di Vito Lisi In merito alla decisione di ANAS evidenziata dai media in questi ultimi giorni, il Comitato SOS 275 esprime soddisfazione per l’evolversi, dopo tanti anni d’attesa, di un’opzione che sembra vada verso la giusta direzione. Abbiamo apprezzato i principi contenuti nella dichiarazione del Presidente Gian Vittorio Armani, nella quale si manifesta l’intento di una solerte cantierizzazione del primo lotto, quello da Maglie a Montesano, nell’ottica del contenimento della spesa pubblica con un project review dell’opera, seguendo una rigorosa analisi costi - benefici e tenendo conto della necessità di abbattere tempi e costi, nonché di assicurare la qualità dell’intervento e il rispetto dell’ambiente e del territorio.

Ci aspettiamo il massimo impegno tecnico che rispetti il Parco dei Paduli, in cui ricadono alcuni comuni interessati dal tracciato del primo lotto (Maglie, Scorrano, San Cassiano, Botrugno, Nociglia e Surano). Auspichiamo che il nuovo progetto preveda la mitigazione degli svincoli e dell’impatto ambientale attraverso adeguate opere di ambientalizzazione, nel rispetto delle autorizzazioni scadute o in scadenza previste dal Piano Territoriale Paesaggistico Regionale approvato nel 2015.

Per quel che riguarda il secondo lotto, da Montesano a Leuca, siamo certi che le affermazioni del presidente Armani garantire il miglior utilizzo delle risorse pubbliche, il massimo livello di trasparenza e il più ampio livello di partecipazione saranno il viatico per la nuova progettazione, che non sarà calata dall’alto ma frutto di una vera e proficua collaborazione con coloro che vivono in questo territorio e ne conoscono sia le fragilità sia le reali necessità.

Parliamo di quella cittadinanza attiva che si è opposta in tutti questi anni alla ”vergogna delle vergogne” soprannominata “strada parco”, che in realtà sarebbe stata una ferita insanabile per tutto il Capo di Leuca. Ci auguriamo che si instauri un nuovo clima di partecipazione che consenta di accelerare i tempi sulla messa in sicurezza dell’attuale tracciato a sud di Montesano sino a Leuca, un tracciato pericoloso con i suoi 13 incroci semaforizzati e una miriade di accessi a raso, ma sempre nell’alveo del buon senso espresso dalla presidenza dell’Anas: la necessaria riduzione di ulteriore consumo di suolo.

Presto consegneremo al Presidente Armani una dettagliata relazione di tutte le criticità, discariche incluse, che rendono impensabile un nuovo tracciato per l’ultimo tratto di 22 Km senza una fedele attuazione di quelli che sono i principi ispiratori della nota del 25 Ottobre. Infine, chiediamo che gli enti preposti (Ministero dei Trasporti, ANAS e Regione Puglia) si attivino negli opportuni tribunali perché sia rispettata la sentenza/ordinanza dalla Corte dei Conti n°397/2015 che ordina il recupero dei 5 mln di euro già versati per la vecchia progettazione.Tale somma, visto l’epilogo della vicenda, è divenuta di certo l’emblema dello spreco delle risorse dei cittadini.

di Alessandro Distante

Novembre mese per ricordare la memoria dei defunti. Il pensiero va al passato, a quando la persona o le persone che si ricordano erano in vita.

Eppure due morti improvvise di giovani della nostra Città avvenute proprio negli ultimi temi sono state l’occasione per pensare che la morte può essere l’inizio di una nuova vita.

Stefania e Giovanni, due giovani di Tricase, sono sopravvissuti nelle iniziative che loro stessi o i loro amici hanno voluto avviare, proprio partendo dal dolore della loro morte.

Per Stefania, una raccolta di fondi per i terremotati del centro Italia e per Giovanni una raccolta fondi per la ricerca sul cancro.

Due iniziative che riempiono di significato ed anche di speranza momenti drammatici quali sono quelli della scomparsa.

Attraverso queste iniziative è venuta a crearsi una sorta di prosecuzione della loro breve vita e in qualche modo consentono di tenere vivo quel legame che un incidente o una malattia hanno precocemente interrotto.

La forza di chi, pur stando male, pensa oltre se stesso, pensa agli altri, costituisce un grande insegnamento.

E’ l’insegnamento che dovremmo trarre da queste giornate: pensare che la morte, in un modo o nell’altro, non annulla una vita e che nel ricordo, ma anche nelle iniziative di aiuto agli altri, chi è andato via vive ancora e per sempre.

