di Alessandro DISTANTE
In questo numero abbiamo voluto fare un approfondimento sui parcheggi a pagamento. Abbiamo passato in rassegna le scelte “politiche” sulla collocazione delle strisce blu (parcheggi a pagamento) e quelle bianche (con disco orario); abbiamo dato spazio alle strisce “sociali”, quelle cioè che sono riservate a particolari categorie quali i portatori di disabilità oppure che hanno particolari necessità come genitori di piccoli oppure donne gestanti. Già in precedenza questo giornale aveva trattato delle questioni della viabilità, del traffico e dei “costumi” ed abitudini degli automobilisti.
Al fondo, la convinzione che una Città è bella ed attrattiva, anche in termini turistici, se si vive bene. Ed allora l’altra faccia della medaglia di ogni questione di soste per parcheggi, siano essi blu oppure bianchi, è quello dell’uso smisurato delle auto. Una politica di disincentivazione all’uso delle auto passa certamente attraverso interventi afflittivi quale può essere anche il prevedere parcheggi a pagamento con tariffe elevate (specialmente nelle zone prossime al centro storico), ma passa soprattutto attraverso un cambio di mentalità. Sempre più le Città si orientano a vietare l’accesso al centro attraverso zone pedonali oppure e, quanto meno, attraverso Zone a Traffico Limitato.
Il formare e l’educare i cittadini a condividere e salvaguardare il bello ed il ben-essere si può estrinsecare in vari modi, a partire dall’uso delle auto e dei parcheggi a pagamento fino … al ritiro della spazzatura.
Pubblichiamo in questo numero il Comunicato dell’Amministrazione Comunale che, oltre a fornire un dato incoraggiante sulla percentuale di raccolta differenziata (quasi il 70%), annuncia un’ulteriore iniziativa nella direzione del potenziamento di tale forma di raccolta. Il Comune chiede la collaborazione dei cittadini ma, al contempo, annuncia controlli quotidiani, da parte degli addetti ai lavori, sulla conformità o meno dei rifiuti a seconda della loro tipologia (organico, carta, vetro,…). Il tutto nella prospettiva di educare al vivere bene ed il Comune non si limita ai controlli ma fornisce un aiuto: la possibilità di scaricare gratuitamente una app che risolve i “drammatici” dubbi su come classificare -e quindi distribuire- i tanti rifiuti che produciamo quotidianamente.
Parcheggi e spazzatura, due questioni “quotidiane” che, come vogliamo dimostrare, implicano scelte politiche o, almeno, di politica economica ed ambientale. Aspetti che sembrerebbero di dettaglio, se non addirittura marginali, ma che rientrano, a pieno titolo, nel nobile obiettivo di spingere alla partecipazione attiva e responsabile. Educare, anche attraverso queste scelte “piccole”, ad una partecipazione attiva a livello più propriamente e direttamente politico: siamo alla vigilia di una importante competizione elettorale e il timore che alle urne vadano in pochi è altissima, visti i precedenti e vista quasi l’indifferenza con la quale è passato il primo comizio a Tricase (Sgarbi in piazza Pisanelli).
Ed allora: diventa prioritario educare ed educarsi ad essere cittadini attivi a partire dal dove si parcheggia, dal come si differenzia la spazzatura, fino a scegliere di partecipare al voto e alla politica.
Tricase- Dal 1° giugno arriva la tolleranza zero per gli errati conferimenti dei Rifiuti.
Il Comune di Tricase chiude il 2023 con una media del 67,58% di raccolta differenziata, con punte oltre il 70% in diversi mesi dell’anno.Per guardare con rinnovata fiducia al futuro occorre, adesso, migliorare la qualità del rifiuto prodotto, facendo particolare attenzione alle regole di corretto conferimento che permettono di limitare al massimo la presenza di impurità, vale a dire di elementi estranei alla singola frazione al momento dell’arrivo ai diversi impianti di selezione.
