di Alessandro Distante Quando uscirà questo numero sarà già passata quasi del tutto la Settimana che,

per i cattolici, è Santa. Una Settimana di sofferenza, di attesa e, poi, di gioia.

Sono stati d’animo universali ed è per questo che, al di là dell’aspetto religioso, questa Settimana è vissuta

con grande coinvolgimento da parte di tutti. La sofferenza dei nostri tempi è emblematicamente raffigurata

nel triste spettacolo dei nostri ulivi bruciati dalla Xylella, un paesaggio offeso incapace di offrire quella pace

che solo una passeggiata tra gli ulivi ci regalava.

L’attesa è quella dei tanti giovani che vogliono vedere una prospettiva per la loro vita; è quella dei genitori che

attendono il ritorno dei loro figli che sono fuori per motivi di lavoro o di studio;

è quella degli immigrati che attendono di conoscere il loro futuro e la terra di destinazione.

La gioia è poi quella di ritrovarsi in famiglia per gustare i bambini che si stupiscono nel trovare il regalo

nell’uovo pasquale, sempre inutile ma pur sempre una sorpresa.

La gioia è quella di scambiarsi gli auguri, non solo per tradizione, ma anche per sentirsi vicini.

E’ in questa convinzione che la Redazione formula ai Lettori i migliori Auguri.

Buona Pasqua!

 

 

 

 

“Aspettando il Festival Armonia... i luoghi del gusto!”

Mercoledì 19 Aprile 2017 – ore 20.00

Farmacia Balboa - Tricase - Piazza Pisanelli, 24

 “Strade Negre”

di Davide Morgagni

(Musicaos Editore)

reading con Davide Morgagni e Valentina Sciurti, su musiche di Alva Noto

interviene Luciano Pagano (Musicaos Editore)

Mercoledì 19 Aprile 2017, alle ore 20.00, a Tricase, presso la Farmacia Balboa (Piazza Pisanelli, 24), si terrà la presentazione/reading del nuovo romanzo di Davide Morgagni, “Strade negre”, edito da Musicaos Editore. Davide Morgagni e Valentina Sciurti (Therasia MC) terranno un reading dal romanzo, su musiche di Alva Noto.

Personaggi in cerca di lavoro, in cerca di cibo, in cerca di sesso, in cerca di umanità, esistenze che si giocano a testa o croce; suore, arcivescovi, mendicanti, momunenti, smog: “Castel Sant’Angelo m’appare rossiccio nel fresco tramonto romano questa sera, tutto è crepuscolo, tutto è Trastevere, e minaccia tramonti all’infinito. Io me ne sto in silenzio, pelleossa, col cuore dell’Impero che continua a palpitarmi dentro, a pomparmi di bianchitudini, dimentico per un istante gli etruschi e fisso Roma dalla finestra, nel traffico – Roma scheletrica succhiamarmi – Roma vegetale – Roma crocifissa – Roma comatosa – dolce morte a leggerne il prezzo – partono ancora altri applausi e intuisco che la lezione ci è stata data – la tortura è finita.”.

“Strade negre” è un canto ininterrotto che si snoda per esperienze, affabulazioni, chilometri, bestemmie, sonore risate e abissi vertiginosi.

“Noi ci siamo spezzati, i vulcani eruttano ubriachi stracarichi di lamenti, e noi chissàchi, noi negri forse, col nostro impossibile, i nostri boschi e membri e schiume, con le nostre scimmie pesanti, noi risaliamo indemoniati incontro alle foci per farci un tiro fra milleonde, distrutti, squarciati, strafottenti, avanziamo decisi, drastici, dicendo addio all’amore, mai quieti nello splendore mai quieto… noi col nostro burrascoso desiderio d’approdare altrove, non contro, ma oltre, noi così carichi di teorie e sigarette, noi dementi, mai rabbiosi, noi magri e squattrinati, noi costruttori di ordigni e rotte, noi che puntiamo il dito negro, noi chissà chi, noi ce la ridiamo”

Sono la Roma e la Lecce e Parigi a far da sfondo alle vicende del nuovo romanzo di Davide Morgagni, “Strade negre”, un nuovo colpo inferto alla lingua, alla sintassi, alle buone maniere. Romanzo visionario, perché totalmente incollato alla superficie febbrile di ciò che descrive, attuale e immanente, perché racconta la realtà e la crea mentre essa stessa accade sotto i nostri occhi.

