Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 3 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.046 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo un caso nella Provincia di Foggia;

Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Foggia e 1 in provincia di Bari.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 122.546 test.

Sono 2.952 i pazienti guariti.

1.036 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.499 così divisi:

1.487 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

650 nella Provincia di Brindisi

1.157 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Martedì, 2 giugno 2020

Nove consiglieri firmatari 

Questo il documento di sfiducia al sindaco Carlo Chiuri

C.A. del Presidente del Consiglio Comunale

dott. Dario Martina Sede Municipale di Tricase

Oggetto: Mozione di sfiducia al Sindaco della Città di Tricase ai sensi dell'art. 52, comma 2, del D.Lgs. 267 del 18/08/2000.

I sottoscritti Consiglieri Comunali firmatari della presente mozione di sfiducia,

Visto l'art. 5 dello Statuto del Comune di Tricase; l'art. 97 del Regolamento del Consiglio Comunale; l'art. 52 del D. Lgs 267/2000

Premesso

- che la manifesta incapacità del Sindaco nell'organizzare e nell’avere una minima visione strategica a medio/lungo termine ha di fatto determinato nei nostri concittadini una completa sfiducia nell'attuale classe dirigente, che ad essi si era presentata come forza di pacificazione e di cambiamento;

-che l'operato del Sindaco, nei tre anni di sua amministrazione, si è contrassegnato per le continue deficienze nella gestione politico/amministrativa e per l'assente ed ingiustificato confronto con la società civile, come oggi testimoniato dalla denuncia di tanti nostri concittadini;

-che la gestione delle risorse umane, a partire dalla compagine di governo per arrivare al personale amministrativo, risulta totalmente fallimentare in assenza del necessario impulso da parte del Primo Cittadino;

Considerato

che i rimpasti di Giunta, la riassegnazione di deleghe assessorili, la concessione di incarichi a consiglieri, in assenza di una chiara e decisa guida politica, hanno avuto l'effetto di immobilizzare settori nevralgici della macchina amministrativa e l'allontanamento dalla maggioranza di tre Consiglieri e di un Assessore eletti nelle sue liste;

che in più di una occasione la maggioranza non è stata in grado di mantenere il numero legale necessario allo svolgimento dei consigli comunali, a tutto danno dell'immagine e del ruolo di consigliere, tradendo le aspettative suscitate in campagna elettorale;

che il Consiglio Comunale non può passivamente assistere oltre ad una così grave agonia politica, né farsi complice di un'inaccettabile inerzia amministrativa;

che le dimissioni del Sindaco sono, oggi, l'unica e sola ipotesi auspicabile per permettere alle forze politiche e sociali di confrontarsi e dare mandato ai cittadini di esprimere la propria volontà sulla base di programmi trasparenti e concreti, al fine di dare prospettive future di crescita e rilancio della città.

Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri Comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2017 verso tutti i cittadini e consci della seria difficoltà di adempiere efficacemente ai doveri derivanti dal proprio mandato, stante l'incapacità del Sindaco a guidare la propria amministrazione e l'inefficiente conduzione delle Commissioni consiliari con il conseguente blocco delle loro attività,

Chiedono

a norma dell'art. 97 del Regolamento del Consiglio Comunale, di inserire la mozione in oggetto, affinché possa essere discussa nella prima Assise utile, secondo i tempi e le modalità previsti, onde procedere alla sua votazione per appello nominale, ex art. 52 D.Lgs. 267/00

I Consiglieri firmatari

Fernando Dell'Abate ,Maria Assunta Panico ,Francesca Sodero, Dario Martina, Vito Zocco, Federica Esposito, Alessandro Eremita, Giuseppe Peluso e Nunzio Dell’Abate

Martedì, 2 giugno 2020

Dalla pagina Facebook di Francesca Sodero

È giunta ieri la notizia della rinuncia alle liti da parte del consigliere Fernando Dell'Abate nella causa contro il Comune di Tricase, che di fatto lo ha visto coinvolto come parte processuale, senza soluzione di continuità, anche nei trascorsi tre anni di mandato come consigliere comunale. L'incompatibilità del consigliere diventa così improvvisamente conclamata per il recente passato, sebbene con un atto che di fatto e di diritto la supera. Questo dimostrano gli atti prodotti, nonostante le dichiarazioni in senso contrario dell'interessato, che puntano a confondere quello che nella realtà è un atto “dovuto” per restare in carica come consigliere, con un atto “voluto” e non necessario.