Per questo motivo, a partire dal 1° giugno partirà la tolleranza zero nei confronti degli errati conferimenti, con gli operatori ecologici di Gial Ambiente, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana nel Comune di Tricase, che apporranno un adesivo di non conformità nel caso di irregolarità al momento dell’esposizione dei rifiuti.Ad esempio la carta (riviste, giornali, cartoni, contenitori in Tetrapak del latte o dei succhi di frutta, ecc.) ed il vetro (vasetti, bottiglie prive del tappo, ecc….) vanno conferiti direttamente nel mastello senza alcun sacchetto. L’organico (avanzi di cibo, scarti di frutta e verdura, lische di pesce, ecc…) va messo in buste biodegradabili e compostabili. La plastica e metalli (flaconi di detersivi, bottiglie in plastica, polistirolo, ecc…) vanno conferiti in buste trasparenti o semitrasparenti.
Nei cosiddetti rifiuti non riciclabili o indifferenziati sono inclusi tutti quegli oggetti che non possono essere riciclati (cd/dvd, penne/evidenziatori, pannolini/pannoloni, gusci di molluschi e crostacei, ecc) e va conferito con buste trasparenti o semitrasparenti.
ATTENZIONE è vietato l’uso di sacchi neri per qualsiasi tipo di rifiuto.
Qualora gli operatori ecologici dovessero riscontrare un non corretto conferimento applicheranno l’adesivo di non conformità ed il rifiuto non verrà ritirato. In questo caso, l’utente dovrà rientrare il proprio rifiuto all’interno della propria abitazione, differenziare correttamente e conferire nuovamente le diverse frazioni rispettando il calendario di raccolta. Contemporaneamente, il nucleo
della Polizia Locale svolgerà una serie di controlli incrociati sul territorio: i cittadini che continueranno a reiterare errori di conferimento dei rifiuti verranno sanzionati secondo quanto previsto dalla normativa.
<<È arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti in materia di raccolta differenziata, non solo in termini di percentuale, ma anche di qualità del rifiuto che portiamo ai vari impianti di selezione o in discarica – spiega il Sindaco del Comune di Tricase, Antonio De Donno – C’è bisogno dell’impegno di tutti per migliorare nella cura dell’Ambiente in cui viviamo da cui scaturiscono un maggiore benessere psicofisico dell’individuo; un adeguato decoro urbano che si trasforma in crescita di attrattività della nostra città per i turisti; un beneficio economico per il singolo e per la collettività perché aumentare la percentuale di raccolta differenziata ci permette di evitare l’applicazione dell’ecotassa regionale, un ulteriore aggravio sulle tasche dei cittadini>>.
Per aiutare ulteriormente l’utente a dirimere ogni dubbio sulla raccolta differenziata, il Comune di Tricase entra ufficialmente a far parte del circuito Junker, l’app per la raccolta differenziata che ogni giorno aiuta 3 milioni di italiani a gestire in modo corretto e sostenibile i propri rifiuti. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di dare una svolta digitale al sistema di raccolta dei rifiuti, adottando questa applicazione, il cui uso, per i cittadini di Tricase, sarà gratuito. Una volta scaricata, l’app è in grado di riconoscere tutti gli imballaggi dal codice a barre e indicare in tempo reale come vanno conferite le singole parti. Su Junker sono poi disponibili, tra l'altro, i calendari sempre aggiornati dei ritiri e le mappe dei punti di raccolta. Tutte le informazioni sono geolocalizzate e disponibili in 12 lingue.
<<Dopo la riduzione ad un solo giorno di ritiro del non riciclabile nel calendario di raccolta, a partire dal 2021, ora siamo chiamati ad una nuova svolta – sottolinea il presidente della Commissione Ambiente, Rocco Martella – Occorre migliorare la qualità dei rifiuti che portiamo in discarica o agli impianti di selezione al fine di ridurre i costi di smaltimento e realizzare una raccolta differenziata più pura. Per raggiungere questo risultato ricorreremo ad una duplice strategia: da una parte l’informazione ai cittadini con affissioni statiche e l’introduzione dell’app Junker; dall’altra un’azione di controllo coordinata da parte degli operatori ecologici e della Polizia Locale per educare i responsabili di errati conferimenti che inficiano quanto di buono fatto dalla maggioranza della popolazione>>.