 

di Giuseppe R.Panico Manca poco al 4 novembre, giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. La storia ci insegna che le nazioni si sono formate essenzialmente attraverso le guerre, e quelle del secolo scorso, sono state fra le più cruente e sanguinarie. Non di rado la pace è intesa solo come un felice intervallo di tempo fra una guerra e l’altra e quello che stiamo vivendo in Europaè di una lunghezzasenza eguali e speriamo continui. Da circa 70 anni è infatti prevalsala cultura della pace con nuovi interessi e legami internazionali, quali l’Europa Unita,la NATO, l’ONU etc. per un mondo sempre più unito e globalizzato ma anche timoroso di una sua autodistruzione con centinaia di testate nucleari pronte all’uso e non tutte in buone mani. Continuano però, e con selvaggia violenza, decine di guerre convenzionali e i tanti atti di terrorismo. Sono il baratro in cui l’umanità sovente precipita e si aggroviglia per poi cercare di uscirne, ma con ferite sovente insanabili e poi causa di altre guerre. L’Italia, come altre nazioni, cerca di proteggersie prevenire tale pericoli anche con l’arma antica e sempre valida che è il forte legame fra Unità Nazionale e Forze Armate. Necessità dunque che i valori di tale legame siano sempre presenti e credibili. Nel groviglio dei rapporti internazionali e degli opposti interessi, tale credibilità serve anche per ristabilire o rafforzare la pace ove imperano disordini e conflitti. Avvieneanche in questi giorni, in particolare in Iraq contro l’ISIS, ove abbiamosoldati, aerei ed elicotteri. Altri reparti sono destinati lungo i confini orientali della NATO e unità navali operano sui mari per sorvegliare potenziali nemici del nostro paese. Ma quando il sostegno all’Unita Nazionale edalle Forze Armate decade, il paese si sfaldae,di fronte al pericolo, non resta che la resa e il chinarsi al volere altrui. Il 4 novembredunque non solo perricordare i tantissimi cittadini in armi, caduti per fare la nostra nazione libera ed unita ma anche per ildovere di conservare tali valori (altrove sconosciuti o sognati) ed essere coscienti della realtà del nostro tempo. In Italia (come in altri paesi) le Associazioni d’Arma, costituite da varie categorie di ex militari e regolamentate da apposite leggi,danno da sempre continuità a tali doveri con commemorazioni ecelebrazioni di ricorrenze storiche e militari, coltivando legamifracittadini con similari esperienze militari-professionali e accogliendo nel loro ambito quanti sono a loro culturalmente vicini. Associazioni dunque ben diversedalle altre e che le amministrazioni locali, nell’ambito dei loro doveri etico-storico-istituzionali, da sempre supportanoassegnando loroanche una sede. Nella nostra Tricase, forse caso unico nella storia dei circa 8000 comuni d’Italia, tale dovere è venutodi recente a mancare. Hanno dovuto lasciare definitivamente,per lavori ai locali in concessione, prima l’associazione Combattenti e Reduci poi quella dei Carabinieri e, in questi giorni, quella dei Marinai (ANMI). Purtropposenza nessuna accettabile proposta di sedi alternative, pur non essendo certo il nostro Comune carente di idonei locali.(A Maglie l’ANMI opera in locali delle scuole, a Porto Cesareo nella sede della biblioteca comunale, in stretto legame dunqueanche con le fonti della cultura cittadina). I vessilli della storia d’Italia e di tali valori che il 4 novembre a Roma accompagnano da sempreall’Altare della Patria il Presidente della Repubblica e che a Roma al museo del Vittoriano perpetuano la memoria degli eventi del passato, a Tricase non avranno più spazio alcuno. Così ha voluto il nostro Consiglio Comunalesubito dopo aver ascoltato… l’Inno Nazionale. Avremo dunque un centro cittadinoepurato dai “militareschi orpelli” e, in conseguenza, da tanti nostri anziani (ex militari o meno)che, dopo una passeggiata in quello che da sempre è stato il loro centro, potevano trovare ricovero ed amicizia, in particolare d’inverno, proprio presso le Associazioni d’Arma. Molte cose hanno un valore venale,altre un valore etico-storico-culturale-sociale, a volte religioso, a volte… patriottico. Nel passato, per miseri trenta denari, qualcuno antepose il primo al secondo e… passò alla storia. Nel presente la nostra amministrazione, a differenza di tante altre (nella provincia di Lecce, solo i gruppi ANMI sono ben 19)sembra proprio voler passare alla storia chiedendopiù denari(per le associazioni No-Profit la legge prevede sostanziali riduzioni) e poi sfrattando del tutto anche l’ultima delle Associazioni d’Arma. Non rimane che vedere sventolare sul tetto di Palazzo Gallone il vessillo di “Comune Demilitarizzato” e sentire alcuni cantare vittoria. Forse è il “nuovo” che avanza calpestando antichi valori. Lo voglionoanche coloro che la prossima primavera saliranno, se eletti, a Palazzo Gallone e che già lavorano su loro idee e programmi?Lo vuole pure la cittadinanza composta, fra l’altro, da tanti militari in servizio o in pensione? Passando vicino al monumento dei caduti, leggendo quei tanti nomi di giovani tricasini, osservando quel fante colpito a morte e poi volgendo lo sguardo verso il mare ove nelle acque di Leuca riposano ancora nel loro sommergibile tante decine di giovani marinai, vien quasi da dire loro: “Scusate ragazzi, ma a Tricase non vi è più posto nemmeno per la vostra… memoria”.

