MONS.ANGIULI HA BENEDETTO UN ALBERELLO DI ULIVO PER CIASCUNO COMUNE DELLA DIOCESI SU INIZIATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE DI UGENTO
La Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca comunica che lo scorso 5 aprile, Domenica delle Palme, all’inizio della celebrazione  eucaristica svoltasi nella Cattedrale di Ugento, S.E. Mons. Vito  Angiuli, Vescovo di Ugento - Santa Maria di Leuca, su iniziativa della Protezione Civile di Ugento, ha benedetto 17 alberelli di ulivo, che qualche ora dopo sono stati consegnati in dono ai 17 Sindaci dei Comuni della Diocesi, per essere collocati sulla piazza principale della propria cittadina, quale segno di unità e di comunione di tutta la Chiesa diocesana.

I 17 Comuni sono: Alessano,  Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano del Capo, Miggiano, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Patù,Presicce-Acquarica, Ruffano, Salve, Specchia Supersano,Taurisano,Tiggiano, Tricase e Ugento.

La Santa Messa, presieduta da Mons. Vito Angiuli, concelebrata da Mons. Beniamino Nuzzo, Vicario Generale diocesano, da Don Rocco Frisullo, Parroco della Cattedrale di Ugento, e da Don Davide Russo,Rettore del Seminario, è stata trasmessa in diretta dall’emittente televisiva, Antenna Sud live, su Canale 90 DGT, come accade ogni domenica, dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

La celebrazione si è svolta nel rispetto rigoroso delle disposizioni governative circa le misure per il contenimento del contagio, all’interno della cattedrale erano presenti il Sindaco di Ugento, Avv. Massimo Lecci, il Presidente della Protezione Civile di Ugento, Tiziano Esposito, e una piccola rappresentanza di soci dello stesso sodalizio, che hanno opportunamente disposto gli alberelli d’ulivo all’ingresso del luogo sacro.

Il Vicario Generale diocesano, Mons. Beniamino Nuzzo, aveva comunicato l’iniziativa a tutti i sacerdoti e ai Sindaci dei 17 Comuni, invitando a considerare «il dono dell’ulivo, simbolo della pace, come un segno di speranza in questo tempo difficile e di grande sofferenza, ma anche come un augurio per un prossimo futuro più sereno e più ricco di  valori umani e cristiani».

Unanime è stato il gradimento dell’iniziativa sia da parte del clero ugentino che di tutti i sindaci, i quali hanno commentato tramite social network:“Grazie, eccellenza, per la lodevole iniziativa di sostegno spirituale e di speranza. Grazie per il gesto estremamente significativo, a testimonianza della premura che come pastore, non manca di assicurare continuamente a tutti i cittadini delle nostre comunità”.

Tricase,6 aprile 2020

di Nunzio Dell'Abate

Le forze di maggioranza e minoranza, se pur da remoto non potendolo fare fisicamente, si confrontino e condividano azioni e proposte per contenere gli effetti
dell’emergenza epidemiologica. Ognuno di noi dia il suo contributo per infondere coraggio fra la comunità e rafforzare il sentimento di solidarietà. A seguire alcune
proposte, sicuramente da migliorare ed integrare, con cui iniziare:
1°-Istituzione di uno sportello comunale virtuale sul sito istituzionale o attraverso una pagina facebook dedicata con cui interagire con il cittadino, sciogliere i suoi dubbi e raccogliere suggerimenti e segnalazioni, informarlo di agevolazioni e normative in atto; un vero e proprio centro di ascolto che darebbe quantomeno un pò di conforto e sicurezza;
2°-Utilizzo delle risorse assegnate dalla Regione per € 49.411,47 per il pagamento, in favore delle famiglie più indigenti, di bollette scadute a rischio di distacco delle forniture e di affitti;
3°-Utilizzo del fondo di riserva comunale per € 50.000, presente in bilancio proprio per le emergenze, per implementare i fondi di cui al punto 2° e per garantire il diritto all’istruzione alle famiglie in difficoltà attraverso l’acquisto di strumenti informatici o di fornitura di rete wireless, magari anche con degli access point nei punti più popolati della città;
4°-Disamina di ogni forma di variazione di bilancio od intervento contabile per reperire risorse comunali per ulteriori misure di carattere sociale e per l’incremento delle unità, anche solo in via provvisoria, del corpo di Polizia Locale, affinchè si possa monitorare in modo più capillare il territorio sull’osservanza delle norme anti contagio;
5°-Sospensione della notifica delle sanzioni amministrative comunali in quanto diversi cittadini lamentano la ricezione, proprio in questi giorni, di avvisi di tal genere;
6°-Sospensione dell’Area Pedonale Urbana per consentire a coloro che per necessità ed urgenza dovessero uscire da casa di circolare speditamente; Abbiamo il dovere istituzionale di mitigare al massimo il contraccolpo socio-economico della pandemia e di non lasciare nulla di intentato. Al lavoro dunque su tutti i fronti.
Assieme alla nostra comunità, responsabile e solidale, ce la faremo!