Ora sarà necessario un approfondimento dell'attività processuale svolta in concreto negli ultimi tre anni e delle possibili ricadute sull'attività amministrativa.

Dolo o colpa? Non sta a noi dirlo, anche perchè dall'analisi della documentazione agli atti, se da un lato Dell'Abate ha agito in modo da ingenerare l'apparenza della rinuncia alla causa, dall'altro si sono registrate delle falle nell'istruttoria delle fasi iniziali dell'insediamento del nuovo Consiglio Comunale nel luglio 2017.

Resta un dato politico e morale eclatante e che coinvolge buona parte del circolo cittadino del PD, che in questi giorni ha dimostrato di essere al corrente e di condividere i dettagli dell'operazione realizzata da quello che avevano scelto come candidato sindaco nel 2017. Dell'Abate cedette il credito (potenziale) e il diritto di portare avanti la causa contro il Comune, non ad un estraneo o ai professionisti in causa insieme a lui, come ci si sarebbe potuti aspettare, bensì gratuitamente ad un proprio familiare convivente, forse anche a carico.

Insomma, un escamotage tutt'altro che rispondente allo spirito della legge contro i conflitti d'interesse e sconcertante dal punto di vista etico e politico, in quanto dimostra come sia prevalsa la volontà di tutelare un interesse personale attraverso una macchinazione giuridica, avallata dalla forza politica di appartenenza, che oggi appare per quello che è: una colossale presa in giro a danno della comunità che Fernando Dell'Abate si era candidato a governare come sindaco! Presa in giro portata avanti anche con le ultime dichiarazioni, in cui ci saremmo aspettati, al contrario, delle scuse e magari l'ammissione di un grossolano errore.

Come M5S riteniamo, con profondo rammarico, che tutto questo rappresenti l'ennesima ragione che depone a favore del termine anticipato di questa Amministrazione, non solo per ripristinare il rispetto dell'Istituzione comunale e della comunità di Tricase ma anche e soprattutto per concedere una chance di riscatto alla città in un periodo storico difficile in cui è richiesto l'impegno di una classe politica auspicabilmente e autenticamente rinnovata.

M5S Tricase

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 2 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.810 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus ed è risultato positivo un caso:

1 nella Provincia di Bari;

Sono stati registrati 2 decessi in provincia di Brindisi.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 121.500 test.

Sono 2.939 i pazienti guariti.

1.051 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.498 così divisi:

1.486

7 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

650 nella Provincia di Brindisi (un caso è stato eliminato dal database)

1.156 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Lunedi,1 giugno 2020

NOTA STAMPA DEL CONSIGLIERE COMUNALE FERNANDO DELL’ABATE:
AGGIORNAMENTI

Ho atteso la riapertura degli uffici comunali, stamane, per approfondire le “presunte criticità” della mia posizione insinuate dagli ambienti della maggioranza, visto il proliferare delle loro malelingue.
Nessuno mi ha saputo dire nulla!
Proprio per questo, dopo la nota n.6303 protocollata oltre tre anni fa presso il Comune di Tricase, un nuovo tassello, non dovuto ma VOLUTO dal sottoscritto, si è aggiunto questa mattina quando – di concerto con il mio legale – ho provveduto a far notificare l’atto che chiude DEFINITIVAMENTE, sebbene lo fosse già, la vicenda.
Alla cessione del credito pro soluto di tre anni fa ho aggiunto oggi l’acquiescenza al ricorso per Cassazione, sebbene io non avessi neppure titolo ad impugnare la sentenza.
Dopo tre anni, dunque, ora anche l’ultimo disperato tentativo di distogliere l’attenzione è tolto: Sindaco, il mio invito rimane sempre lo stesso!