                                                                              

INIZIA IL CAMPIONATO DI SERIE C DI PALLAVOLO MASCHILE


DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 ORE 18.30

PALAZZETTO DELLO SPORT TRICASE

FULGOR TRICASE - VOLLEY SPECCHIA

Ingresso libero

ASCOLTA L'INTERVISTA AL PRESIDENTE CASSIANO

http://www.ilvolantinoditricase.it/video.html

 

IL CALENDARIO DELLA LIBELLULA FULGOR TRICASE - Serie C Regionale 2016/17

Palazzetto dello sport Tricase - Via per Lucugnano

G

Data / ora

Squadra casa

Squadra ospite

1

30/10/16 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

SANDEMETRIO VOLLEYSPECCHIA

2

05/11/16 18:30

ASDR ARRE' FORMAGGI TURI

LIBELLULA FULGOR TRICASE

3

13/11/16 18:30

ASD VOLLEY GROTTAGLIE

LIBELLULA FULGOR TRICASE

4

19/11/16 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

TOMA CARBURANTI RUFFANO

5

27/11/16 18:30

VTT TALSANO TARANTO

LIBELLULA FULGOR TRICASE

6

04/12/16 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

S.B.V. GALATINA A.S.D.

7

10/12/16 18:30

ASD GS ATLETICO

LIBELLULA FULGOR TRICASE

8

18/12/16 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

LECCE VOLLEY

9

08/01/17 18:30

VIS SQUINZANO

LIBELLULA FULGOR TRICASE

10

15/01/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

ERREDI ASSICURAZ. TARANTO

11

22/01/17 18:30

PERLE DI PUGLIA CASARANO

LIBELLULA FULGOR TRICASE

12

29/01/17 18:30

SANDEMETRIO VOLLEYSPECCHIA

LIBELLULA FULGOR TRICASE

13

04/02/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

ASDR ARRE' FORMAGGI TURI

14

12/02/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

ASD VOLLEY GROTTAGLIE

15

19/02/17 18:30

TOMA CARBURANTI RUFFANO

LIBELLULA FULGOR TRICASE

16

05/03/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

VTT TALSANO TARANTO

17

12/03/17 18:30

S.B.V. GALATINA A.S.D.

LIBELLULA FULGOR TRICASE

18

19/03/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

ASD GS ATLETICO

19

25/03/17 18:30

LECCE VOLLEY

LIBELLULA FULGOR TRICASE

20

02/04/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

VIS SQUINZANO

21

08/04/17 18:30

ERREDI ASSICURAZ. TARANTO

LIBELLULA FULGOR TRICASE

22

23/04/17 18:30 Tricase

LIBELLULA FULGOR TRICASE

PERLE DI PUGLIA CASARANO

 

 

di Nunzio Dell'Abate

Caro Direttore,

hai proprio ragione quando affermi che “non è solo questione di soldi”.

Lo andiamo dicendo ormai da quattro anni che il dispotismo coppoliano procura danni su danni, purtroppo non sempre di facile quantificazione economica, come nel caso della delibera di affidamento diretto alla società di un Consigliere Comunale dell’incarico di istruttoria dei sinistri stradali, oggetto del Tuo ultimo editoriale.

Il danno più grave per l’intera Comunità resta il metodo di amministrare del Primo Cittadino, sempre incline a perseguire interessi non rispondenti a quelli della collettività e lontano da quella partecipazione democratica che dovrebbe connotare la gestione della cosa pubblica.

A partire dal rispetto delle procedure interne all’ente, le sole che possono condurre l’organo politico ad adottare atti amministrativi legittimi.