Dopo avere esordito nel 2014 con il romanzo “I pornomadi” (Musicaos Editore), ritorna con una nuova storia.

Davide Morgagni nasce a Lecce, nel 1977. Si laurea in Filosofia. Autore, regista e attore delle pièce teatrali: “Todo el amor” da Pablo Neruda, “Riccardino III” da William Shakespeare, “Il Dottor Mefisto” da Christopher Marlowe, “Penelope a New York” da Joyce a Lorca. Autore del romanzo “I pornomadi” (Musicaos Editore, 2014). Dal 2015 collabora con la compagnia di danza sperimentale THERASIA MC.

Info
www.musicaos.org
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tel 0836.618232

Un sogno coltivato per mesi, quello di correre questa maratona, costato sacrifici ed allenamenti costanti, sotto la pioggia, al freddo pungente, o sotto il sole cocente, chilometro dopo chilometro, che però non ti ferma perché si guarda avanti, al traguardo sempre più vicino, perché questa è la tua personale sfida. Dal Salento al cuore della Francia per vivere un sogno e un’emozione lunghi 42,195 chilometri e urlare al mondo zzzzaaaannnn.

Il 9 Aprile un bel gruppo di Tricasini (Biagio Riso, Roberto Zocco, Gianluca Ciardo, Mario Petracca, Gino D'Aversa, Rocco Esposito), spinti dalla comune passione, insieme ad altre 57 mila persone provenienti da tutto il mondo hanno concluso la gara nel suggestivo scenario a tratti romantico di Parigi, dove con le braccia e lo sguardo rivolti al cielo hanno tagliato il tanto agognato traguardo.

Quella di Parigi, infatti, non è una maratona come le altre. Uno dei percorsi più veloci al mondo, dove i più grandi campioni della disciplina si sono cimentati con partenza e arrivo a ridosso dell’arco del trionfo all’inizio del famoso viale degli Champs-Élysées. Alla fine grande festa sotto il cielo della capitale Francese, tra stanchezza, abbracci e risate. Negli occhi e nel cuore i ricordi e le emozioni di un viaggio reale e virtuale, di aver scritto pagine indimenticabili della propria storia e di un romanzo infinito chiamato maratona

Madre Teresa ...La matita di Dio  

IL MUSICAL

Sabato 22 e Domenica 23 aprile 2017

Teatro Parrocchiale Chiesa Nuova di Sant'Antonio TRICASE

Guarda le prove...la presentazione del musical

Vai alla sezione VIDEO

Leggendo attentamente tutte le varie evoluzioni in merito alla candidatura a Sindaco del centrosinistra Tricasino,

mi permetto di fare alcune considerazioni esprimendo il mio punto di vista e vi sottopongo una domanda:

E’ davvero possibile che dopo tanti anni, di governo cittadino il centro sinistra Tricasino non riesca

ad esprimere un candidato Sindaco?

Il continuo riferimento a ‘’politici’’, o addirittura candidati a Sindaco di provenienza esterna

un po’ dovrebbe far riflettere sul livello dell’attuale classe dirigente.

Avendo una mentalità artigiana vi sottopongo una riflessione:

è motivo di orgoglio per un artigiano vedere un suo collaboratore, dopo alcuni anni di apprendistato,

riuscire nell’impresa di mettersi in proprio, grazie sia alle proprie capacità ma soprattutto agli insegnamenti del ‘’maestro’’.

Riportato alla politica, la situazione attuale è dovuta all’incapacità del ‘’maestro’’ di insegnare?, o all’incapacità degli apprendisti di apprendere?

Corrado Elia

(da sempre elettore di centro sinistra)

ALIBI teatro: a Tricase torna PUNTO AL CAPO

Il teatro non ha età, IV edizione dedicata ai giovani e al territorio

teatro, cinema e un laboratorio per i più piccoli fra le novità 2017

21 aprile -8 settembre - Tricase

Per il quarto anno consecutivo, torna a Tricase PUNTO AL CAPO, la rassegna teatrale diretta da ALIBI artisti liberi indipendenti realizzata con il sostegno di fUnder 35 l’impresa culturale che cresce e Fondazione con il Sud in partnership col Teatro Koreja di Lecce, in collaborazione con Città di Tricase.

