Anziani non autosufficienti, se ne parla il 26 maggio a Tricase

Venerdì, 26 maggio 2023 - Ore 16,30  - Teatro Parrocchiale Don Donato Bleve

Chiesa Sant'Antonio - Via Giolitti 

Il primo cittadino, Antonio De Donno, interviene con una lunga nota per fare il punto sulla difficile situazione che sta attraversando il Comune di Tricase.

E il Partito Democratico? "Per noi non è cambiato nulla, perché aspettiamo una risposta scritta da parte del Sindaco su quello che abbiamo chiesto ( una verifica politica- programmatica dell’attività svolta)", dichiara il segretario del Pd cittadino Gianluigi Forte

Il Sindaco Antonio De Donno : “Care concittadine e cari concittadini,

mi rivolgo a voi con poche righe, doverose, per sintetizzare gli ultimi accadimenti amministrativi.

Lo sforzo sintetico, dopo un silenzio ragionato, non è da parte mia mancanza di rispetto o volontà di comprimere il confronto, è altresì il mio modo di esprimere il massimo della riflessione prima di dire la mia, da Primo Cittadino inter pares che vuole dare sostanza strutturata alla parola.

Le dimissioni del Vice Sindaco è comprensibile che creino un vulnus nella linearità dell’azione amministrativa oltre che nei rapporti personali, ma nel merito delle stesse mi limito a confermare parte delle sue dichiarazioni, e precisamente quelle relative al venir meno di un rapporto di fiducia che, più volte da parte mia rialimentato, è naufragato nelle dimissioni benchè questo non fosse l’epilogo sperato ed auspicato, almeno da parte mia.

Sui valori che ci dividerebbero non commento, ritenendo che l’allusione sia più di contenuto giornalistico che sostanziale.

Questa scelta non incrina da parte mia alcun rapporto con il Partito Democratico, la cui presenza in Amministrazione ed in Consiglio è sempre stata proattiva e consequenziale all’impegno preso nei confronti della Città, e lo deve essere ancor di più oggi in maniera chiara, essenziale ed imprescindibile.

Grave errore faremmo infatti se dovessimo giudicare il patto con la Città su singoli comportamenti o rapporti personali benchè anche politici, e non invece sull’azione complessiva su cui una coalizione che ha preso l’impegno di lavorare per 5 anni per la Città vuole e deve essere giudicata.

La politica amministrativa è arte nobile ma molto complessa, soprattutto a Tricase, e richiede sacrificio e sudore, dedizione e visione, ma soprattutto tanta, tanta, tanta pazienza.

Comprendo, pur non condividendo, la presa di posizione del Partito Democratico.

Comprendo innanzitutto le motivazioni dei Consiglieri, perché ne conosco bene intendimenti e spirito costruttivo.

Non ho dato seguito al documento a me indirizzato, inizialmente riservato e poi reso pubblico a fine dello scorso anno, non per scarsa considerazione dei contenuti e delle richieste, ma perché non ne condivisi tempi e modi.

Oggi i tempi sono maturi per fare insieme un resoconto di metà mandato sull’attività che tutti, nessuno escluso, abbiamo svolto.

Abbiamo rinnovato la macchina amministrativa, definito settori e dirigenti, assunto personale, ottenuto finanziamenti copiosi, programmato attività, investito in infrastrutture, dato certezza alle procedure di ogni tipo, attivato sportelli e relazioni con ogni istituzione superiore, riattivato circuiti d’investimento privato, riportato Tricase all’attenzione culturale, mediatica e politica etc.

I cittadini hanno il dovere di informarsi, e di giudicare i fatti.

Ma avremo modo di farlo in pubblici confronti.

Oggi abbiamo una strada obbligata da seguire, e lo dobbiamo a tutti coloro che si alzano la mattina, rimboccano le maniche e si prendono le responsabilità quotidiane su figli, dipendenti, soggetti fragili, società tutta.

La strada è dare certezza e solidità alla vita amministrativa.

Al di là delle posizioni politiche o personali che devono trovare compensazione all’interno del mandato avuto e dell’impegno preso.