A casa per il bene di Tricase e dei Tricasini!

Ing. Fernando Dell’Abate

2 giugno, come ogni anno, Festa della Repubblica.

Sarà una Festa diversa da quella degli altri anni e, tanto per dirne una, non ci sarà la parata militare di via dei Fori Imperiali a Roma.

Eppure mai come quest’anno la Repubblica sarà vissuta nel suo significato etimologico: Res Publica, e cioè cosa di tutti.

Il dovere di rispettare regole di condotta personali che siano rispettose dell’altro e degli altri ha imposto un modo di vivere attento alla cosa pubblica, nella acquisita consapevolezza che il mancato rispetto di regole di comportamento non rimane un fatto privato ma ha una dimensione pubblica.

Il privato e il pubblico che si intrecciano, come questo numero intende sottolineare.

La scomparsa di Giuseppe Colazzo è stato un momento nel quale una dolorosa vicenda personale si è intrecciata con la vita di una comunità ed è quindi divenuta pubblica; l’iniziativa di un Parroco diventa di dominio pubblico fino a giungere all’attenzione dell’intero mondo televisivo e un’altra iniziativa si intreccia con le iniziative del pubbliche autorità per offrire un aiuto concreto alle famiglie, cellule della collettività ampia che è lo Stato. In questi giorni era stato convocato anche il Consiglio Comunale, un’Istituzione Pubblica dove le vite private diventano pubbliche e dove i Consiglieri sono chiamati ad essere al servizio della Cosa Pubblica.

Res privata e Res pubblica che si intrecciano. Per questo abbiamo deciso come Redazione di ritornare in formato cartaceo proprio alla vigilia della Festa della Repubblica; una cosa privata diviene veramente cosa pubblica se non fa distinzioni, se non seleziona. Il giornale, che in questi due mesi abbiamo dovuto necessariamente diffondere in modalità soltanto on line, non raggiunge tutti e soprattutto non raggiunge quel pubblico più “debole”, quello cioè non attrezzato con i sistemi e tecnologie telematiche.

In una Repubblica nessuno deve rimanere indietro: ce lo dice l’articolo 3 della Costituzione, ce lo ha insegnato Giuseppe Colazzo, ce lo dice don Flavio, ce lo testimoniano le Istituzioni Pubbliche e cerchiamo di dirlo anche noi.

Buon 2 Giugno, buona Festa della Repubblica.

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 1 giugno 2020 in Puglia, sono stati registrati 998 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi, così suddivisi:

3 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia di Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

1 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto;

Sono stati registrati 2 decessi: 1 in provincia di Bari, 1 in provincia di Foggia.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 119.650 test.

Sono 2.837 i pazienti guariti.

1.155 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.498 così divisi:

1.486 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

651 nella Provincia di Brindisi

1.156 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Sabato, 30 maggio 2020

di Antonio Coppola,ex Sindaco di Tricase:Quanto lavoro insieme e quante battaglie… E oggi, caro Giuseppe, sento un gran vuoto dentro

 

Adesso! Lega le chiavi della città alla mano di San Vito !”.

Un bisbiglio all’orecchio, stando in disparte.Questo è stato Giuseppe per me nei 17 anni di amministrazione. Sempre pronto a dare consigli ed a condividere idee, progetti, strategie elettorali, senza bisogno di apparire, tanto sapevamo tutti che c’era,c’era sempre.

L’ultima sua creazione il premio Turris Magna, annuale riconoscimento alle personalità che si erano distinte nella o per la nostra Tricase.

Quanti ricordi: la squadra di pallavolo, che riuscì a portare in serie B, la sua passione per la Juve ed il suo club: “Antonio, i figli di un vero juventino saranno sempre juventini !” mi diceva, prendendomi in giro perché ho due figli interisti.