 ALIBI, infatti, risulta vincitrice del Progetto Cre.Sce, presentato nell’ambito di fUnder 35, programma sperimentale dedicato alle associazioni e alle imprese giovanili, impegnate in campo culturale, con l’obiettivo di accompagnarne lo sviluppo. Il progetto, nello specifico, punta a far crescere le competenze e la proposta culturale sul territorio, facendo crescere, di conseguenza, anche la sensibilità artistica del giovane pubblico.

Ad affiancare ALIBI, il Teatro Koreja di Lecce affermato centro di produzione teatrale, che coadiuverà l’intero percorso con una partnership trasversale all’intero progetto, puntando sulla formazione, sulla creazione di nuove sinergie artistiche e sull’educazione ai diversi linguaggi teatrali di un nuovo e più giovane pubblico.

IL TEATRO NON HA ETÀ, questo il sottotitolo della rassegna che attraverso la cultura punta anche a valorizzare e rafforzare l’attrattiva turistica del patrimonio culturale e naturale quali valori di coerenza necessari alle giovani generazioni.

A partire da venerdì 21 aprile, infatti, alcuni dei luoghi storici più belli e suggestivi di Tricase prenderanno vita grazie alla magia e alla forza del teatro: dall’Atrio seicentesco di Palazzo Gallone con la splendida Sala del Trono, fino a Piazza Don Tonino Bello, senza tralasciare la Chiesa dei Diavoli, una struttura a pianta ottagonale che la leggenda vuole essere stata costruita verso la fine del Seicento per volere di Belzebù in persona, immersa nella natura del Parco Otranto-Leuca.

[…] Punto al Capo è un segno di ottimismo e di fiducia verso la nostra terra. Un punto e a capo, un capoverso, un nuovo rigo che ha bisogno di essere scritto – sostiene Gustavo D’Aversa, direttore artistico di Alibi - Nel 2013 Punto al Capo cominciava come una scommessa. Oggi, alla quarta edizione, quella scommessa sembra vinta grazie alle compagnie ospitate, al Comune di Tricase e, soprattutto, grazie al pubblico. Anche noi siamo cresciuti e per questa edizione realizzata con la collaborazione del Teatro Koreja e di Funder35, abbiamo dedicato ai giovanissimi uno sguardo più ampio, convinti che la magia del teatro vada coltivata […] E allora, benvenuti dove il teatro non ha età. Benvenuti a Punto al Capo 2017 […]

Ad inaugurare PUNTO AL CAPO, venerdì 21 aprile Alibi teatro con SKYLINE spettacolo con la drammaturgia di Walter Prete e la regia di Gustavo d’Aversa: un percorso di Inner Skyline, fra le mani e le pietre, gli occhi e il mare di un paesino del sud, meta obbligata, dove fra paesaggio interiore e paesaggio esterno c'è una continuità che non ci si aspetta. Venerdì 16 giugno sarà la volta di CROCE E FISARMONICA di Armamaxa Teatro, un racconto teatrale dedicato a Don Tonino Bello con Enrico Messina e le musiche dal vivo Mirko Lodedo, vincitore ai Teatri del Sacro 2013.

Il 21 luglio in scena PALADINI DI FRANCIA, il pluripremiato spettacolo di Koreja scritto da Francesco Niccolini per la regia di Enzo Toma. La storia tragi-comica dei Paladini di Carlo Magno, dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle. Un racconto senza tempo, reso attuale attraverso il gioco del teatro nel teatro. Rinaldo, Astolfo, Bradamante, Fiordiligi e Orlando: i personaggi, come pupi, ritornano in vita, ognuno diverso dall'altro, raccontando la guerra, l'amore, il destino e la ricerca quotidiana della propria dignità in un viaggio meraviglioso e poetico. Venerdì 18 agosto ATTI DI GUERRA. UN ANGOLO DI BUIO. LA REGOLA DEL BRANCO della Compagnia Guinea Pigs uno spettacolo sulle guerre contemporanee nascoste e invisibili: il social-bullismo, il corpo della donna come territorio di conquista, sono i temi di questi due testi originali. Conclude la rassegna Alibi Teatro che l’8 settembre mette in scena MOMO. LO SFRATTO: la casa di un artista scomparso da tempo e un presente legato alle logiche del profitto, in un gioco di rilanci senza sosta in cui i conti, tra guadagni e perdite rischiano di saltare. Partendo dalla vicenda di Palazzo Comi a Lucugnano, una storia contemporanea e universale.