Non penso di avere il dono dell’infallibilità, ma certamente abbiamo costruito insieme una strada da seguire ed abbiamo lavorato con sacrificio e condivisione, non per strategia politica ma per amore e dedizione alla Città.

Ed i nostri principi sono diventati in Amministrazione metodo e sistema, pareti trasparenti e lavoro di squadra.

Con noi solo chi non ha voluto ascoltare non ha ascoltato.

Ed a questi poche ma sentite riflessioni mi affido per andare oltre questo momento difficile, che possiamo superare solo insieme, e lo dobbiamo fare celermente e definitivamente per rispetto dei cittadini tutti.

E lo faremo, non ho alcun dubbio”

 

 

di Alessandro DISTANTE

Di indubbio interesse e rilevanza è stata l’inaugurazione in questi giorni del nuovo polo scientifico a Tricase Porto per opera del CIHEAM di Bari. L’importanza, rimarcata dalla presenza di Autorità politiche, civili e religiose di ogni livello, è data dal costituire un avamposto per il confronto e la condivisione di esperienze e di valorizzazione per le comunità che si affacciano sul Mediterraneo con l’obiettivo di creare nuove filiere di sviluppo sostenibile. All’inaugurazione erano presenti ben 14 funzionari ministeriali provenienti da 10 Paesi: dall’Albania all’Egitto, dal Kenya al Libano, dalla Libia al Marocco, dalla Palestina al Senegal, dalla Tunisia all’Uganda, già a Tricase per la 4^ Edizione del Corso avanzato sullo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere.

E’ un’iniziativa che testimonia la sempre maggiore centralità e rilevanza del nostro Mar Mediterraneo.

Allo stesso tempo, sempre a Tricase, continua l’attività di volontari che del Mediterraneo ne stanno facendo una ragione di vita.

Da un lato, la Caritas diocesana, guidata da don Lucio Ciardo e, dall’altra, il gruppo Mare Aperto capace di coinvolgere persone del Capo di Leuca intorno ad iniziative di aiuto umanitario e di accoglienza. Molte volte questo gruppo collabora con la Caritas superando antichi ed odiosi steccati.

Un polo scientifico quello del CIHEAM e un polo umanitario quello di Caritas e Mare Aperto; sono due poli che si attraggono, se è vero –come è vero- che la persona è formata da testa e da cuore. Due piani differenti, quindi, ma convergenti, perché all’aiuto umanitario devono affiancarsi politiche lungimiranti che consentano di migliorare le condizioni nei Paesi di provenienza e le politiche di sviluppo costituiscono, in questo senso, uno strumento fondamentale.

Una convergenza che tornerebbe utile e sarebbe di stimolo per la più vasta comunità di cittadini  che, al momento, partecipano dando in concessione al CIHEAM spazi pubblici e di tanto in tanto sostenendo iniziative di accoglienza di Mare Aperto e della Caritas; cittadini che, invero, sono sempre più chiamati a farsi carico della questione mediterranea che non è riservata a pochi addetti ai lavori ma che coinvolge la vita di ciascuno di noi, se è vero -come è vero- che la crisi demografica, la mandopera per lavori particolari e il dibattito sulla identità nazionale sono temi sui quali ogni tricasino è chiamato a riflettere e a prendere posizione, con la solidarietà e con la scienza o, in altre parole, con il cuore e con la testa

di Pasquale FERRARI

Il maltempo è un fenomeno che colpisce spesso il nostro paese, portando con sé danni e disagi per la popolazione e l'economia locale. In particolare, negli ultimi mesi si sono verificati eventi meteorologici estremi in diverse regioni, tra cui l’Emilia Romagna e le Marche, con le alluvioni degli ultimi giorni, che hanno provocato inondazioni e frane, straripamenti di fiumi e torrenti e, conseguentemente, danni alle infrastrutture e alle abitazioni, gravi disagi alla circolazione e alle attività produttive. E, purtroppo, feriti e morti. 

