro elettorato ci ha affidato, al quale importa solamente la risoluzione della crisi e la ripresa dell'attività amministrativa, il rilancio della nostra Città, che per troppi anni è stata vittima di crisi politiche e che per lo stesso motivo ha impiegato del tempo prezioso a risolvere le criticità, a ritrovare gli equilibri, a rieleggere Sindaci, piuttosto che ad utilizzarlo per la crescita del nostro territorio, ormai rimasto troppo indietro rispetto ad altri e che sicuramente merita molto più rispetto e considerazione.
Ringraziandovi per tutti i momenti condivisi insieme e per le battaglie portate avanti, con grande amarezza, comunichiamo che da oggi percorreremo da soli la strada per la quale gli elettori ci hanno dato fiducia, continuando, tuttavia, a coltivare la speranza di poterci incontrare sui valori democratici che caratterizzano il Partito e che ci hanno sempre contraddistinto, ossia il rispetto delle persone, della divergenza di opinioni e della libertà, principi che continueranno a rappresentare la stella polare della nostra vita e del nostro agire quotidiano. Certi che le divergenze politiche non intaccheranno mai i rapporti umani.
Siamo ormai a pochi giorni dalla serata del Premio.
Fervono i preparativi e continua il coinvolgimento dei nostri Lettori.
Oltre alle prenotazioni per la Cena sociale (vi chiediamo di affrettarvi perché i posti che il Locale può mettere a disposizione stanno per esaurirsi), cominciano ad arrivare in Redazione le domande da rivolgere al direttore Tarquinio.
Dalla guerra alla vita della Chiesa, dagli immigrati alla giustizia, per passare dalle diseguaglianze alle nuove povertà, dall’intelligenza artificiale al mondo dei media.
Continuate a scrivere e a proporre domande. Ovviamente la Redazione le vaglierà, le selezionerà e, magari, le sintetizzerà per poi porle a Marco Tarquinio.
Il 1° luglio sarà con noi anche Lucia Goracci, inviata della RAI nei luoghi dove maggiormente si vivono situazioni difficili. Da ultimo la Goracci è stata in Iran dove ha fatto dei réportages sulle donne iraniane e sulle loro proteste che tanto clamore hanno suscitato nel mondo e scatenato una dura repressione (con centinaia di impiccagioni) da parte del regime.
La Goracci è l’ultima dei nostri premiati, ma ha voluto venire per dimostrare la simpatia che ha maturato nei confronti della nostra Città in occasione del Premio 2022.
Molte le adesioni alla serata anche da parte di persone che vengono da fuori e questo è un segnale importante.
Aprirsi a tutto ciò che ci circonda ed anche a realtà lontane come quelle delle quali ci parleranno Tarquinio e Goracci ci aiuta a non essere provinciali ma ad essere, a Tricase, cittadini del mondo.
di Pino GRECO
TRICASE- Se fosse un film sarebbe del genere grottesco. La trama che si sta sviluppando nelle stanze di Palazzo Gallone si basa oramai sulla narrazione di eventi ritenuti non a torto assurdi e surreali fino a pochi mesi addietro.
La crisi di governo cominciata quasi sottotraccia poco più di 12 mesi fa ( aprile 2022 ), quando il consigliere di maggioranza Armando Ciardo, ha lasciato il gruppo nelle cui fila era stato eletto, e proseguita con le dimissioni del vicesindaco Andrea Ciardo al termine di una escalation di tensioni e a margine di una serie di divergenze maturate nelle settimane precedenti proprio tra lo stesso e il sindaco Antonio De Donno, non ha ancora trovato una logica soluzione.
A quei primi cenni di instabilità governativa si sono aggiunte poi le dimissioni dell'assessore ai servizi sociali Anna Forte, anche in questo caso maturate dopo momenti di frizione e di incomprensione tra il Partito democratico – che aveva addirittura sospeso la propria attività amministrativa – e il sindaco.
Al chiarissimo messaggio di insoddisfazione, teso in maniera altrettanto esplicita alla volontà di “azzerare la giunta”, esplicitato dalla capogruppo in consiglio comunale Francesca Longo e dal segretario cittadino del PD Gianluigi Forte, non è seguito tuttavia null’altro che una stasi politica amministrativa che non giova alla città.
Anzi. In questo contesto di indecisioni e di immobilità, si procede “a vento”, lasciandosi scivolare addosso i giorni che trascorrono, nel mare cosmico di una piatta estate appena cominciata e nelle cui acque sguazzano interrogativi senza risposte e scenari tutt’altro che positivi.
Il finale? Una decisione forse fin troppo semplice da immaginare, al pari del pensiero rivolto al “maggiordomo omicida”, ma forse oltremodo difficile da adottare. Ad oggi, in ogni modo, è un pensiero arduo persino ipotizzare un colpo a sorpresa. Quanto durerà ancora questa agonia politica.
Tricase ha voglia di vita, non di sopravvivenza. “Galleggiare” in balia del vento non è nelle corde di una città da sempre simbolo di operatività. Un popolo che quello stesso vento lo ha sempre sfruttato per riempire le proprie vele e per indirizzare la rotta delle sue decisioni. Tocca solo aspettare che cambi.
di Pasquale FERRARI
“I Carabinieri in Afghanistan”. A Tricase la presentazione del libro del Generale Carmelo Burgio.
È un evento di prestigio quello promosso dalla Sezione tricasina dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, in collaborazione con la libreria indipendente Marescritto e con il patrocinio della Città di Tricase.
La presentazione del libro del Generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgio – “I Carabinieri in Afghanistan” – che si terrà sabato 24 giugno presso la Sala del Trono del Palazzo Principesco dei Gallone (ore 18,30), è un appuntamento da non perdere.