La passione per la squadra di calcio di Tricase, rifondata dopo il crollo dalla serie C con un’operazione inventata all’ultimo momento, il raduno bandistico, uno dei più importanti in Puglia e non solo, il ruolo fondamentale nell’associazione dei comuni di San Vito che ha visto più volte la partecipazione di tanti sindaci alle manifestazioni a Tricase o l’invito a noi rivolto per partecipare in tutta Italia alle manifestazioni degli altri comuni.

E la scuola materna Tommaso Caputo di cui è stato presidente per tanti anni. Sempre tra la gente e con la gente. Questa sua capacità di coinvolgere e di raccogliere consenso lo rendevano unico a Tricase. Chiunque avesse ambizioni politiche si rivolgeva a Giuseppe ed in ogni campagna elettorale, a qualunque livello, i candidati gli chiedevano consiglio o sostegno.Leale e mai vendicativo.

Antonio non te il prendere. In politica è così. E poi, sai, in politica i peggiori avversari di oggi possono essere i tuoi migliori alleati di domani. Non bisogna mai rompere irrevocabilmente i rapporti”.

Non lo diceva tanto per dire.Lo vedevo, con persone che gli avevano fatto male, riaprire il rapporto ed il dialogo, senza rancore. A volte glielo facevo notare e quasi si meravigliava.

Era naturale per lui che le offese, gli sgarbi, non lasciassero traccia.

Ed il suo gusto per il buon cibo. Una volta gli dissi che sarei passato da Minori tornando da Amalfi. Mi chiese di comprargli una torta con pere e ricotta in una pasticceria di cui mi indicò esattamente l’ubicazione. Quattro campagne elettorali dal 2000 e nell’Amministrazione comunale fino al 2017, sempre insieme, in un gruppo forte e coeso. Il suo parere era sempre ascoltato da tutti noi ed era autorevole. 

I tanti progetti condivisi, piazza Cappuccini, il palazzetto dello sport, l’acquisto dell’ACAIT e l’avvio dei lavori per il recupero, la rigenerazione della zona 167, i tanti progetti a Tricase Porto, i progetti per il sociale e lo sport, fino all’ultimo lavoro, il parco cittadino. Quanto lavoro insieme e quante battaglie….

Primo ottobre 1970, Inizia il mio quarto anno di liceo scientifico a Tricase, nella scuola di via Micetti. C’è un nuovo compagno: Giuseppe Colazzo. È la prima volta che ci incontriamo. Decidiamo di sederci insieme negli ultimi posti della fila centrale. Inizia quel giorno la nostra amicizia. E oggi, caro Giuseppe, sento un gran vuoto dentro

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 31 maggio 2020 in Puglia, sono stati registrati 1.860 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 4 casi, così suddivisi:

2 nella Provincia di Bari;

0 nella Provincia di Bat;

0 nella Provincia di Brindisi;

2 nella Provincia di Foggia;

0 nella Provincia di Lecce;

0 nella Provincia di Taranto;

Sono stati registrati 4 decessi: 3 in provincia di Bat, 1 in provincia di Bari

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 118.652 test.

Sono 2.813  i pazienti guariti.

1.177 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 4.494 così divisi:

1.483 nella Provincia di Bari

380 nella Provincia di Bat

651 nella Provincia di Brindisi

1.155 nella Provincia di Foggia;

515 nella Provincia di Lecce;

281 nella Provincia di Taranto;

29 attribuiti a residenti fuori regione;

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Domenica,31 maggio 2020

di Fernando Dell'Abate

Su una mia presunta “incompatibilità” rispetto alla carica di Consigliere comunale, mi corre l’obbligo di precisare quanto segue:

Con nota n.6303 protocollata il 2 maggio 2017 (quindi ancor prima dell’ufficializzazione della mia candidatura a sindaco avvenuta il 12 maggio), ho comunicato agli uffici comunali la mia posizione rispetto alla causa riportata in sentenza, mediante cessione del credito pro soluto a terzi intervenuta già in data 28 aprile 2017 presso la Corte d’Appello del Tribunale di Lecce.