Ma tante sono le novità dell’edizione 2017che quest’anno affianca al consueto cartellone di prosa destinato al pubblico adulto, una sezione multidisciplinare dedicata a bambini e ragazzi.

Punto al Capo KIDS, una mini rassegna nella rassegna con quattro appuntamenti pensati per i più piccoli e le loro famiglie: il 27 maggio in scena SECONDO PINOCCHIO lo spettacolo della Compagnia Burambo' in cui Pinocchio, un burattino di legno a figura intera, racconta alcune parti della sua storia e ne porta in scena altre, avvalendosi di una controfigura: una marionetta di legno con articolazioni snodabili. Un doppio di Pinocchio con cui parlerà in segreto come davanti allo specchio.

Il 24 giugno sarà la volta di GIARDINI DI PLASTICA, lo storico spettacolo di Koreja  in cui  luci, suoni e colori accompagnano lo spettatore in mondi magici dove, con la fantasia, gli oggetti di plastica trovano nuova vita e sono extraterrestri, samurai, fate, angeli. L’8 luglio sarà la volta di STORIA D'AMORE E ALBERI di Inti/Thalassia. Lo spettacolo scritto da Francesco Niccolini per Luigi d’Elia è il racconto di nuvole perdute, cieli e montagne. Ma soprattutto, è il racconto di un grande uomo, piccolo giardiniere di Dio, della sua poetica resistenza e della sua ostinata generosità. E’ il racconto dell’uomo che piantava gli alberi. Ultimo appuntamento il 5 agosto con Fabrizio Campo e  CON-TATTO in cui il circo, il teatro di strada e la poesia sono gli elementi chiave di uno spettacolo ironico e tagliente, che racchiude in sé l’essenza del gioco in un’alternanza di numeri tecnici e momenti esilaranti. Clave, cappelli, sciabole e sfere, uno spettacolo che viene tutte le volte reinventato grazie all’interazione con gli spettatori.

Altra novità 2017, Punto al Ciak un cineforum realizzato in collaborazione con Edoardo Winspeare, Michela Santoro di Libreria Idrusa e Patrizia Di Paola, che vede in programmazione cinque film tratti dalla grande letteratura per ragazzi, alla scoperta di quella magia chiamata cinema in grado di trasformare le parole in immagini: il 18 giugno IL SIGNORE DEGLI ANELLI, 2 luglio IL G.G.G., 16 luglio ARTHUR E IL POPOLO DEI MINIMEI, 3 settembre HARRY POTTER e 17 settembre FANTASTIC MR. FOX.

Punto al Campus, un laboratorio teatrale quotidiano dal 12 giugno al 14 luglio, in collaborazione con Meditinere e Sac Porta d'Oriente. Immersa nella natura del Parco Costiero Otranto–Leuca la Chiesa dei Diavoli ospiterà il campus teatrale eco-pedagogico diretto da Alibi Teatro che, attraverso la natura, il gioco teatrale e i racconti, intende tutelare l’infanzia come uno spazio magico, da custodire gelosamente per tutta la vita.

UFFICIO STAMPA

Biglietto intero euro 7 – ridotto (under 12) euro 5

Punto al ciak ingresso unico euro 4

Info e Prenotazioni al 329.1271425 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

I posti a sedere saranno assegnati in ordini di prenotazione. Biglietti in vendita dalle 19.00 presso lo spazio di riferimento del singolo evento. In caso di condizioni meteo avverse, gli spettacoli si terranno presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone.

 

PLAY FOR LIFE. Giocare per la vita è una manifestazione/evento organizzata dall’Associazione di Volontariato Lorenzo Risolo – ALR Onlus, con sede a Trepuzzi, per portare sul territorio salentino un forte ed importante messaggio di solidarietà.

MISSION: ALR Onlus è un’associazione che opera sul territorio dal gennaio del 2014 con l’intento di raccogliere fondi per finanziare i diversi progetti attivi a favore dei bambini affetti da malattie tumorali, e ricoverati presso Reparto di Onocoematologia Pediatrica dell’Ospedale “G. Panico” di Tricase. L’evento organizzato punterà, proprio attraverso il coinvolgimento della popolazione dell’intero territorio, a raccogliere i fondi necessari per dare una risposta concreta per la cura della malattia dei bambini.

