Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 9 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.595 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 82 casi, così suddivisi:

9 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia Bat;

15 nella Provincia di Brindisi;

49 nella Provincia di Foggia;

6 nella Provincia di Lecce;

5 nella Provincia di Taranto,

1 caso fuori regione e un caso non attribuito ieri sono stati registrati oggi.

Sono stati registrati oggi 6 decessi: 1 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce

1 nella provincia di Bari e 2 nella provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 26.088 test.

Sono 190 i pazienti guariti.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 2.716 così divisi:

870 nella Provincia di Bari;

212 nella Provincia di Bat;

299 nella Provincia di Brindisi;

701 nella Provincia di Foggia;

395 nella Provincia di Lecce;

206 nella Provincia di Taranto;

24 attribuiti a residenti fuori regione;

9 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 9/4/2020 è disponibile a questo link: http://rpu.gl/bollettinoepid20200409

Giovedi,9 aprile 2020

La pallavolo si arrende al coronavirus e decreta la conclusione di tutti i campionati nazionali,regionali e territoriali.Tutti a casa senza promozioni e retrocessioni.

Quindi il verdetto per la Libellula Fulgor Tricase è serie B.

Mentre per l’Aurispa Alessano resta la serie A3.

Ma il tema centrale resta però la durata, al momento imprevedibile della crisi sanitaria, economica e finanziaria. Una crisi che porta incertezza generale sul futuro. Ad oggi, non conta solo quando e come riprendere, ma per il prossimo anno conta soprattutto capire chi sarà in grado di continuare. Le restrizioni severe di sponsor e uomini possono essere fatali.

LA FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO, dopo un’attenta e approfondita riflessione sulla perdurante situazione emergenziale legata alla pandemia di COVID-19 (coronavirus), che sta interessando il territorio italiano e gli stati di tutto il mondo, ha decretato la conclusione definitiva di tutti i campionati pallavolistici di ogni serie e categoria.       
La FIPAV ritiene pertanto conclusi senza assegnazione degli scudetti, delle promozioni e delle retrocessioni tutti i campionati nazionali, regionali e territoriali.    
È stata inoltre dichiarata conclusa tutta l’attività sportiva legata alla disciplina del Sitting Volley.
La Fipav è arrivata a queste decisioni, tenendo anche conto dei recenti DPCM e delle Ordinanze emesse dal Governo e dalle Regioni, all’interno delle quali non emergono date certe circa la possibilità di riprendere l’attività sportiva in condizioni di completa sicurezza.           
Le istituzioni nazionali, regionali e medico-scientifiche, inoltre stanno continuando a ritenere necessarie misure di distanziamento sociale per il superamento di questa drammatica emergenza.
Per quanto riguarda poi i campionati giovanili la Fipav ha stabilito che, per permettere agli atleti potenzialmente coinvolti quest’anno di proseguire l’attività giovanile, la prossima stagione si svolgeranno con categorie di annate dispari: Under 13, Under 15, Under 17, Under 19 Maschili e Femminili.
La Federazione Italiana Pallavolo, che fin dalle fasi iniziali di questa tragica pandemia, non ha mai fatto mistero della sua politica di gestione della situazione emergenziale, volta prioritariamente alla tutela della salute di ogni tesserato, con questi provvedimenti intende proseguire sulla strada intrapresa negli scorsi mesi.         
Allo stesso modo la federazione ribadisce, ancora una volta, che il senso di responsabilità deve necessariamente essere alla base di ogni azione intrapresa in questi giorni e già da domani lavorerà per programmare al meglio la prossima stagione sportiva.

Tricase,8 aprile 2020

di Paola Colaci (Nuovo Quotidiano di Puglia)

Villa Sauli resta al suo posto. Almeno per il momento il fabbricato di proprietà della famiglia Sauli che affaccia sulla zona del porto di Tricase e che versa da tempo in stato di degrado e abbandono non dovrà essere demolita.

A stabilirlo, lo scorso 24 marzo, sono stati i giudici della Prima Sezione del Tar di Lecce che hanno accolto il ricorso presentato dalla famiglia Sauli, rappresentata e difesa dagli avvocati Pietro e Antonio Quinto, contro il Comune di Tricase che ha affidato la sua difesa all’avvocato Ernesto Sticchi Damiani.

Una battaglia legale - quella tra gli eredi dell’immobile e l’amministrazione comunale tricasina – che si trascina ormai da anni e che vede al centro della contesta l’immobile la cui costruzione risale agli anni ’60. 

Un fabbricato, sito in via Vittorio Bottego, che affaccia sulla zona del porto, da lungo tempo disabitato e in condizioni di generale degrado, sul quale già in passato erano state realizzate alcune opere di messa in sicurezza. Interventi che, tuttavia, non sembrano aver migliorato lo “stato di salute” di quello che gli stessi tricasini definiscono un vero e proprio ecomostro.

Un edificio che le amministrazioni comunali che si sono avvicendate nel corso degli ultimi anni hanno sempre provato a “buttare giù” attraverso provvedimenti e ordinanze di demolizione.

Ultima in ordine di tempo quella emanata dal Settore Urbanistica dell’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Chiuri il 6 marzo 2019 a seguito della tromba d’aria e dell’ondata di maltempo del novembre 2018 che, abbattendosi con forza su tutta la zona del Sud Salento, aveva peggiorato le condizioni strutturali del fabbricato.

Un immobile sul quale, tuttavia, l’amministrazione comunale aveva già rilevato alcune irregolarità nell’esecuzione dei titoli edilizi di costruzione, emanando un provvedimento di declaratoria di inefficacia della Scia.

Atti comunali che gli eredi di Villa Sauli hanno impugnato ancora una volta, presentando un nuovo ricorso al Tar e chiedendone la sospensiva.

E ancora una volta la Prima sezione del Tar di Lecce – presieduta dal giudice Antonio Pasca -  ha accolto le tesi difensive degli avvocati Pietro e Luigi Quinto, giudicando “l’ordinanza del Settore Urbanistica inidonea” e procedendo all’annullamento degli atti comunali.

Per i giudici amministrativi leccesi, nel dettaglio: “Risulta irragionevole ipotizzare che, a fronte della complessiva difformità dell’intero organismo edilizio – come si sostiene nell’ordinanza di demolizione del Comune - l’edificio avrebbe potuto ottenere il collaudo e l’abitabilità”.

Autorizzazioni che gli eredi di Villa Sauli, al contrario, hanno acquisito nel corso degli anni dai diversi enti coinvolti. Vicenda chiusa, dunque? Non è detto. Per ora il sindaco Chiuri si limita a commentare: «Le sentenze non si discutono. Al massimo, si impugnano». Si vedrà.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 8 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.344 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 120 casi, così suddivisi:

27 nella Provincia di Bari;

35 nella Provincia Bat;

22 nella Provincia di Brindisi;

17 nella Provincia di Foggia;

5 nella Provincia di Lecce;

9 nella Provincia di Taranto,

5 non la cui provincia di appartenenza non è attribuibile.

Sono stati registrati oggi 10 decessi: 4 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce

1 nella provincia di Bari, 1 nella provincia di Brindisi, 1 nella provincia Bat e 1 nella provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 24.493 test.

Sono 177 i pazienti guariti.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 2.634 così divisi:

861 nella Provincia di Bari;

212 nella Provincia di Bat;

284 nella Provincia di Brindisi;

652 nella Provincia di Foggia;

389 nella Provincia di Lecce;

201 nella Provincia di Taranto;

25 attribuiti a residenti fuori regione;

10 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 8/4/2020 è disponibile a questo link: http://rpu.gl/bollettinoepid20200408

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