Rammento che, in occasione del Consiglio Comunale di insediamento del 24 luglio 2017, all’unanimità veniva votata la convalida degli eletti a consiglieri comunali, e quindi anche del sottoscritto, escludendo la presenza di cause di incompatibilità proprio per le ragioni su richiamate.

Fa specie che l’argomento venga strumentalmente ripreso dagli ambienti della maggioranza proprio in questo momento così delicato per la comunità, nonostante la sentenza sia stata pubblicata il 21 gennaio 2020.

Evidentemente la frantumata maggioranza di Chiuri non ha altri argomenti se non quello di insinuare fantomatiche criticità normative, gettando fango sul sottoscritto al fine di distogliere l’attenzione dal fallimento politico e amministrativo della sua amministrazione.

Prova ne è la P.E.C. del 28 maggio 2020 con cui il Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Urbanistica Consigliere Luigi Giannini, rinviava a data da destinarsi i lavori rilevanti per la comunità, ledendo di fatto il diritto non solo mio ma di tutti i componenti della stessa.

Di questo riferirò e lui risponderà nelle sedi competenti insieme al suo suggeritore.

Qualora ce ne fosse ancora bisogno, avrò modo di fornire i chiarimenti che mi vorranno chiedere i colleghi consiglieri nella imminente riunione dei capigruppo, di fronte a eventuali contestazioni nelle forme e termini di legge, e non sulle pagine dei giornali.

Al Sindaco e a quel che resta della maggioranza il mio invito a riflettere invece sul danno arrecato alla comunità, causato dalla loro incapacità di gestire una crisi non solo sanitaria, ma anche sociale ed economica che ha messo a nudo tutta la loro incompetenza ammantata di arroganza.

Per la mancanza di rispetto alle persone, alle istituzioni e a tutta la comunità, questa amministrazione non merita di guidare la nostra città e per questo motivo ci batteremo per mandarla a casa il prima possibile.

 

di Giuseppe R. Panico

La Terra è l’unico pianeta del sistema solare ad avere acqua in quantità, in forma liquida, gassosa e solida.

Con mari, piogge, laghi, ghiacciai, nubi, fiumi e falde, permette la vita di ogni essere vivente e lo sviluppo di benessere ed economia.

Il sano impiego delle acque è dunque anche un indice del livello sociale, culturale e politico di una comunità.

A Tricase di acque ne abbiamo di mare, piovane, di falda, dell’AQP, depurate e non depurate (pozzi neri etc.).

Dovremmo essere felici di questa fluida abbondanza ma lo siamo un po’ meno quando le acque si intorpidiscono. E con acque torpide, tutto è poco chiaro; in pochi ci pescano bene e per tantissimi solo lische e mal di pancia.

Con l’arrivo dell’estate dobbiamo intanto prendere atto che la Bandiera Blu, indice della civiltà turistica sul mare e dunque economica, non sventola né su palazzo Gallone né su quello che rimane delle nostre già cadute o cadenti torri costiere.

Il vecchio invito “Valorizziamo le marine”, ora anche da parte di tantissimi nostri tecnici, con le loro osservazioni al PUG, non sembra svegliarci più di tanto e il turismo rimane limitato e con servizi di serie B o C.

Ma il problema riguarda anche le altre acque, come quelle dell’AQP che usate diventano nere ma poi, filtrate dal nostro suolo carsico, si schiariscono, arrivano in falda e poi al mare  o vanno al depuratore e poi al Rio.

Povero Rio, povero mare, poveri noi che, dopo aver rinunciato a farne uno dei più bei piccoli parchi costieri del Salento, dobbiamo pure subire per centinaia di metri a destra e a manca (quasi dall’Acquaviva al Quadrano) il divieto di balneazione e dunque lo svilimento di un bel tratto della nostra costa.

Ma come fanno tantissimi paesi civili che, dal Polo Nord al Polo Sud, non hanno il mare ma hanno, beati loro, un circuito fognario cittadino completo? Versano le loro acque reflue in falda e/o per uso agricolo?  Non potremmo fare anche noi lo stesso e liberarci da un maleficio che ammala la nostra economia e le nostre attrattive?