L’EVENTO: si articolerà in tre momenti, due preparatori promozionali con incontri con scuole e associazioni del territorio, e conferenze stampa con giornalisti delle testate radio-televisive e della carta stampata, amministratori e aziende. E uno conclusivo che si concretizzerà con una partita di calcio solidale con due squadre formate da personaggi televisivi del panorama nazionale e locale. Si esibiranno prima della partita, durante l’intervallo, ed alla fine del match calcistico scuole di danza locali e provinciali e gruppi sportivi.

DATA e LUOGO DELL’EVENTO: sabato 27 maggio 2017 – C/O Stadio Comunale “S. Vito” di TRICASE (LE) – dalle h 19 alle h 23 l’intero ricavato sarà destinato ai progetti portati avanti da ALR Onlus –

Associazione di Volontariato Lorenzo Risolo.

PERSONAGGI COINVOLTI: Due le squadre che scenderanno in campo per giocare la Partita per la Vita. Nazionale Calcio Tv, capitanata dal GABIBBO, con Moreno Morello, Capitan Ventosa, Baz, Gianpaolo “Vespa” Fabrizio, Nando Timoteo, Gimmy Ghione, Fargetta ecc, contro Comici Pugliesi, capitanati da Mauro Pulpito, con Scemifreddi, Party Rock Salento, Tommy Terrafino (Made in Sud), Antonio Stornaiolo (Toti e Tata)

PATROCINIO: Comune di Tricase

PROMOZIONE: Spot pubblicitari radio-televisivi, comunicati stampa, video promozionali,  materiale pubblicitario, conferenza stampa, articoli e servizi tv.

di Pino Greco La foto, inviata da un nostro lettore, rispecchia il momento che vive la nostra Città.

E’ lunedì 3 aprile. Era prevista pioggia.

Quello che sembrava il più classico dei temporali, è diventato, in circa 15-20 minuti, un violento acquazzone

che ha trasformato Tricase in una piccola e fragile Venezia del Sud.

Acqua alta quasi ovunque.

Polizia Locale e Vigili del Fuoco sono stati chiamati a fare gli straordinari.

Ritornando alla foto del nostro lettore, come anticipato all’inizio dell’articolo, il violento acquazzone,

rispecchia il momento politico amministrativo tricasino.

Vale a dire: si naviga a vista

Senza vedere una destinazione certa, pronti come siamo spesso ad adattarci ai cambiamenti,

meteo e politici “rimodellando” continuamente la rotta da prendere.

Ci può stare: associare questi “2 temporali”, cercando di destreggiarsi in determinate

“situazioni politico-amministrative tricasine”, senza avere solide basi o validi punti di riferimento.

Aspettando che torni il bel tempo; si vive così, oggi, a Tricase.

Mercoledì 12 Aprile 2017 – ore 20.00

Ma'n'gio - Tricase, via Monsignor Ingletti, 14

 “Da grande voglio fare il Meridione”

di Matteo Greco

(CartaCanta Editore)

concerto poetico, Matteo Greco e Daniele Vitali (tastiere)

Mercoledì 12 Aprile 2017, alle ore 20.00, a Tricase, presso Ma'n'gio, si terrà il concerto poetico con: letture di Matteo Greco di poesie tratte dal suo libro “Da grande voglio fare il Meridione” (CartaCanta Editore) e accompagnamento musicale di Daniele Vitali (tastiere). L'incontro fa parte degli appuntamenti organizzati dall'Associazione Diotimart e dalla Libreria Idrusa, per la rassegna “Aspettando il Festival Armonia... i luoghi del gusto!”.

Da grande voglio fare il Meridione (candidato al Premio Presìdi del libro di Puglia)è un’opera in cui la poesia intende rispondere alla sua missione originaria di essere al contempo parola della profondità e forma di comunicazione accessibile, popolare. Così era del resto ai tempi dell’antica Grecia, quando il verso poetico viveva fra le tavole imbandite dei simposi e parlava a tutti, interrogando il presente e l’esistenza.

Il Sud è figura e sfondo, protagonista e comparsa all’interno di un flusso poetico che guarda al tempo stesso al micro e al macrocosmo, alla quotidianità delle relazioni personali e al sociale dei fatti riportati sui quotidiani e nei telegiornali. Talvolta il Meridione smette di essere oggetto del discorso, per diventare punto di vista, soggetto narrante, terra incarnata nello sguardo di chi scrive.