<<Oggigiorno diventa di fondamentale importanza garantire un’alta qualità dei rifiuti prodotti sul territorio comunale che non può trascendere dal rispetto delle regole di corretto conferimento per ogni singola frazione – afferma il responsabile comunale, architetto Alessandro Macchia –Migliorando questo dato, e quindi anche le percentuali complessive di raccolta differenziata, possiamo garantire una maggiore tutela dell’Ambiente ma anche ottenere maggiori contributi ambientali da parte dei Consorzi del CONAI per il recupero dei rifiuti di imballaggi (carta, plastica vetro, ecc..). Più riusciamo a recuperare tali frazioni e più riusciamo ad ottenere contributi dai suddetti Consorzi. Nell’anno 2023 il Comune di Tricase è riuscito ad incassare più di 300.000 euro da tali contributi>>. <<Con un’adeguata campagna di comunicazione e di informazione puntiamo ad accrescere la consapevolezza del cittadino davanti alle problematiche ambientali e a ridurre/eliminare gli abbandoni illeciti. Difatti da alcuni mesi, l’abbandono dei rifiuti da parte dei privati cittadini è divenuto penalmente perseguibile - sostiene la Comandante della Polizia Locale, dott.ssa Anna Grazia Bello - Pugno duro nei confronti dei responsabili di tale condotta. Ad oggi sono stati elevati diversi verbali al fine di contrastare tale fenomeno sul territorio comunale anche con l’ausilio delle fototrappole in dotazione>>.Per ogni informazione, segnalazione o prenotazione ritiro ingombranti sono attivi i seguenti numeri:
800303333 (solo da rete fissa); 3701037842 (da rete mobile e WhatsApp
Tricase Porto- Non è stata detta ancora la parola fine alla vicenda di villa Sauli (meglio conosciuta come Ecomostro).
Il TAR di Lecce, nei giorni scorsi, ha esaminato il nuovo ricorso proposto da uno dei comproprietari della Villa (al quale non era stata notificato l’ordinanza di demolizione) ed ha deciso di fissare l’udienza per la finale decisione per il 20 novembre 2024.
Ovviamente, fino a quella data e poi fino alla decisione, non si potrà dare corso alla demolizione.
Quindi un nuovo stop alla volontà del Comune, che si è costituito in giudizio a difesa delle sue ragioni e quindi sostenendo la legittimità dell’ordine di demolizione
di Giuseppe R. PANICO
Il recente “report “sulla storia patria del nostro PUG (Vol. n 13) seguito da quello sul “Parco Otranto- Leuca e Bosco di Tricase” (Vol. n 15) evidenziano ancor più la continuità di una politica basata su opportunismo e continui ritardi. Lobbismo e Familismo Amorale da parte degli elettori e Populismo e ricerca del Consenso da parte degli eletti, sembrano ancora l’efficace collante di uno stile amministrativo che, favorito da burocrazia senza eguali e frammentazione delle responsabilità, parla di sviluppo ma, di fatto, lo ostacola o lo ritarda.
La recente proiezione al cinema Moderno del docufilm “S. Cesarea, Splendore e Disperazione” di A. De Giuseppe, con folta e interessata presenza di pubblico, nell’ evidenziare vicende storiche, amministrative e territoriali di tale vicina località costiera e delle sue terme, non può che portarci a riflettere anche su politica e sviluppo locali. In particolare, su discontinuità amministrative, carenze programmatiche e inopportune scelte che ne sono spesso derivate.
La attuale decadenza di S. Cesarea, pubblicizzata col docufilm anche su circuiti esteri, sembrerebbe ormai evidente, visto che le terme non sono più attrattive come prima, il turismo culturale rimane marginale e quello costiero preferisce (come spesso succede da noi per gli stessi Tricasini), altri lidi più attrezzati (in particolare per la nautica). Senza poi trascurare i vincoli territoriali e burocratici dovuti al parco “Otranto-Leuca e Bosco di Tricase”, che, dopo quasi venti anni dalla sua istituzione, non ha ancora una approvazione definitiva e dunque una chiara linea di azione.
