di Alessandro DISTANTE
Si accavallano le notizie sulle prossime amministrative. Manca ancora un anno ed è giusto e da salutare con favore che si cominci a lavorare e a parlare di possibili candidature.
Un requisito fondamentale è che i candidati, tutti, nessuno escluso, siano appassionati della Città e del bene comune. Anche a livello della politica nazionale è emerso, con evidenza, che un “politico” incarna meglio il rapporto con i cittadini, riuscendo ad entrare maggiormente in sintonia.
Nel corso degli ultimi anni era invalsa, stanti le difficili maggioranze parlamentari, l’abitudine di affidarsi ad un esterno, a personalità di grande spessore culturale e, soprattutto, economico-finanziarie (basti pensare a Monti e a Draghi) e, tuttavia, nel corso del loro mandato e neppure dopo, hanno saputo creare quella empatia che costituisce un ingrediente importante di ogni attività politica.
Da qui la necessità di recuperare una presenza di persone con la passione politica.
Ciò vale anche per i giovani che pure partecipano, anche a Tricase, alle competizioni elettorali e giungono a ricoprire posizioni all’interno dell’esecutivo oppure del consiglio comunale. Ottima realtà. Ma, anche qui, è necessario che non siano “improvvisati” e ciò sia nel senso –come si è detto sopra- che abbiano dimostrato una certa passione per la politica che, poi, è passione per il bene comune, sia che siano stati in qualche modo introdotti alle “questioni” del funzionamento del Palazzo. Peccato che non si sia dato corso a quell’iniziativa lanciata dal Sindaco De Donno in campagna elettorale con il coinvolgimento di docenti dell’Università del Salento di formazione civica e politica. Vi è stata un’iniziativa simile, promossa da una Associazione giovanile, ma è mancata una iniziativa di soggetti istituzionali aperta a tutti i giovani.
Di tempo, per fortuna, ce ne è davanti. E pertanto è necessario allargare il dibattito, andando anche oltre ai nomi dei candidati a sindaco, per interrogare la Città e per fare in modo che i cittadini conoscano progetti e magari suggeriscano anche soluzioni.
Il Volantino cercherà di fare la sua parte.
In questo senso abbiamo deciso di fare delle interviste a chi si propone oppure a chi rappresenta partiti, gruppi e movimenti che stanno elaborando programmi e candidature per le prossime elezioni.
Sarà un modo per allargare la partecipazione e contribuire alla crescita della democrazia.
Vi pare poco?