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 5 aprile, in Puglia, sono stati registrati 1.979 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 127 casi, così suddivisi:

17 nella Provincia di Bari;

39 nella Provincia Bat;

11 nella Provincia di Brindisi;

41 nella Provincia di Foggia;

10 nella Provincia di Lecce;

8 nella Provincia di Taranto;

1 fuori regione

Sono stati registrati oggi 13 decessi: 6 in provincia di Bari, 4 in provincia di Foggia, 2 nella provincia Bat, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 22.059 test.

Sono 134 i pazienti guariti.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 2.444 così divisi:

807 nella Provincia di Bari;

177 nella Provincia di Bat;

257 nella Provincia di Brindisi;

605 nella Provincia di Foggia;

378 nella Provincia di Lecce;

190 nella Provincia di Taranto;

25 attribuiti a residenti fuori regione;

5 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 6/4/2020 è disponibile a questo link: http://rpu.gl/BollettinoEpid20200406

 

Quando Antonio Turco mi ha raggiunto telefonicamente, ho immediatamente pensato a scadenze nei pagamenti fiscali o alla imminenza di adempimenti; il dott. Turco, da anni a puro titolo di volontariato e gratuitamente, offre consulenza alla nostra Associazione per tutto ciò che attiene agli adempimenti fiscali.

Ed invece Antonio mi ha comunicato un’idea che ho trovato subito bellissima: mi ha chiesto di regalare ai Lettori e a tutta la Città una sua (prima) opera letteraria: un romanzo ambientato in Tricase e collocato temporalmente nel primo dopoguerra.

Un regalo ai Cittadini per offrire loro, in un periodo di forzoso isolamento, un modo per impegnare il tempo in maniera piacevole e per conoscere, attraverso un romanzo, momenti ed aspetti della storia cittadina.

Ho ovviamente accolto con entusiasmo la proposta ed ho risposto subito positivamente.Antonio mi ha poi inviato il Romanzo che ho cominciato a leggere.

A quel punto ho scoperto che il regale era veramente bello ed importante.

Vi confesso che non ho finito di leggerlo, ma dai primi capitoli ho apprezzato lo stile e lo spessore della storia raccontata.

Del resto, conoscendo da anni il dott. Turco ed avendo come Volantino avuto anche il piacere di averlo tra i Redattori, ero già sicuro che il regalo sarebbe stato gradito a tutti i Lettori.

Ringrazio a nome di tutti Voi l’amico Antonio e con lui abbiamo deciso di farvi avere il Romanzo con il prossimo numero.

In questo modo vi daremo il tempo di gustare la goia dell’attesa.

Quindi, a partire dal prossimo numero, potrete scaricare dal sito ilvolantinoditricase.it il Romanzo e così godervi una bella ed istruttiva lettura.