Una situazione che dovrebbe indurre anche la politica di Tricase e la cittadinanza tutta a più riflessioni, nell’ottica di auspicabili dibattiti e proposte concrete sul tanto atteso PUG, anche per le nostre due marine e la maggiore economia e benessere che potrebbero derivarne ed espandersi su frazioni e vicinato (albergo diffuso etc.). Proposte che, in carenza di economia produttiva e cultura d’impresa (se non di Stato e servizi e di una sofferente Zona Industriale), possano portare a frenare una decadenza, ormai evidente anche da noi, nelle tante famiglie sostenute da pubblici contributi, nelle tante case inutilizzate, abbandonate incomplete o in vendita, nella marginale urbanistica ed ora anche nel timore che la prossima realizzazione di un nuovo vasto complesso ospedaliero in zona Maglie-Melpignano possa ridurci il prezioso apporto economico e sanitario derivante dal nostro ospedale.
A seguito del docufilm, si è accennato come la decadenza di S. Cesarea sia dovuta anche alla assenza di un porto e dunque di un determinante ramo della economia turistica e costiera. Basta pensare allo sviluppo di Otranto e Gallipoli; come anche di Leuca che, pur non avendo spiagge, come anche noi e S. Cesarea, ha avuto, grazie al vasto porto turistico, un deciso sviluppo economico.
Una linea programmatica per il nostro PUG, auspicabilmente da sviluppare dunque verso e sulla costa, anche contraendo/limitando qualche vincolo del Parco e valorizzandone le potenzialità. Purtroppo, l’assenza nel Consorzio di gestione di qualsiasi componente di Tricase, pur facendone parte con un vasto territorio, ci riduce ad essere un “membro minoritario” e con un “…Bosco di Tricase” ridotto a ben poco.
Aumentare dunque le nostre potenzialità nautiche (Tricase Porto e Marina Serra) grazie ad una più efficace gestione e manutenzione di specchi d’acqua e, in particolare, delle infrastrutture portuali e adiacenti aree a secco, ora danneggiate dal mare, dalla protratta inazione manutentiva e da recenti (e ripetute) improvvide scelte, verrebbe anche incontro alle professionalità legate al mare sviluppate, ormai da diversi anni, in un nostro istituto scolastico, ma senza adeguato sbocco locale. Considerati i grandi porti turistici già nelle vicinanze, basterebbero intanto interventi già possibili quali: dragaggio, porti a secco, aree di stazionamento, ampliamento ormeggi etc. Più che per il piacere di andare per mare, per il dovere di non svilirci economicamente ancor più.
Con deliberazione n. 94 del 2 maggio la Giunta Comunale ha approvato il progetto esecutivo per attivare una richiesta di finanziamento per lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’immobile comunale sito in Via Erriquez a Depressa da destinare a Casa Alloggio per anziani.
Il costo preventivato dell’intervento è di un milione di euro.
L’obiettivo è quello di intercettare i fondi PR Puglia FERS-FSE 2021/2027 di cui all’Avviso pubblico della Regione Puglia.
Lo stesso immobile (ex edificio scolastico) ha già visto un intervento per la realizzazione di un centro diurno per anziani con annessa attività di prevenzione di malattie neurodegenerative già completato ed in fase di avvio mediante la creazione di un protocollo di intesa con l’Ospedale Cardinale Panico; nell’ambito di quell’intervento una porzione dell’immobile è stato destinato allo studio e allea prevenzione di quelle malattie neurodegenerative.
Allo scopo di arricchire i servizi offerti e di completare la struttura socio-sanitaria, l’Amministrazione comunale ha chiesto di modificare il progetto approvato con una precedente deliberazione prevedendo la realizzazione di casa-alloggio per anziani.
L’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo ha rilasciato il parere di competenza e quindi il Comune ha approvato il progetto esecutivo.
ACCADE IN COMUNE
Progetti utili
La Giunta Municipale (deliberazione n. 97 del 2 maggio) ha approvato i progetti utili alla collettività per l’anno 2024/2025.
“Progetti Utili” sono quelli nei quali verranno impiegati i percettori del Reddito di Cittadinanza. I Comuni, come Tricase, per poter impiegare detti soggetti devono predisporre ed approvare dei progetti.
Da qui la deliberazione della Giunta che ha approvato i seguenti progetti utili alla collettività (PUC): “Bene comune”; “Virdis – curiamo il nostro verde”; “Pulizia uffici comunali”; “Valorizziamo il patrimonio culturale”. I Progetti dovranno terminare entro il 31 dicembre 2025.