Su questo versante il Sindaco sovente elude le competenze degli organi comunali, quantomeno di quelli che egli sa essere dotati di autonomia di giudizio rispetto alle sue volontà.

Gli esempi di questi anni sono tantissimi.

Penso al Collegio dei Revisori dei Conti che ha dovuto più volte ribadire per iscritto le proprie prerogative di organo di controllo interno, giacché si evitava di sottoporre alla propria attenzione atti e documenti, ovviamente quelli che già si sapevano essere illegittimi e/o forieri di danno erariale. Le denunce alla Corte dei Conti da parte dei Revisori sono state, anche in tal caso, l’extrema ratio.

Penso alla scellerata convenzione per l’esercizio delle funzioni associate con il Comune di Tiggiano, caso emblematico del tentativo di forzare la mano pur di approvare un atto che si sapeva essere privo dei pareri preventivi richiesti dalla legge, in primis quello dei Revisori dei Conti. Risultato è stato l’annullamento delle delibere da parte del Giudice Amministrativo con condanna del Comune alle spese di giudizio, nell’attesa che la Corte dei Conti le recuperi -come accaduto per la condanna di giorni addietro di Sindaco, Assessori e funzionario- dai responsabili del relativo danno erariale. Il confronto preventivo, che pure cercammo faticosamente di promuovere in Consiglio anche in quella occasione, portò solo alla derisione del sottoscritto, tacciato dal Sindaco di essere un “omnisciente illuminato”…

Ancora più a ritroso, penso alla nefasta delibera di affidamento diretto a terzi dell’incarico di consulenza per il PUG con determinazione addirittura del compenso. Altro annullamento disposto dal TAR ed altra condanna del Comune alle spese legali e di conseguenza altra denuncia dell’intera Giunta alla procura contabile da parte dei Revisori.

Anche in questo caso potremmo chiederci: “e il dialogo?”

Il cortocircuito della comunicazione interna, quindi, non riguarda purtroppo solo i rapporti con il Comandante della Polizia Locale, come il Tuo editoriale farebbe emergere, ma permea in realtà tutte le dinamiche interne all’ente che non siano quelle riconducibili ai soliti yesman.

Ecco allora che l’interrogativo che giustamente poni in prima battuta, ossia se non era possibile un confronto preventivo rispetto a un atto che interessava il Corpo di Polizia Locale, trova la sua chiara risposta nel fatto che anche per quella delibera, come per tante altre, non veniva richiesto il parere del Comandante e neppure il suo coinvolgimento in fase istruttoria e ciò per la stessa ragione per cui non si chiedono i pareri ai Revisori o vengono bypassate le procedure di legge o rifiutato con dispregio ogni dialogo con la minoranza.

Nella mia veste di Presidente della Commissione Regolamenti, peraltro, ho avuto modo di appurare che sistematicamente i testi di provvedimenti che riguardano la Polizia Locale giungono all’attenzione della Commissione senza il dovuto coinvolgimento preventivo del Responsabile del Settore.

Perfino quando è la legge a prescrivere la necessità della “proposta” dei Responsabili dei Settori, la Giunta adotta atti in assenza di essa salvo poi, quando il Comandante segnala l’anomalia, tornare indietro per richiederla in maniera postuma a formale “sanatoria” di quanto già deliberato, disattendendola in definitiva nella sostanza senza addurre motivazione alcuna.

Ciò è accaduto di recente pure per la programmazione del fabbisogno del personale, allorquando il Comandante “proponeva” -seppur dopo espressa diffida di acquisizione del suo parere- di reclutare quattro vigili per i servizi di viabilità in strada, considerato il pensionamento negli ultimi tre anni di ben sei unità ossia più di un terzo dell’intero Corpo di Polizia Locale. Analoga istanza avanzata anche da noi della minoranza, con invito al confronto ed alla riflessione sulla inutilità di un’altra cat. D in quel Settore.

Niente da fare, la Giunta, all’indomani della pubblicazione della sentenza di condanna che la riguardava, reclutava, nel giro di pochissimi giorni, un nuovo Ufficiale della stessa categoria del Comandante...

Ancora una volta, l’interesse perseguito non coincide con l’interesse di utilizzare quelle risorse per l’assunzione di unità operative per strada, di cui la Comunità ha urgente bisogno.

Ancora una volta la proposta di dialogo impatta contro un sordo monologo!

Finché chi amministra non sarà disponibile ad accettare le regole del gioco democratico, restano due strade: o l’intervento della magistratura, nel ruolo suppletivo che evidenziavi nell’editoriale, oppure quella di voltarsi dall’altra parte e far finta di nulla.

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