Parliamo tanto di PUG, che essendo… “Generale”, dovrà pur prevedere, nelle sue generalità, se dare continuità o meno all’attuale nostro fluido assetto di acque dolci e salate. Si vuol fare del nostro mare pure un’Area Marina Protetta, anche con i reflui del Rio, che comporta meno barche, meno nautica, meno pesca; dunque ancor meno turismo, meno economia e più ecologia come è già successo con il parco Otranto-Leuca.

Ben venga se, pur privi di altre economie, “ecologia e povertà” è quello che vogliamo, ma attraverso un pubblico, approfondito e articolato dibattito. Nel frattempo, pare che i pochissimi pesci rimasti nel Rio trovino più dolci e pulite le loro reflue acque e le verdi alghe.

Perché, se piove, nel Rio ci versiamo pure un po’ di acque piovane cittadine, ma dopo averle raccolte, grigliate e sedimentate, nella nuova grande vasca (già scavata, poi interrata e poi riscavata) nell’area depuratore, da un po’ di polveri sottili e residui cittadini e canini.

La grande maggioranza delle acque piovane cittadine va invece direttamente al mare per altra via, sporche o pulite che siano. Un peccato per i nostri soldi e le nostre speranze, perché già tre lustri fa, avevamo predisposto la distribuzione idrica nelle campagne, vincolando terreni, stradine e sentieri con tubi, valvole, recinsioni, pitosfori di contorno e promesse ai contadini di acqua in abbondanza e gratuita. Altro che quella poca raccolta, come da secoli, nelle loro grandi cisterne scavate nei campi ed ora ancor più cadute in disuso.

Al momento non più frutta e verdure a Km 0 e a costi ridotti, se non scavando altri pozzi e pescando acqua in falda. Lo si desume anche da una recente sentenza del TAR di Lecce e del Tribunale Superiore delle Acque di Roma.

Quest’ultimo non ha sentenziato su un contenzioso a motivo che le acque piovane raccolte in tale nuova vasca non servono a fini irrigui nei campi ma, grigliate e sedimentate, vanno dritte dritte al Rio.

Una soluzione tecnico- ecologica più unica che rara, visto che non si ha notizia di altre civiltà così ricche e smart che raccolgono e depurano le acque piovane cittadine solo per riversarle nei fiumi o al mare in bocca ai pesci e non certo sulle radici di alberi, frutta e verdure.

Sorge il dubbio che Provincia e Regione (speriamo che leggano il Volantino e ci schiariscano le idee per il bene dei nostri pochi soldi e della loro credibilità,) abbiano davvero autorizzato e finanziato una tale soluzione e non altre.

Tubi, valvole, contatori e recinsioni, rimasti a secco dall’inizio di questo millennio, sono ora ricoperti di erbacce e sterpaglie in attesa di tempi migliori o di chi campa raccogliendo ferri vecchi.

Se l’italico modo di fare giustizia e diritto tanto allontana, in particolare nel nostro Sud, ogni investimento straniero e cittadino (le banche in provincia traboccano di liquidità sovente poi diretta altrove al seguito dei nostri ragazzi migranti), il modo di spendere il pubblico denaro ci allontana anche dall’Europa e ne aggrava la crisi.

In questi giorni infatti, già di grave crisi sanitaria ed economica da virus e con timori che diventi sociale, diversi paesi del Nord-Europei a farci donazioni del denaro dei loro cittadini, per darci una mano, manco ci pensano.

Visto le nostre tradizioni nello spendere e spandere, al massimo sono disponibili a prestarci qualcosa e alle loro condizioni. Forse di bandiere blu ne avremmo bisogno parecchie, non solo a Tricase ma in molti angoli del Bel Paese, compreso quelli ove, visto anche i recenti scandali in alto loco della magistratura, il diritto si trasforma in rovescio e il pubblico denaro in allettante concime per sprechi e ritardi.

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