Fondamentale nelle aree alluvionate l’opera degli assetti altamente specializzati della Difesa. Fin dalle prime ore dell'emergenza, gli uomini e le donne dell’Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare e dell’Arma dei Carabinieri, sono stati attivati ed impiegati per prestare soccorso alle persone in pericolo di vita e pronti a fornire ulteriore supporto alla Protezione Civile, ai Vigili del Fuoco e alle migliaia di volontari. Anche la Puglia ha subito pesanti conseguenze del maltempo nei mesi scorsi.

Nel particolare, fanno male ancora le immagini tuttora nitide negli occhi e le conseguenze certamente non meno impresse, del nubifragio che ha colpito Tricase nell’ottobre scorso, quando la zona Lama è stata completamente sommersa dall’acqua piovana, che ha provocato incidenti, cedimenti e allagamenti di diverse cantine. 

Tutta la zona del Salento è stata colpita duramente e le amministrazioni locali hanno dovuto attivarsi per garantire la sicurezza dei cittadini e per ripristinare la viabilità. In ogni dove, le autorità competenti hanno messo in atto misure di protezione civile per far fronte all'emergenza, coordinando le attività di soccorso e di ripristino delle infrastrutture danneggiate.

Ma cosa c’è dietro il «disastro annunciato» delle alluvioni? Questo, invero, non è il momento delle polemiche. Non può passare inosservato, tuttavia, che il maltempo di questi giorni è solo l'ultimo episodio di una serie di eventi meteorologici estremi che hanno colpito il nostro paese negli ultimi anni.

Questi fenomeni sono il segnale, l’ennesimo, urlato da Madre Natura a voce sempre più alta, di un cambiamento climatico in atto, che richiede, ora che il sole timidamente fa capolino per riprendersi il suo spazio, una maggiore attenzione e un impegno concreto da parte delle istituzioni e della società civile per limitare i danni e prevenire le conseguenze negative sulle persone e sull'ambiente.

“Soltanto la musica è all’altezza del mare” è quanto scriveva il filosofo, scrittore e giornalista Albert Camus. Nel Porto Museo di Tricase, musica e mare si incontrano per disegnare insieme una rotta carica di emozioni e suggestione.

“Sulla Rotta della musica” è l’evento musicale che venerdì 19 maggio 2023, a partire dalle 18.30 animerà l’intero Porto Museo con oltre 100 giovani musicisti provenienti dall’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” di Tricase e dall’Istituto Comprensivo Statale “Lesmo” in Monza Brianza.

Un evento reso possibile grazie al contributo del Comune di Tricase e dell’associazione Magna Grecia Mare e all’impegno degli operatori economici e delle associazioni del Porto Museo di Tricase.

Un incontro musicale che non è solo un susseguirsi di note e accordi magistralmente messi insieme ma è prima di tutto il viaggio “di conserva” delle orchestre di due istituti scolastici ai due lati opposti della penisola italiana. È l’approdo di tanti ragazzi, del loro impegno, dei loro sorrisi, delle loro passioni ed emozioni.

Su proposta di Luigi Nicolardi, già docente dell'I. C. di Lesmo, la Dirigente Scolastica, Anna Maria Turco, il Collegio e, in particolare, i docenti di strumento musicale Antonella Colaci, Pierpaolo Del Prete, Salvatore Minutello, Antonio Persano hanno sostenuto con entusiasmo questa iniziativa permettendo alle due scuole di realizzare il gemellaggio.

Saranno proprio loro ad affiancare, con i loro strumenti, le performance dei ragazzi. 

Un intero porto si mobilita per accogliere i giovani “naviganti”.

A partire dalle 18.30 le prove delle bands animeranno le diverse location del porto: il Cisternone del porto e la Piazzetta San Nicola ospiteranno il “Quartetto Butterfly” e l’“Orchestra Myricae”.

Lega Navale, Associazione Libeccio e Caffè d’Oltremare aprono le proprie terrazze per accogliere le performance di “Woods Ensemble” e “Queentetto Le Mafalde”.

Ad animare il ponte del veliero Portus Veneris sarà “Sulle note di Kalinifta”, un ensemble dei due istituti scolastici.

Sulla Rotonda Grande risuoneranno le note della Brass Orchestra composta dai giovani musicisti lesmesi, in attesa del Gran Concerto finale delle due orchestre che avrà inizio alle ore 20.00.

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