Seguendo tale direzione, il libro porta il lettore nel Mediterraneo degli approdi mancati da parte dei migranti, nell’ultima notte di Paolo Borsellino in terra di Sicilia, o davanti alla figura del vescovo Don Tonino Bello; ma il lettore è portato anche nel mistero dei rapporti affettivi, assiste all’abbraccio fra una nipote e una nonna, guarda il primo ritratto di famiglia dell’umanità, scarta una sorpresa davanti all’uscio di casa.

Nella sezione in dialetto il Sud si fa linguaggio e si autoracconta nella sua bellezza e nelle sue contraddizioni, nella rabbia di chi emigra ancora e nella fiducia di chi resta o ritorna e scommette sulla propria terra.

Il verso guarda la realtà, ne assorbe gli oggetti, i nomi, i volti e li fa brillare in un gioco poetico che è fondamentalmente gioioso, perché è una gioia poter mettere al mondo uno sguardo sulla vita, poterlo fare in libertà.

Da grande voglio fare il Meridione è un libro che parla a tutti, che riporta la poesia nelle piazze, dentro i bar, nella vita di ogni giorno, là dove può fare ancora tanto, per reinnescare in ognuno la modalità del vivere all’insegna del volere e del desiderio. Perché questo è in fondo il Sud: prima ancora che un luogo fisico è un posto dell’anima dove decidere di vivere davvero.

Matteo Greco nasce a Gagliano del Capo, in provincia di Lecce, nel 1982. Studia a Bologna e a Limoges, in Francia, dove consegue un dottorato in semiotica. Svolge a Milano attività di ricerca nell’ambito dello studio dei linguaggi pubblicitari, presso l’Università IULM e Istituti di Marketing internazionali. È attualmente assegnista di ricerca presso l’Università del Salento.

È ideatore e autore dell’applicazione Sherazade, il cantastorie digitale per viaggiare in Puglia con parole nuove, e del Parco Narrativo di Fine Terra. È direttore artistico del festival internazionale dell’arte di strada “A Cappello” e della collana di storytelling In viaggio con Sherazade.

Coltiva da bambino la sua passione per la poesia. Partecipa a numerosi festival nazionali ed internazionali, nel 2007 vince il Certamen del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e nel 2012 il premio Subway Letteratura di Milano.

Nel 2013 pubblica la sua prima antologia di poesie, Giorni fatti a mano (Subway edizioni, Milano).

Nel 2014 firma la drammaturgia di due spettacoli teatrali: Raccontami Sherazade, dedicato al Salento e al suo patrimonio narrativo, e Penso che un sogno così, spettacolo di teatro-canzone ispirato alla figura del Domenico Modugno.

Nel 2015 pubblica C’era infinite volte il Sud. Percorsi narrativi alla scoperta del Salento (Il Raggio verde Edizioni).

Nel 2016 è stata pubblicata la nuova antologia poetica in italiano e dialetto salentino Da grande voglio fare il Meridione, presentata al Salone Internazionale del libro di Torino e candidato al Premio Presidi del libro di Puglia.

Ogni giorno cerca di tener fede al principio di Jodorowski, per cui “vivere come un autentico poeta significa non avere timore, avere il coraggio di dare, possedere l’audacia di vivere con una certa dismisura”.

 Ingresso libero

 Info:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

di Alfredo De Giuseppe Scrivo queste quattro righe non per me ma per i campioni della tricasinità. Ne conosco molti, anche gente che, con il gagliardetto sul petto, si è ben opposta quando si è per esempio parlato di allargare lo sguardo oltre il nostro paese, di analizzare con positività altre esperienze.

Una Grande Tricase come punto di riferimento politico, amministrativo e culturale di una serie di paesini che al nostro sono obiettivamente da sempre collegati. Gente che si opponeva, orgogliosa del campanile, che per decenni ha guardato con sufficienza tutti coloro che fossero nati oltre il castello di Tutino o la salitella di Depressa.

A tutti loro è dedicata questa breve riflessione antropologica. Non voglio con questo pezzo entrare nel merito dei programmi e delle scelte politiche, che in vista delle amministrative, affronteremo con serietà al momento della compilazione definitiva delle liste elettorali, ma voglio qui sottolineare un aspetto che pure ha una sua importanza sulla nostra comunità, elencando una serie di fatti non contestabili.