A.D.

di Giuseppe R. Panico
Chissà quando e in quanti vedremo l’approvazione del PUG e la fine del virus. Se il PUG riguarda il futuro assetto cittadino, il virus riguarda la nostra stessa esistenza e la nostra economia.
In questi giorni, ci confortiamo col “tutto andrà bene”, molto meno col fatto che le crisi danno anche nuove opportunità. Non solo per chi lucra sulle altrui sventure con mascherine e medicine, terremoti e ricostruzioni, paure e credulità o con politica di basso rango affamata di consenso.
Lo è soprattutto per una comunità che sappia orientarsi verso un nuovo modello di sviluppo economico.
La “terza guerra mondiale”, o da virus, da un lato ci sta facendo cambiare le nostre abitudini e le priorità delnostro vivere e dall’altro, come tutte le guerre durature, come pare sia anche questa, (Trump ha già richiamato un milione di riservisti e ha preventivato centomila morti negli USA) ci porta arivoluzioni sanitarie e sociali, tecnologiche ed economiche e a ridiscutere gli accordi internazionali.
Può portare anche a guerriglie interne che, se non diventano civili, diventano sociali, per la diffusa povertà e l’accaparramento di beni essenziali.
Ci si è messo anche il forzato “stare in casa” e iltimore dell’altro quale presunto “untore” asintomatico e così il consueto vivere sociale sembra quasi ridotto al solitario campare.
Non bastano certo social, smartphone e TV a dare alla nostra esistenza nuovi valori, ma a base tecnologica e facilmente manipolabili.
Papa Francesco che pregatutto solo e il Presidente Mattarella che non va dal barbiere sono oggi i simboli di un isolamentopersonale, di intere comunità e nazioni che, se durevole, potrebbe portarci a ben gravi conseguenze.
E non ci aiuta certo lo scarso sostegno economico europeo; da paesi più ricchi omeno colpiti dal virus o con un diverso approccio, derivante anche da una diversa cultura etico- religiosa, verso la malattia e la protezione degli anziani (i più colpiti dal virus).
Vedono spesso l’Italia come il Bel Paese disorganizzato, spendaccione e troppo inerte nel risollevarsi dalle sue gravi inefficienze e saldare i vecchi debiti e i nuovi dovuti al virus.
L’ economia è da sempre la locomotiva che traina ogni umana attività ed è ben difficile parlare d’altro se la testa vacilla perché la pancia è vuota. Di guai nel nostro Sud ne avevamo già abbastanza, a cominciare da una politica tanto loquace quanto poi incapace di realizzare programmi e promesse.
Ora con il virus e lapossibile chiusura per sempre, di molte imprese al Nord come al Sud, vi è il forte rischio di battaglie sociali, fomentate da “una guerra civile permanente”, quasi erede della guerra al brigantaggio, fra lo Stato e una Mafia spesso vincente e che già occupa o condiziona la politica di gran parte del nostro Sud .
“Tutto andrà bene”, ma… “tutto andrebbe meglio”, cogliendo leopportunità di questa crisi, anche con un esame critico delle potenzialità cittadine e degli errori commessi. Insieme al pandemico virus sfuggito dal vaso di Pandora, ne è uscita infatti anche la speranza per un futuro migliore e il recupero di una ricchezza meglio distribuita che allontani la fame, l’elemosina e l’indigenza.
Tricase, a differenza di altri comuni, può già basarsi su ben tre solidi poli economici: ospedaliero, scolastico e costiero. Ma per uno slancio efficace verso l’erapost-virus occorrerebbe un più solido e affidabile polo composto da capitale sociale (cittadinanza) e una più adeguata e lungimirante politica che, fra l’altro, reindirizzi il PUG verso il polo costieroincrementandone lo sviluppo residenziale e turistico.
Il parco Otranto-Leuca (etc.) ha già salvato e salvaguardato, anche con l’abbandono e l’incuria dei terreni, fauna e flora, ambiente e paesaggio, politica e poltrone.
Ora è il caso che si salvi e si salvaguardi l’umanità locale, non solo con medici e ospedali, scuole e cultura, ma anche con una vera economia basata sul PUG.
A meno di non voler sopravvivere di carità o spese di Stato insieme ai concittadini che non troveranno più aperte nemmeno le aziende del Nord, ove lavoravano e poi lasciate in fretta e furia. Ma nella consapevolezza che avremo non molto da uno Stato con già troppe cambiali che lasceremo a figli e nipoti, e che, non avendo voluto, in tempi di miglior salute, sottoporsi ad una terapia intensiva di parsimonia ed efficienza, sembra in corsa verso il suo stato… terminale.
Non solo per colpa del Corona Virus lasciato sfuggire dal vaso di Pandora o un tardivo povero nostro PUG sfuggito daPalazzo Gallone.
 

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