Uno dei monumenti più significativi di Tricase pronto ad accogliere un Uomo e la sua storia, non a caso considerato uno dei monumenti viventi dell’Arma dei Carabinieri. Un Militare di eccezionale caratura, che coi suoi risultati operativi ha contribuito ad esaltare il pregio e l’immagine dell'Italia e delle Forze Armate in ambito internazionale.
Il Generale Burgio, che tra gli altri vanta anche incarichi di comando presso il Gruppo di Intervento Speciale (GIS), è stato Comandante del 1º Reggimento Carabinieri paracadutisti "Tuscania", della 1ª Brigata Mobile, dei Comandi Interregionali “Podgora” e “Culqualber”, con sede rispettivamente a Roma e Messina, e del Comando delle scuole dell'Arma.
Nelle pagine del suo libro porta a Tricase la propria appassionata testimonianza professionale ed umana in Afghanistan, forse la più profonda tra le innumerevoli svolte in giro per il mondo (a fine 2003 è pure Comandante del Reggimento Multinational Specialized Unit in Iraq, subito dopo l'attentato di Nassiriya).
In quelle righe riporta riflessioni e dati sulle operazioni dei Carabinieri per sgominare le cellule terroristiche infiltrate nelle Forze Armate Afghane, risalenti al periodo (2010) in cui fu Comandante del CTAG-P (letteralmente, Combined Training Advisory Group – Police, Gruppo consultivo di addestramento combinato). La conferenza è una nuova occasione per tornare a riflettere sul tema “Afghanistan”. Non sono trascorsi neanche due anni dal giorno in cui si è chiuso ufficialmente il ventennale impegno italiano in Afghanistan. 27 agosto 2021. Col decollo dell'ultimo C-130J, si chiudeva, nel cielo del Paese in cui è vietato persino far volare gli aquiloni, l’operazione «Aquila Omnia».
Un ponte aereo, da Roma a Kabul, lungo 15 giorni, pianificato e diretto dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI). Un trasporto umanitario senza precedenti che ha permesso l’evacuazione di oltre cinquemila persone, nella quasi totalità (4.890) ex collaboratori afghani e loro familiari.
Le stime ufficiali registrano quasi 1.500 bambini. Il libro. Di notevole interesse pure la prefazione del Generale Marco Bertolini, Militare di straordinario e raro spessore, paracadutista anch’egli, incursore, che del Comando Operativo di Vertice Inteforze ne è stato pure Comandante (tra gli altri numerosissimi incarichi quello di Comandante del 9° Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin", della Brigata paracadutisti "Folgore" e del Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali, in acronimo COFS).
Al di là della facile retorica che ha animato la discussione sul tema, la chiusura della parentesi afgana, il ritiro del contingente internazionale e il conseguente ritorno al potere dei talebani, hanno generato molte domande sui risultati conseguiti dalla missione di supporto al governo afgano nella guerra contro al-Qaida e hanno lasciato sulla pelle e nell’anima di ognuno – non solo di chi la missione l’ha vissuta in quel teatro operativo o di chi come me ha avuto l’opportunità e l’onore di partecipare ad «Aquila Omnia» – cicatrici invisibili all’occhio umano, ma profondissime.
Mercoledì, 21 giugno 2023
La nota del Partito Democratico di Tricase al Sindaco Antonio De Donno
C.A. Sindaco
Antonio De Donno
Trascorsi quasi due mesi dall’inizio della crisi amministrativa, prendiamo atto che sono
serviti a poco, riunioni, incontri e comunicati a vari livelli, fatti con l’intento di risolvere
nell’alveo della politica più nobile, un'impasse che aveva messo a nudo tutte le criticità e le mancanze con le quali ci siamo scontrati in questi primi anni di mandato.
Con forte senso di responsabilità ci siamo fin qui trascinati, e con altrettanta
responsabilità, sentiamo forte il dovere di esternare l’insoddisfazione per le proposte
ricevute dal Sindaco, che ancora una volta, vedono il Partito Democratico penalizzato ed in una posizione tale da non avvertire la giusta fiducia che una componente di coalizione necessita.
Tali proposte, inoltre, non ci consentono di dare una congrua rappresentanza alle risorse e competenze interne del partito, per espletare al meglio il mandato conferito dal proprio elettorato, nell’interesse della comunità.
Comunichiamo, pertanto, la decisione di demandare al Consiglio Comunale, ogni
valutazione e decisione riguardante ogni singolo atto amministrativo.
Tanto dovevamo.
Martedì, 20 giugno 2023
fonte Polizia Locale Tricase
CHIUSURA AL TRAFFICO VEICOLARE DI UN TRATTO DI VIA R.CAPUTO IL 21 GIUGNO 2023
Per consentire l’esecuzione dei lavori di realizzazione di allacci idrici e fognari, a cura della ditta incaricata da Acquedotto Pugliese si è RITENUTO opportuno intervenire mediante la chiusura al traffico veicolare il giorno 21 Giugno 2023 dalle ore 07:00 e sino al termine dei lavori: la chiusura al traffico veicolare in via Roberto Caputo tratto compreso tra via Diaz e Piazza del Popolo
Per la chiusura del suddetto tratto di strada, è necessario inoltre istituire:
la chiusura al traffico veicolare in via San Demetrio;
la chiusura al traffico veicolare in via Monsignor Ingletti;
la chiusura al traffico veicolare in via delle Conce (tratto compreso tra via dei Pellai e Piazza del Popolo);
il senso unico di circolazione in via delle Conce, tratto compreso tra via Dei Pellai e via Madonna del Loreto, con direzione di marcia consentita verso quest’ultima;
il senso unico di circolazione in via Martiri del 15 Maggio 1935, con direzione consentita verso Piazza Pisanelli.