Ad oggi, prima settimana di aprile 2017, il quadro è il seguente: il sindaco di Patù, Gabriele Abaterusso nonché figlio di Ernesto, consigliere regionale, è da mesi il commissario del circolo PD di Tricase. Nunzietto Dell’Abate è il loro uomo migliore sul campo di Tricase, lo hanno prima sedotto durante le Regionali e poi abbandonato in vista delle Amministrative. Hanno giochicchiato con i componenti del Partito Democratico come il gatto col topo, hanno indicato nomi, gestito il dibattito e infine hanno condiviso la candidatura “unitaria” di Mimino D’Aversa, che alla prova dei fatti non è risultata gradita alle diverse e storiche correnti.

Nel frattempo il padre Ernesto diventava uno dei leader di MDP, la nuova costola scissionista del PD, mentre il figlio rimaneva nel Partito principale per “gestire” Tricase. Tutto questo non poteva essere indifferente all’altro leader locale del PD, il buon Sergio Blasi da Melpignano, che ha mosso subito le sue pedine e segnatamente l’ottimo sindaco di Tiggiano, l’ing. Ippazio Antonio Morciano, il quale si è prodigato per spaccare quel poco di centro-sinistra che ancora resisteva.

Quindi su indicazione anche di altri ottimi tricasini, al fine di contrastare il regno di Patù, per qualche giorno si è parlato della candidatura dell’ex Sindaco di Miggiano, l’avv. Totò Carbone, che pare avesse anche il sostegno dell’ex sindaco di Specchia, l’on. Antonio Lia.

Tiggiano, Specchia, Melpignano e Miggiano alleati contro Patù, nella battaglia che si combatte sotto le mura di Tricase: sembra una barzelletta ma è vero. Tricase accerchiata sta per affondare. Cambiate Tricase con la storia dell’Italia medievale e tutto diventa chiaro. Lo psico-dramma del centro sinistra probabilmente continuerà ancora per molte settimane e potrebbe riservarci grosse sorprese.

Intanto nel centro-destra l’avv. Carlo Chiuri, partito come civico, ha prima ottenuto la fiducia degli ambienti calcistici tricasini, guidati dal patron Antonio Raone, vice sindaco di Presicce, poi, per essere un vero aspirante alla poltrona di sindaco riconoscibile, ha chiesto e ottenuto l’imprimatur del sen. Totò Ruggeri, da Muro Leccese, leader dell’UDC (se ancora esiste).

E pare che ci sia anche l’adesione al suo progetto del fittiano Presidente provinciale Antonio Gabellone da Tuglie. Per fortuna la lista del M5S con sindaco Francesca Sodero ha ottenuto senza problemi la certificazione del premiato duo Grillo&Casaleggio, che però è lontano oltre 1.000 km e quindi rientra solo parzialmente in questa disamina.

Oltre ai tanti pensieri di tipo sociologico/storico/ambientale, faccio alcune brevi considerazioni politiche:

  • sembrerebbe che Tricase non abbia al suo interno nessuna possibilità di autonomia, forse per assenza di leader, forse per eccesso di devozione verso politici lontani, che a loro volta amano Tricase come ottimo serbatoio di voti (storia vecchia, da Vitalone in poi);
  • Tricase, dilaniata da veti incrociati e da antipatie esclusivamente personali, diventa terra di conquista, una bella signora annoiata, che piace tanto ai “potenti” vicinori, a loro volta più provinciali che mai;
  • Al contrario delle favole, è provato che gli asini non possono diventare cavalli, né si può prendere il massimo dei voti senza studiare (vedi il PD di Tricase assente per oltre cinque anni da ogni consesso);
  • Il deserto di comunità che si è creato in questo paese è preoccupante e non potrà certo essere sanato da qualche politico dei paesi vicini;
  • I tanti campioni della tricasinità politica amano molto i tricasini, ma solo quando giocano in prima persona o al massimo entro la parentela di primo grado;
  • Sembrerebbe essere arrivato quel momento di non ritorno, dopo il quale si chiede una semplice cosa, forse un po’ banale: uno scatto di dignità verso sé stessi e verso questo povero paesello.

 

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